Il rumore dell'iphone che vibra sul letto mi sveglia, è un messaggio di Simone:
"Vediamoci da Starbucks alle 9.00"Mi lavo e vesto velocemente per poi scendere e incamminarmi verso starbucks dato che è a 2 isolati da casa mia.
Arrivo e dalla vetrata fuori noto Simone seduto con le mani che sostengono il suo volto, è pensieroso, entro dentro e mi siedo davanti a lui.
Helene:"Hei.."
Simone si sporge e mi da un bacio sulla guancia contemporaneamente arriva una cameriera che ci chiede cosa vogliamo ordinare, concluso l'ordine lo guardo e mi metto a ridere.
Simone:"Che c'è?"
Helene:"Niente, pensavo, comunque che devi dirmi?"
Arrivano i caffè.
Simone:"Hel.."
Helene:"Dai dimmi mi fai temere il peggio.."
Simone:"Tu sai il mio cognome?" esito qualche secondo.
Helene:"No, in realtà non me lo hai mai detto.."
Simone:"So di te e Michele" rimango pietrificata.
Helene:"Ma cosa? Di che parli?" Qualcuno glielo avrà detto.
Simone:"Michele è mio fratello.." inizio a ridere.
Helene:"Sei biondo, BIONDO, Michele è moro cosa dici"
Simone:"Menomale che non lo conoscevi" mi va di traverso il caffè.
Helene:"Va bene te lo avrà detto qualcuno."
Simone:"Hel, Michele è stato diciamo adottato dalla mia famiglia" mi mostra la patente .
Helene:"Simone Damini" rimango basita.
Simone:"Hel, quando ero piccolo mio padre affrontò il padre di Michele che era all'epoca l'amante di mia madre, si picchiarono fino a che mio padre afferrò una pistola e lo uccise, dovettimo così sparire dal paese e per i sensi di colpa deciserò di tenere Michele e di fingere fosse loro figlio"
Helene:"Simone ma sei impazzito?"
Simone:"Hel puoi credermi o no io ti ho detto la verita"
Helene:"Faccio sesso con tuo fratello" sono sconvolta.
Simone:"Fratellastro e nemmeno.."
Helene:"Dio"
Simone:"No qua non penso che Dio c'entri qualcosa.."
Simone si alza butta qualche soldo sul tavolo mi prende da un braccio e mi porta in macchina, andiamo in un parcheggio vicino casa mia.
Simone:"Quante volte lo avete fatto?"
Helene:"Non è proprio farlo, direi più un gioco"
Poi mi giro e lo guardo.
Simone:"Non credo di voler sapere i particolari.."
Helene:"Non sapevo fosse tuo fratello.."
Simone:"Cosa sono tutti questi lividi"
Helene:"Diciamo che Michele non sa controllarsi"
Simone:"Lo sappiamo bene che è un mostro.."
Helene:"No non lo è"
Simone:"Dai vieni ti accompagno a casa" mi rivesto salgo davanti e lo bacio su una guancia, lui mi sorride e mi accarezza il volto.
Lo saluto e salgo nel mio appartamento.
Mi addormento sul divano con il telefono in mano quando una chiamata mi sveglia all'improvviso.
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IL VELENO CHE MI DAI
ChickLit*STORIA PROTETTA DA COPYRIGHT * (In adattamento perdonate per gli errori e la confusione) Helene era una bambina felice fin quando non fu diagnosticato il cancro alla madre che morì qualche mese dopo, tutto ciò portò lei e il padre in un abisso di d...