Mi creava dipendenza perfino non averti, mi nutrivo del tuo narcisismo, necessitavo della tuo essere malsano.
Ero in bilico tra due poli totalmente opposti, da una parte l'amore puro e genuino di Simone dall'altra il tuo, tossico e perverso, se io ero fuoco Simo era acqua e tu la mia fottuta benzina.
9.30
Oggi è la vigilia di natale, non ho mai molto amato le festività, implicava dover rimanere con mio padre fatto fino al midollo che sbraitava contro qualche programma televisivo mentre io riscaldavo della zuppa in scatola o qualche altro pseudocibo.
*Bussano alla porta*
Simone:"Buon natale piccola" Mi da un bacio e mi porge un pacchetto con un'enorme fiocco sopra.
Helene:"Simo, non dovevi.." sorrido. "Dai entra" si siede sul divano.
Simone:"Veloce, Aprilo!" Mi appresto ad aprirlo, scarto la carta, apro e al suo interno trovo due biglietti di andata e ritorno per tre giorni a Parigi, rimango pietrificata.
Simone:"Che è successo? Non ti piace Parigi? Perché non parli più? Ti prego dimmi qualcosa.." Lo guardo.
Helene:"Io non so cosa" Gli salto letteralmente addosso e lo riempio di baci.
Simone:"Ok, ho capito, ti piace Parigi" sorride.
Helene:"Simo io non ho preso nulla, mi ero perfino dimenticata fosse natale.."
Simone:"Hel a me basta averti con me"
Jennifer:"Vi prego ragazzi, non sul divano" ride e mi spinge.
Simone:"No, noi non stavamo..non è come pensi"
Jennifer:"Calmo Simo, stavo scherzando" sorride.
Helene:"Insomma quindi faccio la valigia?" sorridendo annuisce.
Simone è tutto ciò che una donna può desiderare; bellezza, intelligenza, dolcezza, carisma.
Non avrei mai pensato di poter passare dal vivere con un tossicodipendente in una roulotte al vivere una splendida storia d'amore con un ragazzo meraviglioso.
Il giorno seguente andammo a prendere l'aereo, direzione Parigi, quando arrivammo mi prese per mano, mai nessuno si era così tanto curato di me.
Arrivati in camera mi avvicino a lui.
Helene:"Sai Simo.." porto le mie mani sul suo collo.
Simone:"Si?" Mi guarda, avvicino il mio corpo al suo.
Helene:"Mi chiedevo quando potevo darti il mio regalo di natale" premo sulle sue spalle per farlo sedere sul letto mentre con le gambe gli salgo a cavalcioni.
Simone:"Non c'è ne bisogno davvero.." deglutisce nervosamente mentre prendo le sue mani e le poggio sulle mie cosce.
Helene:"Il mio regalo ti piacerà credimi"
Mi levo la maglia.Simone:"Lo sai che non posso.." afferro nuovamente le sue mani e le porto sul mio seno.
Helene:"Infatti tu non devi fare niente" lo spingo per fare in modo che si sdrai e inizio a baciargli il collo.
Simone:"Hel.." Inizio a strusciarmi sui suoi pantaloni fino a quando lui mi afferra i glutei con forza, porto le mie labbra vicino al suo orecchio.
Helene:"Ti piace?.." Sento il suo respiro affannarsi.
Simone:"Hel smettila.." stringe le sue mani sulle mie cosce.
Helene:"Allora, ti piace il mio regalo?" Porto la mia mano sulla patta dei suoi pantaloni e inizio a massaggiarlo.
Simone:"Cazzo" mi afferra e si mette su di me in mezzo alle cosce, inizia a baciarmi in maniera passionale quando con il bacino preme fino ad arrivare all'apice del suo piacere.
Helene:"Lo prendo come un si.." ride e va in bagno.
Mi sono addormentata e al mio risveglio trovo sul letto vicino a me un biglietto.
"Metti un vestito elegante ti porto a cena fuori"
Scendo le scale, è li davanti a me.
Simone:"Ho detto elegante ma così mi fai sfigurare" sorrido.
Helene:"Smettila stupido.. " Mi guarda e sorride.
Andiamo in un ristorante davanti la Tour Eiffel dove passiamo una serata splendida.
Simone:"Hel credi nei miti e nelle leggende?"
Helene:"Più o meno"
Simone:"La conosci la leggenda del filo rosso?" si avvicina sempre di più.
Helene:"No.."
Simone:"Narra che ogni persona porta, fin dalla nascita, un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra che lo lega alla propria anima gemella. Tu sei la mia Hel." si inginocchia e fa uscire dalla tasca una scatoletta nera contenente un anello.
Helene:"Simoneio non so cosa.." la apre.
Simone:"Vuoi passare il resto della tua vita con me Hel?" Un anello? Per me? A Parigi? Cazzo.
Helene:"io.."
Simone:"Dimmi qualcosa Hel" nel suo volto traspare un velo di preoccupazione
Helene:"Si.." Mi prende in braccio con forza e mi bacia.
Simone:"Ti amo Helene".
Helene:"Ti amo anche io" solo un dubbio mi attanagliava, quale sarebbe stata la reazione di Michele?
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IL VELENO CHE MI DAI
Literatura Feminina*STORIA PROTETTA DA COPYRIGHT * (In adattamento perdonate per gli errori e la confusione) Helene era una bambina felice fin quando non fu diagnosticato il cancro alla madre che morì qualche mese dopo, tutto ciò portò lei e il padre in un abisso di d...