CAPITOLO 21

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MIKHAIL

<Chi era?> Chiedo passando i documenti a mia cugina.

<Sono i documenti che ti ho chiesto ieri sera?> Mi chiede invece di rispondere alla mia domanda.

Io faccio un cenno di sì, mentre osservo i suoi occhi scorre velocemente sui fogli.

<Era Irina, sta pedinando Markov e Volkov.> Mi risponde mentre concentra la sua attenzione a qualcosa sul computer.

<Ivan Volkov... Oppure Larisa Volkov?> Chiedo alzandomi dalla sedia che si trova davanti alla sua scrivania, per dirigermi al suo mobile di alcolici per versarmi un bicchiere di vodka.

<La seconda. Non credo che Ivan sia così stupido da non accorgersi che è pedinato da Irina che...

Diciamoci la verità, senza volerlo si attira sventure sulla propria capoccia.>

Fa un sospiro, per poi chiedermi, <Che me ne verseresti uno anche a me?>

Non aspettando altro, verso un secondo bicchiere, per poi fermarmi con la bottiglia a mezz'aria. <Ma non stai ancora allattando?>

Lei non aspettandosi questa domanda alza la testa e mi guarda sorpresa, per poi spingere con le proprie mani la sedia, allontanandosi così dalla sua scrivania.

<Il pediatra mi ha detto che sarebbe il momento di svezzarlo, o comunque iniziare un'alimentazione combinata.

Lo sto già facendo da una settimana, e Maksim non si sta lamentando.> Mi risponde avvicinandosi a me per prendere il bicchiere che avevo riempito per me.

"ottimo" Penso.

Dopo che riempio nuovamente un bicchiere per me, mi vado a sedere sul divano accanto a mia cugina.

Divano sempre presente nel suo ufficio, qui nella sua casa a New York.

Rimaniamo un attimo in silenzio, per poi decidere di prendere la parola.

<Tu parli tanto di Ivan che si accorgerebbe di Irina, ma dimmi come è possibile che lui non si sia ancora accorto che tu sei qui a New York?!>

Mia cugina non mi risponde. Rimane in silenzio mentre finisce il suo bicchiere in una sola volta, per poi appoggiarlo sul tavolino davanti a noi.

<Perché ora ha in mente quella puttana di Grace. A quest'ora saranno già sposati...> Mi dice con una voce abbastanza malinconica.

***

Ormai è pomeriggio, e Irina non è ancora rientrata.

Io mi trovo nel soggiorno guardando un po' di televisión, mentre faccio da babysitter al piccolo Maksim.

<Non è ancora rientrata Irina?> Mi chiede mia cugina mentre fa il suo ingresso nel soggiorno seguita da Xavier Hernandez, boss del cartelo spagnolo.

<Non ancora.> Le rispondo mentre osservo Xavier avvicinarsi a Maksim.

<Maksimmm! Piccolo ti sono mancato?> Chiede in una voce ridicola, che io decido di ignorare prendendo in mano nel mio telefono.

Sento Maksim rispondere con dei versetti incomprensibili.

"questi due si assomigliano proprio." Penso mentre leggo un messaggio da parte di Irina, arrivatomi in questo momento.

IRINA: sono stata scoperta, e non sto parlando di una sessione di sesso.

<Irina è stata scoperta.> Comunico a mia cugina, che alla mia frase fa roteare gli occhi al soffitto.

La corona del nuovo Zar |Trilogia Diamante Nero #2|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora