L'ansia mi contorce lo stomaco mentre mangio nervosamente le mie unghie, sto aspettando Simone su una panchina dietro casa, sento di dover chiudere con questa follia quando una mano mi tocca la spalla e grido per la paura.
Simone:"Non ti sembra un tantino eccessivo?" Respiro velocemente.
Helene:"Ero sovrapensiero" lo guardo mentre si siede.
Simone:"E a cosa pensavi?"
Helene:"A te, a me, a.." deglutisco.
Simone:"A?" Le sue pupille so dilatano.
Helene:"A Michele" sospira.
Simone:"Possibile che mi hai chiamato per dirmi che pensi a mio fratello?"
Helene:"Non ho detto questo" prende la mia mano.
Simone:"Vieni con me" Mi tira fino alla sua macchina per poi aprirmi lo sportello.
Helene:"Dove?"
Simone:"Tu sali" Entro dubbiosa mentre lui sale in macchina dal lato del guidatore.
Helene:"Non voglio crearti problemi" ride.
Simone:"Pensi davvero che io abbia paura di Michele?"
Helene:"So cosa è capace di fare"
Simone:"Stai parlando di mio fratello"
Helene:"Fratellastro"
Simone:"Credi sul serio che qualche bottiglia rotta o sguardo da duro mi faccia spavento?"
Helene:"Lo dico per il tuo bene"
Simone:"È per questo che non ti vado bene giusto?"
Helene:"Non capisco di cosa stai parlando" da un pugno al volante.
Simone:" Dovrei trattarti come una puttana Hel? È questo che vuoi?" Grida.
Helene:"Ma come ti permetti?" Sterza velocemente il volante verso un parcheggio e inchioda.
Simone:"Cosa fa lui che non faccio io" mi afferra da dietro la nuca e mi tira leggermente capelli mentre le sue labbra il sfiorano il collo facendomi rabbrividire.
Helene:"Io non.." cerco di dire qualcosa mentre le sue mani slacciano i miei pantaloni.
Simone:"Stai zitta" sussurra mentre abbassa la zip e infila le sue mani all'interno.
Helene:"Simone.." stringe la mano che è ancora dietro la mia nuca e il mio capo si alza.
Simone:"Quindi è questo che ti piace Hel" dice a voce bassa mentre prende la mia mano e la afferra poggiandola sul suo pantalone.
Helene:"Perché fai così?"
Simone:"Perché è quello che vuoi tu" Mi bacia il collo e io deglutisco.
Helene:"Tu non sei cosi" Lascia la presa dai miei capelli.
Simone:"Lo so" infila le dita tra i suoi capelli per pettinarseli all'indietro e sorride mentre esce dalla macchina.
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IL VELENO CHE MI DAI
ChickLit*STORIA PROTETTA DA COPYRIGHT * (In adattamento perdonate per gli errori e la confusione) Helene era una bambina felice fin quando non fu diagnosticato il cancro alla madre che morì qualche mese dopo, tutto ciò portò lei e il padre in un abisso di d...