IVAN
"Yelena Dasha Ivanov". Mi risuonano le parole dello zio nella testa, mentre ritorno all'appartamento.
"troppo strano. gli Ivanov hanno varie tradizioni, tra cui spicca una particolare: non dare nomi ai propri eredi simili ad altri parenti, almeno che non siano passate tre generazioni, in modo che non si faccia confusione.
è impossibile, perciò, che Alecsei abbia dato il nome di sua madre a sua stessa figlia, dopo nemmeno due generazioni." Penso mentre sento il taxi rallentare e parcheggiare davanti all'edificio del mio appartamento.
Esco dalla macchina, entro e mi dirigo direttamente all'ascensore per salire da mia sorella e il mio amico per spiegare loro la situazione.
In automatico salgo nell'ascensore, scelgo il piano dove devo salire, esco ed entro nell'appartamento.
Appena entro noto le figure di Davyd e Larisa che si stanno gridando uno contro l'altro, ma che smettono appena mi sentono entrare e poggiare le chiavi sul mobile all'entrata.
<Credo che il precedente Zar non ha mai avuta una figlia.> Dico di punto in bianco mentre mi tolgo il capotto e lo appoggio sul divano su cui mi siedo poco dopo.
<Che?> Mi chiedono in coro i due.
<Sono di ritorno dallo zio, e mi ha raccontato della situazione qui a New York, e indirettamente siamo arrivati a parlare degli Ivanov e della madre del precedente zar, Yelena Dasha Ivanov.
Qualche settimana fa mentre stavo parlando di affari con Sergei, gli avevo chiesto per pura curiosità il nome della figlia dello zar che sta proteggendo, e lui dopo averci pensato per capire se dirmelo o no, se ne esce con il nome Dasha.>
<Ma è Impossibile, va contro le tradizioni degli Ivanov.> Mi risponde Davyd dando ragione alle paranoie che mi stavo facendo.
Larisa non capendo il nostro discorso decide di uscire dalla stanza per dirigersi in cucina, sentendo poi il frigo aprirsi.
<Credo che papà, la mamma, Sergei e Stephan ci hanno mentito.> Dico.
<Però perché farlo?> Chiede Davyd sedendosi sul divano davanti a me.
<Secondo me c'è qualcosa sotto. Dopotutto, tu stesso Ivan hai detto che Sergei ti ha dato il nome della nostra principessa dopo un po'.
Non è che non voleva dirtelo, magari se lo è inventato sul momento dimenticandosi di tale regola.> Si intromette Larisa, ritornando in da noi con in mano un barattolo di yogurt.
Io e Davyd la guardiamo sorpresi e all'unisono ci rivolgiamo a lei. <Hai ragione!>
Lei imbarazzantissima si mette a ridere.
***
Ormai è passata una settimana dal mio incontro con lo zio Isidor, e personalmente non ho intenzione di rientrarci in contatto.
Parlandone anche con papà in questi giorni, anche lui mi ha suggerito di seguire questo mio istinto.
Quando scendo le scale per recarmi al piano di sotto della nostra penthouse in New York, il telefono mi inizia a squillare nelle tasche dei miei pantaloni.
Lo prendo ed osservo il nome sullo schermo illuminato: Nikolai Romanov (OWL)
Appena vedo il suo nome illuminarsi sul mio telefono accetto subito la chiamata e rispondo.
<L'avete trovata?>
<Si Ivan, si. L'abbiamo trovata questa mattina, ora si sta riposando>
Tiro un piccolo sospiro di sollievo al sentire queste parole uscire dalla bocca del mio migliore amico.
"mi spiace pensare che sono sollevato che l'hanno trovata solamente perché mi serve le informazioni che può avere" Penso mentre sento la voce di Nikolai richiamarmi dal telefono.
<Scusa non ti stavo sentendo, mi sono perso nel panorama di New York di notte.
Sai stavo andando in cucina per cenare.> Gli dico mentendo spudoratamente.
<Stavo dicendo, che la settimana prossima ci sarà una sera di Gala in città. L'Host è un importante personaggio di spicco all'interno della società ricca Newyorkese.
Se vuoi ti posso far recapitare degli inviti. Un modo per ringraziarti per avermi aiutato a ritrovare mia moglie.>
<Perché dovrebbe interessarmi partecipare a questo Gala?>
<Per incontrare mia moglie e farle tutte le domande che ti servono sull'Imperatore.>
Alla sa contestazione mi fermo davanti la cucina, con una Larisa che mi guarda storto non capendo quello che sto facendo.
<Non sono nato ieri Ivan, ti conosco troppo bene. So che fremi dalla curiosità di averla sotto gli occhi per analizzarla nel tuo solito stile Volkov.>
<E perché non me lo impedisci? Non sei geloso che posso avvicinarmi troppo alla tua donna.
Ho sentito che pure se non è una donna della nostra organizzazione, possiede qualche caratteristica dell'Est...>
<Perché mi sono dimenticato di dirti che Raluca è diventata mia moglie solamente perché io l'ho obbligata a sposarmi, senza lasciarle scelta, in modo che non scappasse.
Quindi tra di noi non c'è vero amore come pensi te, è come qualsiasi matrimonio di convenienza come il tuo con quella Grace.>
Mi risponde lasciandomi senza parole. "ok questa informazione non la sapevo" Penso mentre mi siedo a tavola.
<Va bene, fammi recapitare tre inviti. L'indirizzo della mia penthouse qui in New York la conosci. Buona serata Nikolai.>
Dopo che sento la voce del mio amico tramite lo speaker del telefono salutarmi, spengo il telefono e lo ripongo vicino a me sul tavolo.
<Larisa in questi giorni recati presso qualche boutique e vai a comprati un vestito formale.>
<Come mai?> Mi chiede mentre mette sul tavolo due piatti di pasta.
Stasera siamo solo noi due visto che ho dovuto mandare Davyd in ricognizione per indagare sugli spostamenti dello zio Isidor.
Infatti, anche se non sto entrando in contatto con lui, voglio comunque sapere tutti i suoi movimenti qui a New York.
<Tra una settimana si terrà un Gala qui in città, e noi tre parteciperemo.
Ovviamente solamente per puri motivi di ottenere informazioni che ci possono essere utili per risolvere i nostri problemi qui.>
<Mhh, va bene. Cercherò di trovare qualcosa che si addica alla situazione.>
Quando entrambi finiamo di cenare, sparecchiamo e laviamo i piatti, lasciando la cucina pulita.
Aspetto, presso la porta, mia sorella rimasta indietro.
Appena Larisa si trova accanto a me, le poggio un mio braccio sulle spalle.
Lei ne cinge uno al mio addome, e così saliamo le scale per dirigerci nelle rispettive camere.
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La corona del nuovo Zar |Trilogia Diamante Nero #2|
Action|Secondo libro della Trilogia Diamante Nero| Sono passati ormai due anni dall'ultimo attacco da parte della mafia cinese, ma nonostante ciò le famiglie appartenenti alla mafia russa non hanno abbassato la propria guardia. Nel frattempo, all'interno...