Black Star

Capitolo 14

Per qualche settimana la vita alla baita trascorse in modo sereno.

Febbraio era un mese ancora molto freddo, quindi Will e Hannibal passavano la maggior parte delle loro giornate all'interno. C'era poco da fare perché la maggior parte degli assestamenti iniziali gli avevano permesso di stare relativamente comodi, seppure in modo spartano. Avevano acqua, cibo e un tetto sulla testa, quindi a parte alimentare il fuoco e cucinare avevano molto tempo libero. Di questo, gran parte lo trascorrevano a letto, rannicchiati insieme. Will non riusciva a ricordare un periodo nella sua vita, incluso quello in cui era stato sposato, in cui aveva fatto sesso così di frequente. Era facile scivolare da un semplice bacio a spogliarsi e ritrovarsi pelle a pelle, ad esplorarsi e scoprirsi e godere l'uno dell'altro. Era un desiderio latente ma costante, facile ad esplodere, come se tutta la violenza e il dolore del passato dovessero essere spazzati via e sostituiti dalla passione.

Una mattina Will era fuori a prendere un po' della legna che avevano accatastato sul lato destro dalla baita. Quando rientrò, vide che Hannibal stava controllando quello che rimaneva delle provviste.

"Will, abbiamo ancora qualcosa nel pickup?".

"No, ho preso tutto quello che c'era la scorsa settimana. C'è qualche problema?".

"Nulla di irrimediabile, però a parte la carne c'è rimasto ben poco da mangiare. Siamo stati attenti, ma se decidiamo di rimanere qui dovremo per forza fare provviste. Abbiamo ancora quasi tutti i soldi con cui siamo partiti e anche i documenti. In qualche modo con una connessione internet posso accedere ai miei conti privati, dovesse servire, ma dovremo andare in una qualche città".

"Quanto tempo possiamo aspettare?".

"Una o due settimane. Siamo parecchio a nord e la neve non si scioglierà prima di altri due mesi, anche se farà meno freddo. Potremmo controllare le previsioni del tempo con la radio, fare una lista di tutto quello che ci serve e andare a fare scorta appena possibile. Così non dovremo muoverci fino all'estate. La città più vicina è verso est, a circa due ore di strada, tre al massimo considerando la neve. Dovremmo riuscire in una giornata".

"Va bene. Vado a vedere se riesco a ricevere qualcosa con la radio".

***

Nella settimana seguente Will accese la radio una volta al giorno in modo da raccogliere più informazioni possibili. Non sembrava esserci nulla di fuori dall'ordinario. Erano scappati dagli Stati Uniti ormai da oltre tre mesi, e nessuno parlava di loro. Forse aveva sbagliato a non controllare anche all'inizio se i bollettini radio li nominassero, ma ormai era cosa fatta, e non aveva modo di sapere se e per quanto tempo fossero stati nei notiziari canadesi. Ad ogni modo a parte poche, sporadiche menzioni a piccoli furti o incidenti dovuti al maltempo non sembrava davvero succedere nulla in quella parte di mondo. Will sperò che i loro volti passassero abbastanza inosservati nonostante fossero palesemente stranieri nella zona.

Questo lo portava ad un altro dubbio, se fosse o meno il caso che Hannibal venisse con lui fino in città. Sebbene si trovassero in un luogo remoto, non era improbabile che qualcuno potesse riconoscerlo, anche se aveva barba e capelli più lunghi. Aveva un volto dalle fattezze molto particolari e si trattava di uno dei maggiori ricercati dall'FBI. Sarebbe stato pericoloso per Hannibal essere visto, ma Will era altrettanto sicuro che non lo avrebbe lasciato muovere da solo. In fondo ormai era anche lui un ricercato: entrambe le loro foto dovevano erano passate nei telegiornali più volte, ed erano ancora troppo vicini a Baltimora. Sarebbe stato necessario cambiare continente per essere relativamente più al sicuro.

Ad ogni modo Will voleva fare un tentativo: se poteva ridurre il rischio, anche se di poco, avrebbe provato. Cercò di parlarne con Hannibal.

"Stavo pensando che forse sarebbe meglio se andassi da solo in città. Sono meno conosciuto di te e...". Hannibal non lo lasciò continuare, alzando la mano per zittirlo.