Avrei davvero passato il resto della mia vita ad amare un demone? Sarei seriamente stata ossessionata dalla sua perversione nei miei confronti fino alla fine dei miei giorni?
Ogni volta che cercavo di uscire da quel limbo di pazzia lui mi ci faceva rientrare con forza e a me un pò piaceva perché era dolce il suo veleno, non ti uccideva subito, lo faceva lentamente come fosse eroina per un tossico, ti dava una dose letale ma non ti lasciava andare in overdose prima ti faceva arrivare all'apice del piacere, poi si divertiva a farti toccare il fondo, infine, ti dava una buona dose di naloxone per poi ricominciare in loop.
Oramai il mio corpo inizia a risentirne, mi guardo allo specchio, sono così magra che le mie costole si disegnano sole e i lividi coronato ogni parte della mia pelle, cosa diamine gli sto permettendo di fare?
È sabato sera e invece che uscire con Jennifer sono sul mio letto a meditare su gli sbagli della mia vita, ho solo vent'anni e me ne sento cento, sento bussare alla porta, vado a vedere chi è.
Jennifer:"Hel.."
Helene:"Dimmi Jen, che ti sei dimenticata?"
Jennifer:"Te Hel, mi sono dimenticata di te"
Helene:"No, non ho voglia lasciami morire sola" va in cucina prende die bicchieri e ci versa una quantità spropositata di vodka con la soda, prende il mio telefono, lo spegne.
Jennifer:"Ora tu lo bevi tutto d'un sorso insieme a me poi ti vai a vestire il più sexy possibile e andiamo in un locale a farci baccagliare da qualsiasi essere umano di sesso maschile esistente nel giro di mille kilometri." Ridiamo, è davvero la mia migliore amica.
Mi vesto.
Chiamiamo un Uber e andiamo in un locale vicino casa a bere qualcosa.
Siamo sedute al bancone del bar quando due ragazzi si avvicinano a noi e i miei occhi quasi non ci credono.
Simone:"Almeno posso offrirti da bere?"
Helene:"Oh mio Dio, Simone!".
Simone:"Sei davvero molto bella" rido.
Helene:"Eh già con questo vestito devi aver notato proprio la mia bellezza" Sbuffo e bevo dal mio bicchiere, lui ride.
Simone:"Devi aver frequentato dei gentil uomini nella tua vita" sorride
Passiamo la serata a bere e parlare, gli racconto di Michele.
Simone:"Quindi ora sei...single?"
Helene:"Si teoricamente si, solo che lui poi riappare ogni volta e rovina tutto, quindi evito di impegnarmi"
Simone"Penso sia penalmente perseguitabile, anzi credo proprio si chiami stalking" sorrido, ha ragione.
Jennifer:"Dai Hel si è fatto tardi andiamo"
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IL VELENO CHE MI DAI
ChickLit*STORIA PROTETTA DA COPYRIGHT * (In adattamento perdonate per gli errori e la confusione) Helene era una bambina felice fin quando non fu diagnosticato il cancro alla madre che morì qualche mese dopo, tutto ciò portò lei e il padre in un abisso di d...