Capitolo 37

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MARZO

Derek entra in casa Hale.

«Ciao, Derek.» lo saluta Cora, che sta girando per la sala come se fosse alla ricerca di qualcosa. «mi sembrava di aver lasciato quella collana qua da qualche parte...» borbotta, mentre Talia e Robert lo salutano dalla cucina.

Derek guarda la sorella truccata e vestita bene. «Non ci sei a cena?»

Credeva che i genitori avessero organizzato una cena di famiglia, visto che hanno invitato anche David e Laura. Solo che loro due verranno qua direttamente dopo cena, avendo già un impegno.

«Oh, eccola!» esclama, contenta, e dirigendosi verso la sua camera. «Comunque no, non ci sono, Stiles mi porta fuori per l'anniversario!»

L'anniversario.
Non se ne ricordava, nonostante qualche giorno fa gli fosse venuto in mente che lei e Stiles avessero ufficializzato a marzo.

Cazzo, già un anno.

«Der, mi aiuti ad apparecchiare?» lo distrae Robert, e il moro annuisce, dandogli subito una mano.

Non appena finiscono, suonano al campanello. Tanto l'arrivo del ragazzino era già stato percepito, il rumore che emette quell'affare che l'umano spaccia per macchina si sente da un chilometro.

Derek si mette in un angolino della cucina, con le braccia incrociate sl petto e la schiena contro il muro. Stiles inizia a straparlare non appena entra in casa, e una volta arrivato in cucina si accorge di lui solo dopo un po'.

«Oh, ciao Derek.» è sorpreso di vederlo, e Robert gli spiega che resterà a cena con lui e Talia. Ma Derek non ascolta, riuscendo solo a pensare che non ha mai visto Stiles così elegante. È un semplice completo nero, ma gli ricorda il motivo della loro uscita.

«Come mai così elegante?» chiede, come se non lo sapesse già.

«Uh, porto Cora in un ristorante veramente bello, e ci tengo a vestirmi più formale per un'occasione del genere. È pur sempre il nostro anniversario.»

Finge che sia una novità per lui, e che gli sia indifferente. «Divertitevi.»

Poi arriva Cora, travolgendo l'umano da dietro, e se ne vanno.

I suoi genitori non fanno commenti, nonostante possano sentire le emozioni che emana, ma tempo cinque minuti e Derek non ce la fa più.

Corre fuori di casa, accasciandosi a terra, con le ginocchia a contatto con l'erba secca e le mani che premono contro il terreno. Ha il fiatone, nemmeno avesse corso un giorno intero. Si sta iniziando a trasformare e nemmeno riesce a controllarsi, lanciando un ululato disperato.

Ha gli occhi sgranati, perché non è abituato ad andare così fuori controllo.

«DEREK!» lo chiama una voce. Suo padre. «Derek. Pensa alla tua ancora. Focalizzati solo sulla tua ancora

Ormai ha tutti gli artigli fuori, e i peli crescono a dismisura. Ha ancora il fiato corto. «È LUI LA MIA ANCORA.» ringhia, essendo inutile nasconderlo ormai.

Non riesce a vedere la faccia di suo padre, ma immagina che non sia molto sorpreso. «Allora pensa a un bel momento che hai condiviso con lui. Fallo!»

Stiles che gli mette una mano sulla spalle quando Boyd e Erica sono morti. Stiles che lo tiene a galla in quella dannata piscina. Stiles che rischia tutto per salvarlo dall'FBI....

Non hanno mai condiviso un bel momento, se per bello si intende felice, ma ci sono sempre stati l'uno per l'altro.

Poi la sua mente va subito a quello chalet in montagna, dove Stiles è nudo sotto le coperte, steso accanto a lui... fuori nevica, c'è un silenzio surreale... sono isolati da tutto, ci sono solo loro due...

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