Odit et amo

44 6 3
                                    

Quando ero bambina sognavo il principe azzurro che mi venisse a salvare sul suo maestoso cavallo bianco, poi sono cresciuta e ho capito che una donna deve tirarsi su le maniche e imparare a badare a sé stessa da sola.

Credete nelle relazioni poliamorose? Nel fatto che qualcuno possa amare più di una persona insieme? Perché io no, eppure amavo Michele tanto quanto Simo, Michele era passione ed erotismo dall'altra parte Simone era dolcezza e innocenza, li amavo entrambi perché si compensavano ma non sapevo come ne sarei uscita illesa decisi così di scrivere ad entrambi  lo stesso messaggio con la stessa ora e lo stesso luogo, li avrei incontrati insieme per cercare di capire quale sarebbe stato il nostro futuro e se effettivamente c'è ne sarebbe stato uno.

Sono li, davanti alla caffetteria, fa freddo ma non tremo per quel motivo, li vedo arrivare con la stessa tempistica non per altro si guardano sorpresi.

Simone:"Il motivo della sua presenza quale sarebbe?"

Michele:"Cosa mi rappresenta il fattorino"

Simone:"Ti ho già detto che non sono un fattorino"

Michele:"Va bene fratellino.."

Thomas:"Non sei nemmeno mio fratello?"

Helene:"Finitela stupidi e entrate dentro la caffetteria, ho freddo"

Ci sediamo nel primo tavolino libero, continuano a mandarsi frecciatine fino a che una mia frase spezza le loro stupidaggini.

Helene:"Simone mi ha chiesto di sposarlo" guardo Michele e lui mi fissa aggrottando gli occhi mentre Simo sorride compiaciuto.

Michele:"Hel.." i suoi occhi si innestano di rosso sangue.

Helene:"Ma io ho un problema.." Simo passa da un sorriso compiaciuto a una serietà spaventosa.

Michele:"Ha ha ha ridi ancora sfigato?" Gli sorride.

Helene:"Finitela.."

Simone:"Cosa significa?.."

Helene:"Penso di amare..."

Michele:"Me, ovviamente" sorride.

Helene:"Entrambi.."

Mi guardano esterrefatti.

Simone:"Cosa significa?"

Michele:"Hel hai bevuto?"

Helene:"Penso di amarvi allo stesso modo, è come se uno completasse ciò che manca all'altro?"

Simone:"Davvero? Solo perché non facciamo sesso?"

Michele:"Sul serio fratellino? Sei vergine?" Inizia a ridere fragorosamente.

Simone:"Sul serio, non voglio arrivare al punto di doverti alzare le mani.."

Michele:"È una minaccia??!"

Simone:"Credi che io abbia paura di te?"

Helene:"Cazzo, finitela! Ho detto di amarvi entrambi e basta se la cosa non vi va bene potete alzarvi e andarvene via"

Michele:"No a me, c'è si io non voglio, hel non posso dividerti con qualcuno.."

Simone:"Ti ho chiesto di sposarmi e pensi io possa accettare di dividerti con qualcuno?"

Helene:"Basta" mi alzo dal tavolo "Siete infantili.." Mi dirigo verso l'uscita quando mi sento toccare il braccio.

Simone:"Hel ti prego.." lo guardo.

Helene:"lasciami" me ne vado.

23.30

Sono dentro la vasca con una bottiglia di vino quasi finita affianco a me mentre ripenso a quali problemi mi affliggono per non riuscire a trovare una persona normale nella mia vita fino a che sento suonare il campanello, mi alzo e metto un asciugamano attorno al mio corpo per andare ad aprire la porta.

Michele:"Hel.."

Helene:"Dio mio ma non vi arrendete mai.." Mi afferra la mano e chiude la porta mentre si inginocchia e leva dalla sua tasca una scatolina nera che al suo interno racchiude un anello di diamanti.

Michele:"Sposami!" Lo guardo impietrita  mentre una mano mi copre lo sguardo sbalordito che ho sul volto.

Helene:"Cosa diamine.."

Michele:"Hel, accetto tutto ma non  che tu possa sposare quel coso" lo sguardo sbalordito lascia passare quello irritato.

Helene:"Mi chiedi di sposarti perché non sopporti che qualcuno prenda qualcosa di tuo vero? Non cambi mai.." si alza con gli occhi increduli.

Michele:"Ti chiedo di sposarmi perché dopo tutti questi anni passati a tormentarmi per il tuo amore penso che passare il resto della mia esistenza con te sia il minimo Hel.." Mi sfiora il volto "Passo il giorno a venerare la tua pelle e la sera a bramare il tuo piacere, non posso pensare di poter passare la mia vita sapendoti di qualcuno che non ti merita.." Mi afferra i fianchi e mi porta verso di sé.

Helene:"Michele non puoi pensare che scopare risolva sempre tutto.." lo guardo intensamente negli occhi.

Michele:"Come sei volgare Hel.." slaccia il nodo dell'asciugamano e lo lascia cadere a terra mente lo sguardo rimane fisso nei miei occhi.

Helene:"Cosa vuoi da me.."

Michele:"Ogni centimetro della tua pelle.."

Helene:"Cazzo Michele.." mi afferra di prepotenza e si siede sul divano così da farmi salire su di lui.

Michele:"Ho bisogno di sentirti mia" afferro la sua mano e la porto sulla mia gamba per poi spostarla verso l'interno coscia.

Helene:"Non mi sfidare.." le sue mani si insinuano solleticandomi sempre di più.

Michele:"Cosa ti ha fatto..?" Mi guarda.

Helene:"Cosa.." Mi si gela il sangue mentre lui mi stringe le cosce e mi afferra il volto.

Michele:"Dove ti ha toccato?"

Helene:"Smettila Michele mi fai male.."

Michele mi butta la testa indietro mentre si alza e si mette a ridere.

Helene:"Sei uno stronzo" lo guardo.

Michele:"Avresti scopato con me la ami anche mio fratello? Tu sei una troia Hel è semplice" mi alzo e con tutta la rabbia che trovo gli do uno schiaffo sul volto, lui si tocca il volto.

Michele:"Non.." Mi afferra il braccio e lo guardo ma non rispondo mentre lui apre la porta e se ne va sbattendola.

IL VELENO CHE MI DAIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora