Questa mattina mi sono svegliata serena come non lo ero da tanto tempo, se solo ci fossi tu mamma, credo di potermi fidare o almeno ci proverò.
Vado in ufficio e ciò che i miei occhi vedono è meraviglioso.
Jennifer:" Hel andiamo e lo stronzo sarebbe questo?" Tutta l'ufficio è tappezzato di rose, un solo biglietto sulla mia scrivania:
"Passerei tutta la vita a venerarti come fossi una dea, la mia dea."
Helene:"Lo amo da morire Jen.."
Passano le ore in ufficio fino a quando arriva il momento della riunione settimanale per l'uscita dell'articolo, prendo le mie cose e vado in sala riunioni, mi siedo e noto una bellissima ragazza dai capelli biondi coperti da un cappellino con visiera.
H
elene:"Chi è?"
Jennifer:"Si chiama Miranda Krofford, è il nuovo amministratore delegato della Damiani"
Helene:"Cosa significa?"
Jennifer:"Significa che il tuo amore avrà a che fare spesso con una bionda alta e con un culo che...parla".
Mastico la penna nervosamente fino all'arrivo di Michele, eccolo, non mi guarda, si avvicina a lei e le sfiora il fianco per poi baciarla su una guancia, lì vedo parlare e sorridere, batto la penna nervosamente sul tavolo fino ad attirare la sua attenzione, mi lancia uno sguardo infastidito e continua a parlare con lei.
Michele:"Grazie per esserci tutti, per ovvie ragioni, quali il mio tempo prezioso, ho dovuto assumere un amministratore delegato che prenderà il mio posto in queste noise riunioni di cui sinceramente non me ne può fregare nulla, spero vi piaccio passo la parola a lei"
Miranda:"Buongiorno a tutti, sono Miranda il vostro nuovo amministratore delegato e...credo che Michele abbia già detto abbastanza quindi facciamo il resoconto della settimana.."
Mi sto letteralmente mangiando il fegato mentre Michele lascia la stanza.
Passano le ore, bussano alla mia porta.
Jennifer:"Andiamo a casa?"
Helene:"Si tu scendi, prendo alcune cose e ti raggiungo" non è vero, voglio solo prima passare nell'ufficio di Michele.
Salgo al piano superiore, nel suo ufficio, un silenzio tombale pervade questo piano, fino a che una voce femminile non cattura la mia attenzione, mi avvicino alla porta.
Miranda:"Hai un non so che di sexy.." Mi si gela il sangue nelle vene, mentre Michele la guarda e le sfiora una gamba, mi sono fidata di lui, mentre me ne vado mi cade la borsa, cerco di raccogliere il più velocemente possibile quando la porta si apre.
Michele:"Hel.." si avvicina a me
Helene:"Non mi toccare.." gli sposto le mani prendo le mie cose, la guardo, lo guardo e me ne vado il più velocemente possibile.
Torniamo a casa quando Jennifer mi prende la mano.
Jennifer:"Hel che hai.."
Helene:"Niente.."
Jennifer:"Va bene allora trasformiamo questo niente in qualcosa di produttivo, ce la serata di un mio amico, suona qua in un pub vicino vieni con noi ti divertiresti.." non ci penso due volte, ho bisogno di bere.
Helene:"Ok vado a farmi una doccia e arrivo"
STAI LEGGENDO
IL VELENO CHE MI DAI
ChickLit*STORIA PROTETTA DA COPYRIGHT * (In adattamento perdonate per gli errori e la confusione) Helene era una bambina felice fin quando non fu diagnosticato il cancro alla madre che morì qualche mese dopo, tutto ciò portò lei e il padre in un abisso di d...