Sento il bisogno di chiedere scusa come se io avessi fatto qualche errore quando in realtà non ho fatto proprio nulla, invece di dormire ho passato la giornata insonne a pensare a quante probabilità potevano esserci di innamorarsi di due fottutissimi fratelli senza esserne neanche consapevole.
"
Vado verso il bancone del bar quando non vedo Michele di conseguenza decido di farmi un giro per il locale quando finisco davanti al privè, sposto la tenda, vedo due uomini seduti con una ragazza mezza nuda che balla per loro.Helene:" Oh scusate non.." guardo meglio "Michele??"
Michele:"Che c'è?" Mi guarda "Hel?" Chiudo la tenda e corro fuori.
Fa freddo ma con il sangue che mi ribolle nelle vene non lo sento.
Si avvicina una macchina a me, abbassa il finestrino e mi chiede se voglio salire, con la coda dell'occhio vedo Michele dietro di me, decido di appoggiarmi al finestrino fino a quando sento strattonarmi da un braccio.Michele:"Cosa cazzo stai facendo?"
Helene:"Ah, io?"
Fa cenno alla macchina di andarsene, che così fa.
Michele:"Perché eri al privè cosa dovevi farci tu li?"
Helene:"Cosa ci faceva tu li!" Si mette a ridere.
Helene:"Vattene io non ce la faccio.."
Michele:"Ti avevo detto di non innamorarti di me."
Inizia a piovere, forse il cielo mi capisce.
Helene:"Ti prego vattene" ho gli occhi lucidi.
Per la prima volta lo vedo fermo, immobile, non mi grida, non mi tira, non mi risponde prende solo una sigaretta e l'accende.
Helene:"Ti prego vattene via non posso sopportare tutto questo"
Si avvicina a me e mi tocca il volto, mi avvicino a lui, naso contro naso, lui è così alto devo salire un gradino.
Helene:"Cosa pensi?"
Michele non mi risponde, mi prende con prepotenza dalle cosce e mi tira su di lui, mi bacia mordendomi il labbro poi mi guarda.
Helene:"smettila di farmi questo"
Michele:"Non posso Hel."
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IL VELENO CHE MI DAI
ChickLit*STORIA PROTETTA DA COPYRIGHT * (In adattamento perdonate per gli errori e la confusione) Helene era una bambina felice fin quando non fu diagnosticato il cancro alla madre che morì qualche mese dopo, tutto ciò portò lei e il padre in un abisso di d...