13- ti racconto una storia

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In quei corridoi risuonava solamente i passi veloci di un uomo, le persone che la sua signora aspettava erano arrivate e doveva informarla subito, arrivò alla porta della sala bussò ricevendo subito un dolce avanti, una volta dentro lo sguardo del...

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In quei corridoi risuonava solamente i passi veloci di un uomo, le persone che la sua signora aspettava erano arrivate e doveva informarla subito, arrivò alla porta della sala bussò ricevendo subito un dolce avanti, una volta dentro lo sguardo dell'uomo venne attirato da una giovane donna dai lunghi capelli argentei, il suo volto ancora giovane con un sorriso dolce stampato ed i suoi occhi azzurri, si inchinò davanti alla donna.

X: mia signora la persona che aspettava e qui

Donna: il bambino?

X: e con lui... ma è sotto shock...

Donna: capisco, porta il bambino qui da oggi me ne prenderò cura io...

X: mia signora ma lei deve occuparsi di suo figlio

Donna: quel bambino diventerà suo fratello, presto io non ci sarò più e lui ha bisogno di qualcuno vicino.

L'uomo non aggiunse altro, uscì dalla stanza lasciando la donna da sola, il quale si avvicinò alla culla dove vi era il suo piccolo accarezzandolo dolcemente sulla guancia mentre dormiva.

Poco dopo finalmente l'uomo tornò e con lui aveva un bambino che gli teneva la mano, la donna guardò il bambino e la cosa che notò subito furono i suoi occhi spenti e senza emozioni, si avvicinò abbassandosi alla sua altezza, gli alzò il viso incastrando i suoi occhi in quelli del piccolo omega, gli occhi della donna si illuminarono creò un collegamento cominciando a vagare nella memoria del bambino, e lì vide tutto, il dolore della sua mamma, i sorrisi che lei gli donava, i sorrisi che che lui donava alla donna, i bei momenti insieme, l'ultimo giorno passato insieme, quella promessa non capita dal bambino, e poi quel gioco che per la donna non lo era, una lacrima scese lungo la guancia della donna e con un gesto cancello quell'ultimo ricordo lasciando solo i ricordi felici.

Una manina toccò la sua guancia asciugando la sua guancia, la donna sorrise al piccolo, si alzò e porse la manina al bambino il quale la prese subito, lo condusse fino alla culla dove gli mostrò il neonato.

Donna: lui e Hyunjin, mio figlio e figlio del signore della luna... ti piacerebbe essere suo fratello maggiore?

Il bambino guardò prima la donna e poi guardò il neonato sorridendo, prese la manina del neonato stringendola, sentì subito una strana sensazione ma non capiva cosa fosse.

Jm: Hyunjin... saremo fratelli da adesso... io sono Jimin e ti prometto che ti proteggerò ad ogni costo.

Come se il neonato l'avesse capito sorrise a Jimin, la donna era serena adesso, suo figlio sarebbe stato protetto ed avrebbe avuto qualcuno che ci teneva a lui.

Passarono i giorni e la donna osservava Jimin con Hyun insieme, era felice di vedere quel bambino che ormai anche se da poco considerava suo figlio, ma sapeva che presto quella felicità sarebbe svanita, sapeva che presto i due bambini avrebbero dovuto affrontare una grande prova, e che un giorno avrebbero sofferto, ma in quella sofferenza avrebbero trovato la felicità.

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