03.00
Siamo davanti casa mia.Helene:"Dobbiamo finirla qui"
Michele:"Non scegli tu quando finisce"
Helene:"Mi stai prosciugando tutte le mie forze Michele, guardami!" Mi prende con forza il volto, i suoi occhi sono completamente neri, il mio cuore batte sempre più forte.
Michele:"È una delle conseguenze dell'amare un demone Hel, cosa pensavi? Non si gioca con il fuoco non te lo hanno insegnato?"
Helene:"Sei tu che sei venuto da me io neanche ti ho cercato"
Michele:"No, Simone è venuto da te, io gli ho solo sussurrato qualche consiglio che gli sarebbe stato utile" un sorriso compiaciuto nasce nel suo volto "il resto è storia".
Helene:"Che cosa vuoi da me?"
Michele:"Voglio giocare".
21.30
Mi sveglio, oggi è il mio giorno libero ma ugualmente vado al locale, questa volta come cliente, mi vesto e mi dirigo lì.
Arrivata vado subito al bancone.
Helene:"Una vodka alla fragola con il ghiaccio per favore"
Ragazzo al bancone:"Una ragazza così bella dovrebbe bere qualcosa di migliore non credi?"
Ingoia un sorso del mio cocktail e lo guardo.
Helene:"Ci conosciamo?"
Ragazzo al bancone:"Hai ragione, piacere, Salvatore"
Helene:"Hel.."
Poi mi sorride e chiama il barista.
Salvatore:"Per sta sera tutto ciò che ordina la ragazza lo pago io"
Helene:"Vai a spendere soldi in qualche privè" si mette a ridere, mi prende la mano e la bacia, con la coda dell'occhio vedo Michele, mentre Salvatore se ne va.
STAI LEGGENDO
IL VELENO CHE MI DAI
ChickLit*STORIA PROTETTA DA COPYRIGHT * (In adattamento perdonate per gli errori e la confusione) Helene era una bambina felice fin quando non fu diagnosticato il cancro alla madre che morì qualche mese dopo, tutto ciò portò lei e il padre in un abisso di d...