CAPITOLO 10

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IVAN

Appena scendo le scale riesco a sentire dal vivavoce del telefono di mia sorella la voce della mamma.

<Siete arrivati? Come è stato il volo? Avete mangiato?>

<Tranquilla mamma, una domanda per volta. Si siamo arrivati. Il volo è stato tranquillo ma stancante. Abbiamo mangiato sul jet.

Contenta mamma?> Le domando prendendo posto accanto a Larisa rendendomi conto che era una videochiamata e non una chiamata normale.

<Grazie tesoro, esaustivo come sempre. Esattamente come tuo padre.> Dice la mamma rotando gli occhi.

<Ora vi passo Radim che ha qualcosa da dirvi, soprattutto a te Ivan.>

<Tieni il telefono fratellone, io vado di là a farmi una doccia veloce.>

<Sicura Larisa?> Le chiedo prendendo in mano il suo telefono e notando con la coda dell'occhio come la mamma passa il suo a Radim.

<Si, si tranquillo, tanto riguarderà degli affari di famiglia, quindi non capirò nulla.

Inoltre, sono abbastanza stanca. Se la chiamata si inoltra fino a tardi puoi lasciarmi il telefono sul comodino, tanto la porta della mia camera sarà aperta.>

<Va bene Lari, notte.>

<Notte sorellina!> Grida Radim dal telefono facendomi ridere.

<Notte anche a te fratello numero due.> Risponde Larisa mentre sale le scale.

<Allora... Dimmi tutto Radim.>

<Abbiamo alcuni problemi Ivan. Io e papà abbiamo trovato due traditori tra i nostri uomini.

Purtroppo, non sappiamo per chi lavorano perché non riusciamo a estrarre nessuna informazione da loro.

Papà suppone che siano degli uomini che erano precedentemente al servizio del vecchio Zar, e che ora sono diventati dei mercenari che vendono informazioni sulla nostra organizzazione.

Cosa facciamo? Papà non ha voluto intervenire aspettando la tua decisione finale.>

Osservo un punto indistinto nella stanza mentre sento i passi di Davyd avvicinarsi al divano.

<Uccideteli, non mi importa al servizio di chi sono.

Sono traditori e non riusciamo a ricavare molte informazioni. Se non si sono piegati sotto le torture di papà e alle tue non possiamo fare molto.>

Dopo la questione dei traditori, siamo passati a discutere di alcuni problemi riscontrati in mia assenza.

<Va bene Ivan, ti lascio. Ci sentiamo tramite messaggi, almeno che non ci siano aggiornamenti più Seri. Notte.>

<Ci sentiamo Radim.> Lo saluto e spegnendo la videochiamata.

Mi alzo dal divano e mi dirigo verso la camera di Larisa per ridarle il telefono.

Busso alla porta, ma non sentendo nessuna risposta entro, ma non la vedo nella sua stanza.

Appena mi giro, vedo la porta del suo bagno in camera aprirsi e apparire mia sorella con una maschera in faccia.

<Stavo cercando mia sorella, per caso l'avete vista?>

<Ma stai zitto!> Mi rimprovera Larisa dandomi un pugno sul braccio.

<Il tuo telefono, grazie.> Le dico appoggiandoglielo sul letto.

<Pensavo di entrare a far parte della nostra organizzazione, come Elena.> Dice improvvisamente Larisa togliendosi la maschera dal proprio viso.

Io mi giro verso di lei per osservarla e mostrarle la mia completa attenzione.

<Vorrei, come donna, avere del rispetto. E non solo essere considerata una moglie trofeo utile solo per figliare.

Vorrei, anche se di poco, aiutare mio marito, ma non vorrei essere obbligata a sposarmi il primo uomo necessario a una possibile alleanza per la nostra famiglia...

Elena era una donna forte e allo stesso tempo letale.

Sapeva essere una donna trofeo e allo stesso tempo pensare come un uomo, riuscendo così a integrarsi nella nell'organizzazione.

Secondo te perché sono stata incentivata a parlare del mio sogno di andare all'università?>

<Non ci pensare nemmeno!> La rimprovero.

<Tu non farai parte del nostro mondo. Se non vuoi sposarti va bene. Se invece vuoi sposarti per amore va bene lo stesso.

Sono io il capofamiglia, io decido e io do gli ordini. E posso far eliminare tutte queste cose riguardanti la moglie trofeo.

Ma tu non farai parte del nostro mondo. Né ora, né mai!> Grido, senza volerlo. Infatti, vengo ripagato con la mia stessa moneta.

<Perché?! Hai paura non è vero!>

<Larisa basta così, fermati prima di pentirtene.>

<Tu hai paura che io finisca morta come Elena!> Grida puntando l'indice contro il mio viso riuscendo a notare le sue lacrime.

<Lei è stata l'unica a preoccuparsi di me e di un possibile matrimonio con quel bastardo.

Tu non lo sai, ma io e lei ci siamo avvicinate molto.

Più volte mi ha chiesto se dovesse intervenire e uccidere Omarov. Ma io ho sempre detto di no.> Mi confessa lasciandomi a bocca aperta

"perché Elena non me l'aveva mai detto?" mi chiedo mentalmente

<Dove era la mia famiglia, i miei fratelli quando ero in difficoltà?

C'era solamente Elena a confrontarmi, ora lei non c'è più!> Grida Larisa piangendo e avvicinandosi al mio corpo, chiedendo indirettamente un abbraccio che non le nego, non ora.

<Mi manca. Grazie al suo ruolo e aiuto potevo finalmente aspirare a qualcosa di più.

È questa cosa aveva valore non solo per me, ma anche per Nika. Mi manca molto fratellone...>

Mi lascio lasciare trasportare dalle emozioni e faccio scendere alcune lacrime sul mio volto.

<Manca anche a me, non puoi capire quanto Lari.>

<Lascia Grace.> mi dice all'improvviso.

Io mi stacco da lei osservandola meglio negli occhi.

<Scusa, il momento della foga.> Mi dice per poi soffermarsi sul mio viso.

<È strano vederti piangere fratellone. Di solito piangi per frustrazione.> Mi dice sorridendo e asciugandomi una lacrima ribelle.

<Anche i più forti piangono.> Dico accarezzandole i capelli.

<Ti lascio dormire. Domani mentre starò da nostro zio tu potrai andare a vedere alcune università con Davyd, va bene?>

Lei fa un cenno con la testa e io la saluto lasciandole un bacio sulla fronte, per poi uscire dalla sua stanza.

Guardo per un attimo la porta in fondo al corridoio, la porta della mia camera, decidendo però di ritornare nel soggiorno.

Però, prima di entrare nella stanza, vado nella cucina a prendere qualche stuzzichino e una birra, per poi dirigermi verso quest'ultima.

Mi metto seduto, apro la birra, accendo la televisione lasciando solo poche luci acese.

Prendo il mio pc e inizio a rivedere alcuni documenti.

Spoiler: non dormirò tutta la notte. 

La corona del nuovo Zar |Trilogia Diamante Nero #2|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora