La mattina dopo

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"Ilde... c'è qualcos'altro che devi dirmi?"

Grimilde si prese un momento per riflettere e quando aprì bocca, lo fece con un tono calmo ma triste. "Non volevo preoccuparti, ma c'è un motivo se i demoni come Astrael e Morfeus hanno saputo trovarmi e desiderano catturarmi. Oltre ad essere un demon keeper, sono venuta a contatto con la morte. L'hersir e Astrael condivido la stessa idea al riguardo: a causa dei miei poteri, potrei morire. La tribù si è occupata di sigillare una parte di questi, impedendo in questo modo che io vada fuori controllo... un'altra volta."

"E' successo durante la tua iniziazione, non è vero?" Non era necessaria una risposta: entrambe sapevano bene che fosse così. Grimilde aveva dimenticato alcuni dettagli del suo passato, come se fossero stati nascosti nella sua mente, ma non avrebbe mai potuto dimenticare il dolore e il terrore che aveva provato quel giorno, durante la festa organizzata dalla sua famiglia.

Il silenzio prese spazio nella loro conversazione e nessuna delle due sentì il bisogno di riempire quel momento di quiete. Biancaneve ne approfittò per godersi le premure della sua regina. Avevano fatto l'amore ed era stato bellissimo, ma la principessa trovò altrettanto meraviglioso passare la notte avvolta dalle sue braccia forti e le sue mani delicate. Notò che la regina sembrasse particolarmente interessata a pettinare i suoi capelli. "Mi piace quando lo fai..."

"Che cosa?" domandò la regina fermando i suoi movimenti. "No, ti prego continua..." sussurrò Biancaneve, lasciando un bacio contro il petto della sua amata. Grimilde acconsentì e continuò a passare le sue dita fra i capelli della principessa, in gesti delicati, ma colmi di adorazione.

"E' possibile che... un giorno il sigillo si spezzi?" La domanda venne posta con grande cautela, quasi come se parlare del possibile avvenimento, portasse eventualmente alla sua realizzazione. La paura che Grimilde potesse perdere il controllo dei suoi poteri, e di conseguenza morisse, paralizzava Biancaneve. In cuor suo decise che avrebbe fatto qualsiasi cosa per impedire che questo accadesse.

"Non lo permetterò." Quelle parole furono una rassicurazione, quanto un desiderio espresso nel cuore della notte...

***

"Che cosa sta succedendo?" Mariella osservò il gruppo di ancelle che sostava fuori dalle camere della regina e seguì Rachel quando si avviò verso di loro. "C'è qualche problema?"

"La regina non risponde... di solito si alza molto presto." Rispose una delle donne che si occupava della reggente. Sembravano agitate, probabilmente perché non sapevano come comportarsi in quella situazione insolita. Per fortuna Rachel prese in mano la situazione, riuscendo a convincere le ancelle ad occuparsi di altre mansioni: "La principessa e la regina dovevano parlare di affari urgenti, è possibile che abbiano fatto tardi..." spiegò Rachel, con sguardo innocente e sincero. Mariella dietro di lei si morse il labbro per non sorridere: era abbastanza sicura che la regina e Biancaneve non avessero letto durante la notte.

Rachel prese in mano la situazione e bussò con decisione alla porta delle camere della regina, attendendo una risposta, ma quando non la ottenne, fece per entrare, per poi fermarsi quando si ritrovò davanti la reggente. Grimilde indossava una vestaglia e i suoi occhi brillavano di luce propria; Mariella e Rachel ci misero poco tempo a comprenderne il motivo.

"Vostra maestà, non vorremmo disturbarla, attendiamo i vostri ordini." Rachel era così composta che Mariella si domandò se prendesse lezioni di teatro. Lei a malapena riusciva a contenere la sua gioia e curiosità! La regina non aveva aperto del tutto la porta, anche se da quella posizione sarebbe stato comunque difficile vedere il letto matrimoniale. Probabilmente voleva assicurarsi assoluta privacy, di conseguenza Rachel avrebbe fatto in modo che lei e la principessa non venissero disturbate finché non fossero state pronte ad abbandonare le camere.

Biancaneve e GrimildeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora