Capitolo 1: La più Bella del reame

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Biancaneve alzò lo sguardo verso la donna matura ed elegante che si stava avvicinando. Non aveva mai visto nessuno di più affascinante: era come se nel boschetto fosse calato il silenzio all'arrivo della donna e persino gli uccellini avevano smesso di cinguettare. Bianca, come la chiamava sempre suo padre, era arrossita, si sentiva imbarazzata. Si alzò in piedi, per accogliere nel suo spazio la figura maestosa. Non aveva mai parlato di persona con quella donna, ma era pur sempre la sua matrigna e la regina e doveva mostrare riverenza.

"Sua maestà..." Bianca abbassò il capo. La regina la continuò ad osservare senza dire altro: si fermò a pochi passi da lei. Vicino a loro si estendeva uno specchio d'acqua con fiori rigogliosi che adornavano il piccolo laghetto.

"Come posso aiutarla?" Biancaneve diventò ancora più rossa in viso. Le sue gote colorite ormai erano un chiaro segnale della sua timidezza e del suo timore. La sue pelle meravigliosamente candida, che le aveva regalato l'appellativo di Biancaneve, era un'arma a doppio taglio: rappresentava il simbolo distintivo della sua bellezza ma era anche una tela che veniva imbrattata facilmente. Se si imbarazzava, non poteva nasconderlo.

"Biancaneve..." La regina Grimilde disse il suo nome con un sussurro, elaborando quelle lettere, formando quella parola con titubanza. Era la sua prima volta. Non aveva mai chiamato la figlia del vecchio re defunto. Per qualche motivo quell'uomo gliela aveva nascosta per anni, ma non era più presente a quel mondo e Grimilde poteva fare come voleva nel suo regno. Aveva sposato il re all'età di 14 anni, non conosceva nulla dell'amore ai tempi, tantomeno della realtà degli adulti. Il re l'aveva accolta ma non si era mai permesso di toccarla; era quasi come se avesse avuto il fantasma della moglie defunta ad occupare eternamente le sue camere e non voleva che Grimilde si avvicinasse. Da allora Biancaneve esisteva solo come nome per Grimilde: non l'aveva mai vista, probabilmente perché il re non aveva voluto che accadesse. La regina sospettava che il vecchio credesse di proteggere la figlia dell'invidia della nuova moglie, ma non era il caso. Grimilde avrebbe voluto conoscere la figliastra durante gli anni di maturazione, magari avrebbe trovato conforto e calore in quel castello freddo e fin troppe volte silenzioso. Biancaneve era quindi cresciuta lontana da lei e Grimilde aveva fatto lo stesso.
La regina guardò la giovane: ora sapeva che avrebbe avuto diciotto anni, visto che ci sarebbe stata una festa a palazzo per accogliere la ragazza nel mondo degli adulti.

Grimilde trovò strano che tra lei e la figliastra ci fossero solamente sei anni di differenza. Sembrava molto, ma allo stesso tempo così poco. Sarebbero potute essere amiche in un'altra realtà e non matrigna e figlia. Anche se, a dire il vero, non erano nemmeno quello. Grimilde però voleva conoscerla e il desiderio di farlo era cresciuto non appena l'aveva vista. Ora capiva come mai la corte parlasse solamente della bellezza di Biancaneve e finalmente aveva la prova che il suo specchio magico dicesse il vero. Indubbiamente, Biancaneve era davvero la più bella di tutto il regno di Arran. Grimilde si rendeva conto che la giovane ragazza splendesse con quella sua pelle candida come la neve, quelle labbra piene e rosse come una rosa. I suoi occhi erano scuri ma vivi, innocenti e gioiosi, come quelli di una bambina. Era talmente bella, che persino la regina Grimilde arrossì. Come avrebbe potuto provare invidia? Si sentiva persino onorata ad assistere a quella incantevole visione. Ciò che più la colpiva era il contrasto acceso tra la pelle di Biancaneve e i suoi capelli neri pece. All'improvviso immaginò i loro capelli intrecciati e sollevò gli angoli della bocca in un piccolo sorriso: Grimilde aveva lunghi capelli biondi, di cui andava fiera, ma si trovò a credere che con quelle belle ciocche color ebano, sarebbe potuta essere ancora più attraente.

Non era invidia, era curiosità, era una sorta di infatuazione. Per Grimilde era come osservare un quadro dipinto da un artista rinomato oppure assistere ad un meraviglioso paesaggio, quello che ti ispira romanticismo e ti conforta nel profondo.

Biancaneve e GrimildeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora