IVAN
<Che facciamo?> Chiedo a bassa voce a Raluca, per non farmi sentire da Irina, che si trova davanti a me.
<Semplice stiamo al loro gioco. Dopodiché rubiamo la corona.> Mi risponde.
Non faccio in tempo a chiedere come ci organizziamo, che le luci sopra di noi vanno via.
"grazie Nikolai che hai capito che io e tua moglie siamo nella merda."Lo ringrazio mentalmente.
Far saltare la corrente era uno dei nostri piani di riserva per la missione.
<Ora Ivan.> Sento la voce di Raluca dirmi dall'auricolare.
Capendo le sue intenzioni, rivolgo la mia attenzione a Irina.
Ovviamente anche loro avranno un addestramento da uomini appartenenti alla mafia russa, ma la fuga di corrente può essere una distrazione per entrambi.
"effetto sorpresa" Penso mentre cerco di usare i miei altri sensi.
<Giochiamo Irina!> Le dico a voce alta, dopodiché passo all'azione.
Grazie alla mossa di Nikolai, inaspettata per me e Raluca, ci ha dato una via di uscita, in quanto i due non hanno potuto leggere nei nostri movimenti che sapevamo di una cosa del genere.
Mi avvicino alla figura di Irina, che riesco a intravedere al buio, e con due semplici mosse di combattimento la metto a terra.
<IRINA CONCENTRA-> Sento il Drago gridare verso Irina, ma non fa in tempo, che Raluca lo mette a terra come io ho fatto con la donna.
<Davyd preparati, dovrai fare il passa testimoni.> Gli dice Raluca, per poi continuare con i suoi ordini.
<Ivan dovrai assistermi, prima che la luce di emergenza si accenda, quei due sicuramente vorranno combattere nuovamente prima di lasciarcela svignare.>
All'improvviso si sente come la voce del Drago, Mikhail, comunicare ai presenti di lasciare la stanza fingendosi un uomo della sicurezza.
Stranamente la gente decide di ascoltarlo, ed iniziano a lasciare la stanza.
<Ivan prendi la dannata corona!> Sento Raluca e Nikolai ordinarmi.
Ricordandomi la stanza, e l'ultimo punto in cui mi trovavo, mi dirigo verso la teca di vetro.
Le luci di emergenza, delle luci soffuse intorno alle opere si accendono, illuminando leggermente l'ambiente intorno, facendomi vedere che Raluca sta combattendo contro Irina e Mikhail, mettendo entrambi in difficoltà.
<Come rompo la teca?> Chiedo, mentre vedo Nikolai entrare nella stanza e dirigersi verso sua moglie.
<Facile, hai presente il dispositivo che ti ho dato oggi in hotel? Quando ti troverai a meno di un metro dalla lastra di vetro, premilo.
È un dispositivo che annulla tutti i sistemi di sicurezza, mentre per quanto riguarda al vetro ci penserò io.> Mi comunica Nikolai tramite l'auricolare.
Faccio di sì con il capo, nonostante sappia che non possa vedermi.
Con la coda dell'occhio riesco a veder entrare nella stanza anche Davyd, che decide di unirsi al combattimento.
Nel frattempo, Irina e Mikhail non mi notano.
Credo che pensino che non centri nulla con tutto questo, e che causalmente mi trovo immischiato.
<Credo che non sappiano che sono con voi.> Dico a tutti.
Per un attimo Raluca si gira per pochi secondi verso di me, prima di dare un pugno sul naso alla sua avversaria, mentre Nikolai punta i suoi occhi su di me.
<Abbassati allora, cercherò di colpire la teca con i miei coltelli.
Dovrai prenderla e scappare insieme a Radim visto che noi tre saremo bloccati qui.> Dice Nikolai.
<No, sarete voi a portarla fuori da qui. Ve la passo, mentre Radim, io e Davyd li teniamo impegnati qui.
Ho bisogno di fare loro qualche domanda.> Dico loro, ma a malapena faccio in tempo a dire la mia, che devo abbassarmi e coprirmi la testa a causa dei pezzi di vetro che cadono dalla teca rotta.
Irina e Mikhail non si fermano dal combattimento, e io ne approfitto per prendere la corna e passare alle loro spalle, senza che si accorgano di me.
<Davyd prendila e corri.> Grido prendendo il suo posto all'interno del combattimento.
Davanti a me mi ritrovo Irina e Mikhail, le due persone che muoio dalla curiosità di conoscere
<Chi siete?> Chiedo ad entrambi, prendendo il mio coltello dalla tasta del mio giubbotto.
<Ma ciao bellezza. Vedo che non te ne sei andato!
Ivan Volkov. Molti ti hanno descritto in maniera più magnifica di quello che sei ora davanti ai miei occhi.> Mi dice Irina.
<La corona!> Grida Mikhail.
<Cazzo! Era qui prima che Volkov subentrasse nel combattimento.> Gli risponde Irina, che ora ha il mio coltello puntato alla sua gola.
Con la coda dell'occhio noto Radim e Davyd entrare nella stanza, notando un dettaglio importante.
Davyd non ha più la corona nelle sue mani.
Radim mi fa un cenno con la testa, capendo subito quello che ha fatto.
<Cobra, Owl. Uscite dalla stanza.> Gli ordino, ma Raluca nota qualcosa nei miei occhi; perciò, prima di eseguire il mio ordine si avvicina a me.
Ne approfitto per sussurrarle all'orecchio la seconda parte del piano.
<E senza farvi vedere, prendete la corona che si trova dietro la schiena di Radim. Noi manteniamo loro occupati.>
<Stavate cercando questa?> Chiede Davyd mentre si avvicina a me, Irina e Mikhail con una corona nelle sue mani.
"quella falsa" Penso mentre cerco di tenere ferma Irina.
<Correte!> Grido, a Raluca e Nikolai, a pieni polmoni, mentre con la mano sinistra tiro fuori la mia pistola e sparo a Drago.
Irina riesce a liberarsi dal mio coltello puntato alla sua gola, facendosi tagliare apposta.
Si sente un nuovo sparo, questa volta da parte di Irina, che mi spara al petto.
Sento il mondo silenziarsi.
Cado con un tonfo a terra, e mentre mi porto la mano alla ferita sanguinante, sento un paio di tacchi avvicinarsi a me, per riuscire a vedere una figura piegarsi su di me.
<Lei non voleva che ti ferissi, ma sinceramente me ne fotto.
Se non fosse un suo ordine ti avrei ucciso già per quello che hai fatto lurido bastardo!
Nessuno tocca la mia famiglia.> Mi dice Irina.
Non capendo il suo discordo decido di chiederle di cosa stia parlando, ma appena apro la bocca, mi ritrovo con il buio totale davanti ai miei occhi.
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La corona del nuovo Zar |Trilogia Diamante Nero #2|
Action|Secondo libro della Trilogia Diamante Nero| Sono passati ormai due anni dall'ultimo attacco da parte della mafia cinese, ma nonostante ciò le famiglie appartenenti alla mafia russa non hanno abbassato la propria guardia. Nel frattempo, all'interno...