Il punto debole

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Quella mattina non avevo il coraggio di andare da Colin, che cosa gli avrei potuto dire?
Mi alzo e vado a fare colazione, Jennifer è già sveglia e le poso il suo telefono sul tavolo.

Jennifer:"Dove lo hai trovato?"

Helene:"Era nel cassetto della tua scrivania."

Jennifer:"Scusa e quando lo avresti preso? Siamo tornate a casa insieme. "

Helene:"Ieri sera...cercavo dei documenti che mi ero dimenticata in ufficio e l'ho trovato lì.."

Jennifer:"Va bene dai vestiti che Colin ci starà aspettando" mi verso del caffè nella tazza.

Helene:"Ah no, io non vengo"

Jennifer:"Come non vieni"

Helene:"Eh devo correre in ufficio ho da fare.."

Jennifer:"Ok allora ci vediamo dopo li.." chiude la porta.

Prendo un sospiro di sollievo, devo uscire da questa situazione, ora vado da Michele e gli parlo...come se si facesse parlare.

Mi vesto e vado.

Salgo al 36esimo piano dove c'è l'ufficio di Michele, mi accoglie la sua segretaria Beatrice.

Beatrice:"Signorina ha un appuntamento" Non la ascolto nemmeno e continuo a camminare.

Beatrice:"Signorina lei non può il Mr. Damiani è in riunione.." Apro la porta del suo ufficio quando lo trovo intento a parlare compiaciuto con due mie college, una è seduta su di lui e l'altra è poggiata sulla scrivania mentre le sue mani sfiorano le gambe di entrambe.

Helene:"In riunione eh"

Michele:"Buongiorno anche a te, andate.." e le spinge via "Beatrice ti ho detto di dire che ero in riunione.."

Mi metto a ridere nervosamente.

Helene:"Ero venuta parlarti, ma ti vedo...impegnato "

Michele:"Beatrice puoi andare" fa il giro della scrivania e si mette davanti a me "Dimmi Hel" prendo un bel respiro.

Helene:"Sono venuta per dirti che la finiamo qui, quello di ieri è stato uno sbaglio io non.."

Michele:"Va bene, se è quello che vuoi.." rimango basita davanti a lui, mi aspettavo qualche reazione malsana.

Helene:"Ok, allora io vado"

Michele:"Lascia Colin.."

Helene:"Michele per favore finiscila.." si avvicina a me e mi sfiora il volto.

Michele:"Se lo volevi davvero non scopavi con me ieri sera Hel"

Helene:"Come sei squallido.."gli levo la mano "Cosa diamine vuoi dalla mia vita?" Si gira e poggia le mani sulla scrivania.

Michele:"Te, Hel, voglio solo te"

Helene:"Si è visto, se vuoi me perché eri impegnato con altre allora???"

Michele:"Non mi sembra che tu non sia impegnata con altro" mi avvicino alla sua schiena.

Helene:"La tua è solo una stupida ossessione.."

Michele:"Non riesco" butta a terra tutto ciò che è sull scrivania "Non ci riesco..." gli prendo il braccio e lo giro verso di me.

Helene:"Michele, se quello che vuoi sono io fa sì che io sia tua.." Mi guarda ma non risponde "Portami a cena fuori, dammi un mazzo di rose, andiamo al cinema, facciamo quello che fanno le coppie normali".

Michele:"Non puoi cambiare ciò che sono.."

Helene:"Inizia con l'essermi fedele.." Mi guarda, vedo della tristezza nei suoi occhi "va bene ora basta" mi avvicino alla porta quando sento la sua voce.

IL VELENO CHE MI DAIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora