Biancaneve e il suo gruppo erano stati sorpresi da un'imboscata, mentre si avvicinavano al fiume che scorreva nel bel mezzo del bosco. Dei rumori insoliti avevano attirato la loro attenzione, ma credendo che si trattasse di richiami da parte degli animali, non ci avevano fatto caso. In realtà si trattava di suoni emanati dai membri della setta, gli assassini che volevano prendere la principessa per offrirla al loro signore. Avevano lanciato qualcosa per terra, nascondendolo con del fogliamo, poi si erano accostati alla strada che stavano percorrendo i cavalieri con Biancaneve. Se fossero arrivati al fiume, lo scontro sarebbe stato aperto, non conveniva alla setta. Loro erano esperti di intrighi e trappole, di veleni e strumenti di tortura, non di armi da mischia.
"Di qua!" Una delle guardie aveva notato delle tracce e convinta che fossero del cavallo della regina o dei suoi inseguitori, aveva deviato in quella direzione. L'uomo alla testa del gruppo si era voltato per capire che cosa fosse successo, ma non fece in tempo ad aprir bocca che vide il ragazzo cadere col suo cavallo. Il verso straziato dell'animale fermò tutti, che si girarono portando le mani alle armi. "Imboscata!" Urlò qualcuno. "Proteggete la principessa!"
Biancaneve spalancò gli occhi, tentando di capire da dove venissero gli aggressori, ma non vedeva nulla, non sentiva nulla. Afferrò con la mano il suo pugnale, nascosto sotto la gonna, controllando che fosse tutto a posto, poi prese l'arco e le frecce, sperando che non dovesse combattere faccia a faccia con qualcuno. Non era un soldato, non aveva la forza o l'agilità necessaria per sfuggire da un tentato omicidio, ma poteva e sapeva difendersi dopo gli allenamenti impartiti dai cavalieri e Grimilde.
"Dove sono?" Domandò la giovane al capo delle guardie, , sperando che l'uomo sapesse che cosa fare. "Non lo so, ma ci stavano aspettando. Non permetterò a nessuno di farvi del male."
"Dietro di noi!"
Una freccia comparve dal bosco, sfrecciando nell'aria fino a conficcarsi nel collo di uno dei cavalli, sbalzando via un altro cavaliere. Presto arrivarono nuove frecce e Gregor ordinò ai soldati di prendere riparo tra gli alberi, poi iniziò a galoppare via insieme alla principessa.
"Non possiamo lasciarli da soli!"
"Voi siete più importante principessa! È il nostro dovere proteggervi."
Biancaneve strinse i denti e continuò a guardarsi intorno, terrorizzata all'idea che potessero comparire altre frecce dal nulla per colpirli. Sentì urla di lotta dietro di loro e una lacrima le solcò il viso: io non sono più importante di nessuno, ogni vita conta, pensò amaramente.
"Fermiamoci qui!"
Gregor si arrestò all'improvviso e scese di fretta dal cavallo, poi aiutò la principessa, in fine fece correre via i cavalli. "Come faremo a tornare indietro?"
"I cavalli faranno sembrare che siamo andati più avanti. Nascondiamoci nel bosco, cerchiamo gli assassini e la regina. Ho visto delle tracce di sangue..."
Biancaneve a quel punto abbassò lo sguardo e trasalì vedendo il rosso scuro che imbrattava foglie e terriccio. Di chi era quel sangue? No, non poteva essere suo. Non doveva essere suo.
"Per di qua. Mi segua, faccia attenzione ai dintorni." Gregor si inoltrò nel bosco, seguito dalla principessa armata di arco. Gli alberi erano fitti, si seguivano uno dopo l'altro ma erano presenti aree abitate da rocce e tronchi caduti che lasciavano poco spazio alle coperture. Il cielo ormai si era fatto minaccioso con nuvole scure e lampi in lontananza. Avrebbe piovuto, avrebbe lavato via tracce e sangue, inasprendo la lotta tra le due parti. Dov'era Grimilde? Che fine avevano fatto i nobili che partecipavano alla Caccia? Possibile che fosse tutto premeditato?

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Biancaneve e Grimilde
FantasyVi presento la rivisitazione di una fiaba che conosciamo tutti. Preparatevi a vedere personaggi cristallizzati nel loro ruolo all'interno della corte reale trasformarsi in qualcosa di più umano e vivo. La profondità dei sentimenti e dei pensieri de...