L'Affamato - parte tre

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"Incredibile! Un sorpasso inaspettato!"

Biancaneve fissò i nobili che discutevano della gara, per poi voltarsi verso il gruppo di persone con cui stava parlando e che si trovava in disparte rispetto al resto dei presenti. Enrico, fortunatamente, si era aggregato ad altri invitati, immergendosi nell'evento, e aveva lasciato spazio per respirare alla regina, la quale non desiderava altro che la sua lontananza.

"Mi sto annoiando."

"William!" Adelina si guardò attorno e poi fermò gli occhi sulla regina che li stava ascoltando, ma quest'ultima sorrise per rassicurarli. Biancaneve si guardò attorno, poi si avvicinò ancora di più alla bionda, sentendo un brivido di freddo scorrere lungo la sua schiena e appropriarsi del suo corpo. Grimilde notò il suo comportamento: "Hai freddo?" le chiese, con uno sguardo preoccupato. Portò una mano attorno ai suoi fianchi, avvicinando ulteriormente i loro corpi.

"No... ma..."

Grimilde lesse qualcosa nel suo sguardo e improvvisamente si fece seria in volto. Il suo corpo si tese e il suo cuore iniziò a battere più rapidamente. La stessa reazione sembrò averla anche Alex che le raggiunse con un passo rapido e deciso: "Dobbiamo andarcene. Immediatamente." La strega mostrò un'espressione stranamente ombrosa e questo confermò alla regina che le sue sensazioni non erano casuali e che il suo corpo aveva reagito ad un cambiamento nell'ambiente. Fu proprio in quel momento che cominciarono a diffondersi le scosse, inizialmente deboli, silenziose, per poi farsi sempre più forti e devastanti; gradualmente avrebbero aumentato la loro potenza distruttiva, estendendosi oltre i confini di Krussgard e di Umgard e portando con sé morte e caos. Il terreno cominciò a tremare sotto i piedi della folla, la quale si arrestò paralizzata, in ascolto della forza distruttiva che stava per colpire l'arena. L'imperatrice fu la prima a reagire ordinando alle guardie di liberare l'area il prima possibile e si mise a capo del gruppo di nobili, pronta a fare da guida per l'imminente fuga.

Biancaneve si resse alla regina, con un'espressione terrorizzata, il cuore le batteva rapidamente. Le sembrò di riconoscere quel rumore e il caos che sarebbe giunto da lì a poco. Lo aveva visto nei suoi incubi, lo aveva sentito visceralmente. Grimilde cercò di controllare la sua paura e afferrò la mano della principessa: "Andiamo" lo disse con fermezza, come se fosse pronta a tutto, anche se in cuor suo temeva quello che sarebbe accaduto e che non poteva controllare.

"Che cosa sta succedendo?" domandò preoccupata Adelina, ma William la prese sottobraccio, seguendo Biancaneve e la regina che si stavano affrettando ad abbandonare l'area. Grimilde aveva avvertito anche il resto dei presenti, aiutando l'imperatrice con ordini diretti alla servitù e ai nobili. Proprio mentre iniziarono a scendere utilizzando le scale, l'edificio venne colpito da una scossa particolarmente violenta: Biancaneve rischiò di cadere a terra, ma Grimilde la resse fra le sue braccia. Alcuni tra i presenti andarono a sbattere contro le mura, altri inciamparono cadendo. Era impossibile muoversi, quindi si arrestarono e ebbero modo di osservare il panico che era dilagato tra il pubblico e aveva dato avvio ad una carneficina: la folla spaventata stava correndo giù dalle tribune, urlando e travolgendo chi si fermava. Presto si creò una calca all'uscita che rendeva difficile il passaggio e metteva a rischio chiunque si trovasse nelle vicinanze. Era un'immagine orribile, agghiacciante. Alla seconda scossa, crollò il tetto sotto al quale gli ospiti si erano trovati pochi minuti prima e le macerie caddero rovinosamente sul centro dell'arena. L'edificio non avrebbe retto per molto: alcune colonne si spezzarono e sgretolarono, portando l'arena a tremare con sempre più forza. Il gruppo di nobili si stava affrettando giù dalle scale e verso l'uscita, ma era chiaro che non avrebbero fatto in tempo. "Non reggerà ancora per molto" commentò Biancaneve, stupendo la regina. "Tu... senti qualcosa, vero?" Le era bastato uno sguardo per capire che la principessa stesse percependo in anticipo quello che sarebbe accaduto da lì a poco. La morte, la distruzione e la disperazione erano dappertutto e il passaggio in cui si trovavano sarebbe stato la loro tomba, se non avessero agito in fretta.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 31 ⏰

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