X: Jimin piccolo della mamma vieni andiamo a fare una passeggiata
Jm: si mammina una piccola passeggiata e poi ti riposi
La madre sorrise a quel piccolo bambino di sette anni, gli porse la mano che subito venne stretta da Jimin, quel bambino era di una dolcezza assoluta era tutto per lei, ma il suo sorriso nascondeva un dolore troppo grande da riuscire a superare, uscirono di casa andando a fare una passeggiata nel parco, attorno a loro era pieno di fiori colorati, Jimin lasciò la mano della madre correndo dietro una farfalla, era felice e spensierato, mentre correva non si rese conto che c'era un sasso che sporgeva prendendolo con il piede, cadde a terra, aveva gli occhi lucidi perché si era sbucciato un ginocchio ma non voleva piangere, lui doveva essere forte e fare l'uomo di casa, si mise seduto e guardo la ferita tirando su con il naso, sentì una dolce carezza tra i suoi capelli e un profumo di rose invadergli le narici, alzò lo sguardo trovando la sua mamma che lo guardava con il sorriso.
La donna si mise seduta davanti a lui per guardare la ferita, nella borsa aveva sempre qualche cosa per curare piccole ferite o disinfettare, suo figlio si faceva spesso male e la mamma lo sapeva bene, prese un fazzolettino e del disinfettante, ne verso qualche goccia sul fazzoletto e poi cominciò a pulire la ferita.
Mamma Jm: Mio piccolo lupetto, devi imparare a stare attento, la prossima volta non ci sarò io a curarti
Jimin aveva sette anni e non capiva il significato di quella frase, per lui la sua mamma sarebbe sempre rimasta al suo fianco, nessuno l'avrebbe mai portata via, sorrise alla mamma e gli mise una mano su quella che stava usando per curare la sua ferita
Jm: mammina, non e vero tu ci sarai sempre per curare le mie ferite, staremo per sempre insieme
La donna guardò il figlio e l'unica cosa che potè fare era abbracciarlo, nascose il viso tra i suoi neri capelli sentendo il dolce profumo di quel piccolo bambino così innocente e ingenuo lasciando uscire delle lacrime.
Mamma Jm: Sì piccolo mio io e te staremo sempre insieme te lo prometto
e le sue parole erano la pura e semplice verità, lei non avrebbe mai lasciato il figlio, insieme per sempre.
Una volta curato il piccolo Jimin si alzò tornando a correre dietro alle farfalle mentre la donna lo teneva sotto controllo.
Era quasi buio la donna richiamò il piccolo per tornare a casa, Jimin controvoglia si avvicinò alla mamma prendendola per mano, la donna lo guardò e gli sorrise
Mamma Jm: Domani la mamma ti riporterà piccolo mio ora andiamo ci facciamo un bel bagnetto insieme
Jimin sorrise gli piaceva fare il bagno con la mamma, perché mentre lo lavava gli raccontava tante storie che riguardavano il mare facendo anche tanti giochi in acqua.
Una volta a casa Jimin corse subito in bagno per spogliarsi, la donna lo seguiva sempre sorridendo, entrò in bagno e mise il tappo alla vasca iniziando a farla riempire, si iniziò a spogliare per poi entrare nella vasca aprendo le braccia al figlio per farlo entrare, Jimin aiutato dalla mamma entrò in vasca e cominciò a giocare con le paperelle che il suo papà gli aveva comprato, la donna appena vide la vasca piena chiuse l'acqua e prese tra le braccia il piccolo abbracciandolo forte
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Wolf's Blood
Werewolf🐺🐺🐺🐺🐺🐺🐺🐺🐺🐺 Era lì che osservava la situazione nascosto dall'oscurità, stava aspettando il momento giusto per attaccare, aveva puntato la sua preda e non distoglieva il suo sguardo da lui. Attorno a lui l'unico suono che si sentiva era quel...