L'Affamato - parte uno

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Derek attese qualche istante prima di uscire allo scoperto e si guardò attorno, assicurandosi che nessuno fosse rimasto indietro. Guardò le casse che contenevano la merce degli ospiti e le raggiunse, togliendo il telo che le copriva per controllare che cosa contenessero. In molte casse non era presente nulla di strano, ma una di queste aveva un doppio fondo e quando Derek lo scoprì, trovò anche delle pietre nere e dalle forme irregolari. Erano fredde, troppo per essere una condizione normale. Aveva udito la conversazione tra due uomini incappucciati e non aveva potuto vedere i loro volti. Questo era successo mentre sistemava le proprietà della regina al sicuro e si assicurava che non ci fossero pericoli nei dintorni. Si era accorto della presenza dei due sconosciuti quando aveva sentito bisbigliare e, approfittando del fatto che non era stato notato, si era nascosto per ascoltarli. Presto i due avevano raggiunto la cassa di interesse e avevano discusso a bassa voce sull'utilità delle pietre per richiamare "la forza".

Era un termine particolare e ambiguo nei loro discorsi. Non avevano mai fatto nomi, mai accennato a che cosa servisse la forza. Una cosa però era chiara: quando avevano toccato i cristalli, uno dei due aveva chiesto all'altro quando li avrebbero usati per avviare il loro piano e che cosa sarebbe successo. Derek ricordava bene le parole che aveva proferito lo sconosciuto che reggeva un cristallo tra le mani:

"Inizieremo presto. Dovremo diffondere le pietre in giro per il territorio affinché svolgano il loro ruolo da catalizzatori. Non dovremo fare altro. Il nostro signore ha pensato al resto."

I due uomini incappucciati abbandonarono l'area riponendo i cristalli e sistemando nuovamente le casse per nasconderli, ma ormai Derek li aveva visti e fu così che si ritrovò ad indagare sull'origine e la funzione di quel materiale sconosciuto.

"Mi servirebbe Iza... è lei quella intelligente." Derek sospirò e prese qualche pietra nascondendole in un sacchetto che aveva con sé. Avrebbe raggiunto la regina il prima possibile, ma prima avrebbe voluto cercare i due uomini e pedinarli. Aveva visto la direzione in cui erano andati e forse, con un po' di fortuna, li avrebbe ritrovati sul cammino.

Una volta uscito dall'area per pedinare i sospettati, si accorse della presenza di figure familiari. Derek li aveva riconosciuti a vista, anche se indossavano vestiti semplici e fingevano di lavorare con la servitù del castello. I loro movimenti erano calcolati e i loro sguardi guardinghi. Alcuni volti li riconosceva, come quello della donna che gli aveva dato la caccia qualche settimana prima.

A causa della loro presenza, non sarebbe stato possibile proseguire il tragitto in quella zona, così Derek decise di tornare indietro e informare regina. Prima che potesse farlo, Scarlett comparve davanti a lui.

"Fermo."

L'uomo sorrise amichevolmente e si fermò, voltandosi verso di lei: "Come posso aiutarti?"

"So chi sei e non ho tempo da perdere. L'imperatrice mi ha incaricato di collaborare con la vostra regina e sarò fedele ai suoi ordini, se anche voi rispetterete il vostro ruolo."

"Di che cosa stai parlando?" Derek era confuso e odiava sentirsi in quel modo. Fortunatamente comparve Iza alle sue spalle, che lo stava cercando per parlare.

"Derek." Appena si avvicinò, vide Scarlett e sospirò. Avrebbe voluto parlarne con Derek prima di entrare in contatto con l'Ordine.

"Inizieremo una collaborazione con loro. Per ordine della regina" riferì Iza al fratello, poi si voltò verso Scarlett: "Dovremmo condividere le informazioni che possediamo. Voi avete qualcosa da riferire?"

Derek non capiva che cosa stesse succedendo ma si fidava della sorella.

"Dovrei chiederlo a voi."
Scarlett spostò lo sguardo su Derek, avvicinandosi a lui rapidamente, per poi allontanarsi con un sacchetto fra le mani. I due fratelli non erano riusciti a muoversi abbastanza velocemente da fermarla, ma Iza non si sarebbe tirata indietro. Afferrò il polso di Scarlett e la immobilizzò: "Che cosa credi di fare?"

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