"Astrael, il nostro patto, il nostro sangue, ci unisce... offro carne e spirito, chiamo il tuo nome, chiedo che tu mi assista, esaudisci i miei desideri, demone superiore."
"No! Ferma! Ti supplico!" Edgar cadde all'indietro, strisciando per terra e urlò a squarcia gola quando vide del fumo nero uscire dalle pagine del suo libro di magia oscura. La carta bruciò, si sentì odore di sangue nell'aria e presto una grossa e affusolata figura si profilò davanti all'uomo, la vittima sacrificale. Il demone sorrise e la sua bocca nera si aprì al punto di raggiungere i suoi occhi rossi e affilati, mostrando denti aguzzi e fame di carne umana. Grimilde rimase a guardare mentre il demone prendeva possesso dell'umano, aspettò che il rituale terminasse, trattenendo a stento i brividi provocati dalle urla di terrore di Edgar. Aveva fatto la scelta giusta, non se ne pentiva: quell'uomo avrebbe distrutto la capitale di Arran e avrebbe ucciso Biancaneve se fosse rimasto in vita.
Presto il demone nelle sue sembianze più grottesche, scomparve, e al suo posto si alzò un uomo, simile ad Edgar quanto diverso: i capelli del consigliere una volta castani erano diventati nero pece e gli occhi furbi si erano fatti più affilati e penetranti; anche il suo corpo aveva subito una trasformazione: spalle più robuste e larghe, muscoli e una postura che affermava dominio e forza. Astrael aveva preso possesso del corpo di Edgar e ora apparteneva solamente a lui. Grimilde non aveva mai visto una possessione con i suoi stessi occhi e ne fu meravigliata e al tempo stesso scossa interiormente: il loro patto di certo impediva delle ritorsioni nei suoi confronti, ma non poteva evitare di domandarsi quanto il demone fosse forte in quel momento.
"Grimilde, sono tuo debitore. Mi hai fatto un regalo meraviglioso: sono finalmente libero dalla mia forma sciatta e inadatta a qualsiasi tipo di attività..." Astrael fece dei passi verso la regina, sistemando i vestiti sporchi e fatti a brandelli; li guardò con disgusto e si rivolse alla bionda: "Vostra maestà, vi dispiacerebbe trovarmi qualcosa di decente da indossare al suo cospetto?" Il ghigno di Astrael sarebbe sembrato affascinante a chiunque non avesse saputo di ritrovarsi davanti ad una figura maligna. La donna sbuffò, irritata dalla situazione: si stava già pentendo di avergli aperto una porta sul mondo in cui viveva anche lei. Chiamò le guardie che si ritrovarono davanti ad un uomo diverso da quello che avevano lasciato in catene e ordinò loro di portare dei vestiti per lui. Astrael, conoscendo i pensieri della regina, si occupò di alterare la loro memoria con i suoi poteri.
"Mi domanderei come mai tu mi abbia fatto questo dono così dal nulla, ma credo di conoscere già la risposta... si tratta di qualcuno, vero? Ha la pelle davvero pallida adesso, ma rimane pur sempre la donna più bella del regno." Astrael sollevò gli occhi al soffitto, portando una mano alla barba scura sotto il suo mento. "Biancaneve è il suo nome e tu, mia carissima stipulante, sei caduta trappola di un grosso peccato. E no, non parlo di certo dell'amore, se è quello a cui pensavi" ghignò, portando le mani dietro alla schiena e inclinando il busto verso la donna più bassa di lui, seppur di poco. Edgar non era un uomo alto, ma dopo la possessione il suo corpo si era leggermente allungato.
"Astrael, puoi spezzare la maledizione?" Grimilde era stanca di ascoltare il suo monologo e di osservare quel sorriso beffardo, quindi tagliò corto, dichiarando il suo intento, ma Astrael prese altro tempo per giocare con lei: "Non saprei... forse sì, forse no... difficile dirlo. Devo prima vederla, ma posso con certezza confermare i tuoi dubbi: Edgar avrebbe distrutto la città e ucciso te e la tua bella principessa, se ci fosse riuscito. Non credi sia meravigliosamente ironico che si sia ritrovato davanti ad un'altra praticante di arti proibite e sia morto per colpa di un demone? Lui stesso aveva tentato ripetutamente di stipulare un contratto, promettendo la vita di migliaia di persone come prezzo! Ma è caduto in trappola... misero uomo. E il demone con cui ha parlato non aveva nemmeno la metà del mio potere."
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Biancaneve e Grimilde
FantasyVi presento la rivisitazione di una fiaba che conosciamo tutti. Preparatevi a vedere personaggi cristallizzati nel loro ruolo all'interno della corte reale trasformarsi in qualcosa di più umano e vivo. La profondità dei sentimenti e dei pensieri de...