IV

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12.06.1301, ore 05:50

"Cosa succede, signora? Perché siete così agitata?"

Bianca aveva mandato a chiamare Antonia nel cuore della notte per farsi aiutare nei preparativi e per evitare inutili perdite di tempo.

Inoltre aveva bisogno di lei (e lei soltanto) per un ulteriore motivo.

"Antonia, ho bisogno di un favore urgente." Le disse, mentre svuotava velocemente il suo armadio.

La fanciulla non domandò cosa stava facendo, restò soltanto a guardarla e la ascoltò attentamente.

Nonostante l'orario e il sonno, ella era così felice di essere al servizio della dama che non le pesò affatto.

"Qualunque cosa. Ditemi."

"Tieni." Bianca le lanciò due grandi sacche di juta ch'ella afferrò con non poche difficoltà. "Devi correre nella stanza segreta e raccogliere tutte le monete che riesci a mettere in quei due sacchi." Le ordinò.

"Perché, cosa succede?" chiese a quel punto, spaventata più che incuriosita.

"Te lo spiegherò dopo. Vai, sbrigati e non farti vedere da alcuno!" si raccomandò.

Antonia annuì ed uscì velocemente dalla stanza.

Bianca, dopo aver svuotato interamente l'armadio, rimase alcuni secondi a fissare il letto colmo di abiti. Capì che non aveva modo di portarli tutti con sé e che avrebbe dovuto selezionare solo quelli più comodi e più consoni alla nuova vita che stava per iniziare.

Non aveva alcuna idea delle sfide che le avrebbe riservato il futuro, non aveva alcuna idea di cosa sarebbe accaduto da quel momento in poi, ma non ne aveva paura. Era curiosa e fremeva dalla voglia di conoscere questo nuovo mondo e questa nuova vita.

Pochi istanti dopo, mentre era finalmente intenta a riempire una borsa di abiti, arrivò nella sua stanza Margherita, la quale le confessò di non essere riuscita a chiudere occhio per via della situazione tanto pericolosa.

Bianca la calmò e le spiegò il piano che aveva architettato per sfuggire alla furia di Leone.

Margherita, a quel punto, le offrì anche il suo aiuto.

Si diresse nelle cucine del castello e rubò tutti i viveri che poteva: pane, carne, frutta... ne riempì un enorme sacco. Tanto era colmo che fece quasi fatica a richiuderlo.

"Bianca. Siete sicura di ciò che state facendo?" le chiese Margherita dopo essere rientrata nelle stanze della donna. Le aveva consegnato il cibo e in quel momento si era impegnata ad aiutarla con gli abiti da sistemare.

"Quali altre opzioni ho, Margherita?"

Margherita si fermò ed osservo il viso pallido e serio della donna al suo fianco.

Strano come, nonostante la situazione in cui si trovava, quel viso non sembrava affatto quello di una donna spaventata. Pensò.

"Potreste nascondervi per un po' nel bosco, finché non andrà nuovamente via Leone." Propose.

Non avrebbe voluto perdere la sua unica vera amica.

"No, ci troverebbe."

"Vi aiuterò io. Dopo un po' si stancherà di cercare e tornerete ad essere liberi entrambi. Voi e il vostro amato Domenico." Tentò ancora, nella speranza di farle cambiare idea.

Avrebbe fatto l'impossibile pur di aiutarla e proteggerla.

La sola idea di poterla perdere le procurava una fitta al cuore.

Dama Bianca (DISPONIBILE SU AMAZON)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora