Capitolo 17

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Parla T/N

Vidi dalla finestra della mia stanza il marchio che aveva lanciato Bellatrix. E capii che Silente era morto. Mi misi in fretta le scarpe e una giacca. E corsi per vedere se Draco fosse ancora nel castello facendo molta attenzione a non essere vista. Lo vidi uscire dalla sala grande insieme ad alcuni mangiamorte. Lui era dietro di loro a due metri di distanza.
" Draco " lo chiamai, lui si fermò e rabbrividì, capì subito che ero stata io a chiamarlo. Si voltò verso di me e mi vide lì: con le lacrime agli occhi, nascosta dietro al muro. Mi fissò con gli occhi lucidi senza dire niente.
" Draco muoviti!!" urlò la zia in lontananza, lui mi guardò e io gli mandai un bacio da lontano e lui lo afferrò mettendoselo al cuore. Poi andò via. Io lo vidi andare via. Mi accasciai a terra e scoppiai in lacrime. Rimasi così per un po', poi trovai la forza per rialzarmi. Uscii in cortile. E vidi tutti lì. I professori, i miei compagni, i miei amici. Tutti lì. Vidi il corpo di Silente e Ginny che cercava di consolare Harry.
Mi sentii in colpa, io sapevo che cosa gli sarebbe accaduto e non ho fatto niente per impedirlo. Ed era sempre colpa mia se Draco se nè era andato via, potevo aiutarlo ma non lo fatto, potevo convincerlo fino allo sfinimento e non ho fatto nemmeno questo. Trovai il coraggio di andare da Harry, anche se dentro di me mi sentivo un mostro.
" Harry..." lui alzò lo sguardo e mi vide davanti a lui in piedi, con il volto rosso per il pianto e le lacrime che ancora mi scorrevano in viso. Mi inginocchiai e gli accarezzai le guance " Harry...mi dispiace così tanto..." Harry mi guardo anch'esso con il volto pieno di lacrime e si tuffò in un'abbraccio, io provai a confortarlo " non piangere...ora è in paradiso...è felice...in un posto migliore " rimanemmo così per un po', poi lo aiutai ad alzarsi e lo portai in camera. Lo aiutai a stendersi sul letto. Appoggiò la testa sulle mie gambe e piano piano si addormentò mentre io continuai ad accarezzargli la testa, in tutto questo mi chiesi dove fosse Draco e se stesse bene.
Hogwarts venne chiusa per lutto e tutti gli studenti vennero rimandati a casa prima ancora delle vacanze d'estate. Io ed Harry ci trasferimmo dai Weasley, ma continuammo a non parlarci. Presto capii che non sarebbe servito più a niente a nascondergli la verità. Così decisi di dirgli della maledizione. Scesi le scale e vidi tutti discutere su qualcosa forse su quello che era successo. Vidi anche i fratelli di Ron: Charlie, Bill e Percy. La fidanzata di Bill: Fleur. Il professor Lupin e sua moglie Tonks. Appena mi videro smisero tutti di parlare e mi fissarono: capii ben presto che stavano parlando di me. Sospirai" dobbiamo parlare ". Mi sedetti e mostrai il segno che avevo sul braccio destro " questo segno, mostra che io ho una maledizione da diversi anni" nessuno oso parlare o dire niente volevano tutti che continuassi senza essere interrotta " Voldemort mi fece questa maledizione quando ero piccola. Per un po' sembrava che non avessi niente ma poi iniziai a perdere sangue o a sputtarlo dalla bocca. Il sangue nero. Il segno della maledizione. Lo dissi a Silente e lui mi disse della maledizione e delle conseguenze. Mi resta solo un'anno di vita. Il 26 gennaio all'alba se la maledizione non verrà spezzata io morirò "
" ma perché non ce lo hai detto? " sbottò Harry
" perché non volevo che vi preoccupavate per me, che ogni giorno mi chiedeste come sto o come non sto"
" non capisci che non dicendocelo hai peggiorato solo la situazione " urlò Harry
" Harry calmati..." provò a dire Hermione
" no Hermione, non mi calmò, scommetto che Malfoy lo sapeva non è così? Rispondi!!"
Mi alzai e guardai male mio fratello come non mai " se vuoi davvero saperlo, no non lo sapeva, solo Silente e gli altri professori nè erano a conoscenza "
" non riesco a crederci che me lo hai tenuto nascosto, io sono tuo fratello."
" adesso ti ricordi di essere un fratello e di avere ancora una sorella? E dopo la morte di Sirius che cos'hai fatto per dimostrarlo"
" ma di che cosa stai parlando? Non riesco a capire "
" Tu lo sai di che cosa sto parlando Harry " dissi con le lacrime agli occhi " sai perfettamente di che cosa sto parlando, ma fingi di non saperlo"
" sul serio T/N, non capisco dove vuoi arrivare "
" te lo dico io dove voglio arrivare: dopo la morte di Sirius eri a pezzi e quasi non mi guardavi e non parlavi più come se fossi stato l'unico ad aver perso una persona cara, non pensi che anch'io abbia sofferto per la sua morte? Non te lo sei mai chiesto? No tu mi hai solo mandato via. Mi volevi eliminare dalla tua vita per rimanerte da solo."
Harry dalla rabbia mi lanciò uno schiaffo, cosa che scioccò tutti i presenti, la guancia diventò rossa e si gonfiò come un pallone. Toccai la guancia e guardai Harry con rabbia. Non lo riconoscevo più. Era cambiato mai in peggio a tal punto da lanciare delle sberle alla propria sorella. Dallo sguardo sembrava che non si fosse reso conto del suo gesto ma a me non mi importava.
" allora le cose stanno così? " chiesi non ottenendo alcuna risposta " volevi eliminarmi dalla tua vita, complimenti, ci sei riuscito" salii le scale e andai in una stanza che ci avevano dato sbattendo la porta. Mi rinchiusi a chiave,non volevo che nessuno entrasse, volevo stare da sola. Presi a calci la porta e poi un comodino per poi mettermi la mano in bocca per non emettere alcun verso. Poi vidi la finestra della stanza mia e di Harry. Capii che non volevo restare qui un minuto di più. Mi sentivo rinchiusa in una gabbia in quella casa. Giudicata da tutti. E vista come una specie di mostro e non accettata per la mia relazione  con un mangiamorte. Presi una borsa e ci misi i miei soldi e alcune mie cose, indossai la collana con la metà dell'anello che mi aveva regalato Draco prima di andare via. Poi indossai una mantella che mi aveva regalato sempre Draco. Poi presi anche la mia bacchetta e mi sporsi, chiusi gli occhi e mi buttai e mi smaterializzai.

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