CAPITOLO 28

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IVAN

Non so esattamente dopo quanto tempo mi sveglio, ma appena apro i miei occhi, le prime due cose che vedo sono un soffitto in stile barocco e la faccia di mio fratello Radim.

<Fratellone sei vivo! Per fortuna che quella donna ti ha sparato ma il proiettile non è andato troppo a fondo.

Siamo riusciti a togliere il proiettile subito. Senza troppe complicazioni.> Mi comunica mio fratello, che mi aiuta ad alzarmi in una posizione seduta sul letto in cui mi trovo.

<È stato intenzionale Radim.>  Ci dice Davyd per poi continuare.

<Non è possibile che un proiettile non vada fino in fondo a una distanza così ravvicinata come quella che aveva la donna bionda. Lo ha fatto apposta.>

<Si.> Rispondo senza esitazione.

<Me lo ha detto quando si è avvicinata a me. Mi ha detto che aveva l'ordine di non ferirmi ma lei se ne è fregata perché ho sparato al Drago.>

<Da chi?> Chiede Radim, per ottenere subito risposta da Nikolai.

<Dall'Imperatore.>

<Sei sicuro?> Gli chiedo mentre insieme all'aiuto di Radim e Davyd mi alzo in modo da vedere meglio Nikolai.

<Lei ha usato il femminile per parlare della persona che le ha impartito quell'ordine...>

<Allora significa che l'imperatore è... Una donna! Non più l'Imperatore ma l'Imperatrice. O mio dio!!!> Esclama Raluca a voce alta, saltando per tutta la camera da letto.

Noi altri scoppiamo a ridere alla reazione di Raluca.

Nikolai la deve tenere ferma facendola sedere sulle sue gambe, mentre lui sta seduto su un divano che si trova di lato al mio letto.

<Quindi come è andata?> Chiedo mentre mi faccio nuovamente aiutare da mio fratello a farmi appoggiare al poggiatesta del letto.

<Benissimo direi, no?> Sento la voce di Raluca dire mentre controlla il suo telefono, ottenendo da dietro di lei, o meglio sotto di lei, uno sguardo inquisitore da parte di Nikolai.

Osservo come Raluca deposita il suo telefono sul tavolino davanti al divano, per girarsi verso Nikolai e dargli un buffetto sulla guancia.

<Allora che facciamo?> Chiedo mentre osservo tutti, e notando la mancanza di Davyd. <E dov'è Davyd?>

<Prima di tutto ho già chiamato a casa dicendo che ci fermeremo un paio di giorni qui per aspettare che migliori, dopodiché possiamo ritornare a casa e analizzare il Diamante Nero.

Per quanto riguarda Davyd, si trova in giro per raccogliere informazioni per farci capire cosa è rimasto della serata di ieri sera al museo.

Per capire anche se dobbiamo pulire la città.> Mi comunica Radim ottenendo un cenno della mia testa, come approvazione.

Dopo un paio di chiacchere, Raluca, Nikolai e Radim mi lasciano da solo per farmi riposare.

Approfitto di questo imprevisto della missione per rilassarmi, sapendo che sono protetto e non devo preoccuparmi.

***

<Ivan ti vuoi svegliare, o vuoi iniziare a ibernare come gli orsi durante la stagione invernale?> Mi chiede mio fratello svegliandomi togliendomi le coperte di dosso.

<Grazie Radim.>

<Stai dormendo da quasi due giorni. Basta dormire!

Lavati e cambiati, dopodiché scendi giù per mangiare. Oggi abbiamo il jet per tornare a casa.> Mi dice mio fratello prima di buttare un cambio di vestiti puliti sul divanetto che si trova nella stanza.

Aspetto altri cinque minuti nel letto, osservando il soffitto, dopodiché decido di prepararmi come mi ha suggerito mio fratello.

Vado nel bagno che si trova nella camera da letto, e portandomi il cambio di vestiti inizio a prepararmi per la giornata.

Dopo aver fatto la doccia, asciugato i capelli e fatta anche la barba, indosso i pantaloni.

E quando mi sto per mettere la maglietta, noto nello specchio del bagno la fasciatura che copre metà del mio addome.

Noto che è sporca di sangue, non del tutto, ma decido comunque di cambiarla con una pulita.

Perciò prendo il kit di pronto soccorso da sotto il lavandino del bagno, e inizio a farmi una nuova fasciatura.

Una volta finita, mi metto la maglietta, raccolgo le mie ultime cose, e scendo di sotto per incontrare gli altri.

<Buongiorno Ivan, ben svegliato!> Mi prende in giro Nikolai mentre sta facendo colazione con delle uova e bacon.

A dire la verità è l'unico che sta mangiando, e notando la mia faccia dubbiosa, Raluca decide di chiarirmi le idee.

<Questa mattina mi ha dato troppe prestazioni...>

<Raluca!!> La rimprovera Nikolai mentre lei se ne frega e continua a bere il suo caffè leggendo il libro che tiene tra le mani.

La loro reazione fa ridere noi altri, che iniziamo a prendere in giro Nikolai.

***

In serata ritorniamo a Mosca, e all'aeroporto ci dividiamo, mettendoci d'accordo di vederci in settimana per parlare del Diamante Nero.

Per ora torna a casa con Raluca e Nikolai.

Essendo in due, più i due fratelli di Nikolai, è più sicuro che a casa dei miei genitori, o la mia.

Dopo circa mezz'ora Io, Radim e Davyd entriamo dal cancello di casa dei miei genitori.

Mia madre preoccupata della mia ferita, ci ha ordinato di restare per la notte da lei, per rassicurarsi che io stia bene.

"le mamme" E a proposito di mamme mi fa pensare a Veronika.

<A quanti mesi è Veronika?> Chiedo a mio fratello, mentre osservo dal finistrino la porta della villa aprirsi e vedere mio padre seguito da mia madre uscire sul patio.

"ci stavano aspettando" Penso mentre aspetto la risposta di Radim.

<Dovrebbe a poco entrare nel quinto mese.>

<Preoccupato?> Gli chiedo mentre scendo dalla macchina.

Radim mi segue, ed entrambi lasciamo Davyd andare a parcheggiare la macchina.

<Abbastanza.> Mi risponde lasciandomi indietro, e entrando per primo in casa per andare sicuramente a salutare Veronika.

<Ivan!!!> Sento mia madre gridare, e mi sento all'improvviso strattonato da un abbraccio, quello di mamma.

<Sto bene mamma.> La rassicuro prima che possa chiedermelo.

Sento mio padre ridere di sottecchi dietro di lei, guadagnandosi un'occhiataccia da parte sua.

<Sei sempre il solito insensibile Lev.> Le risponde la mamma, dopodiché mi prende a braccetto e mi porta dentro casa.

Entrambi seguiti da papà, il quale ancora non ha avuto il tempo di parlare con me. 

La corona del nuovo Zar |Trilogia Diamante Nero #2|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora