17- non sono un oggetto

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Hyun dormì fino a tardi quel giorno, e quando cominciò a svegliarsi il suo primo istinto fu quello di muovere la mano al suo fianco ma non trovò niente, aprì gli occhi e si sedette lasciandosi uscire un piccolo verso di dolore quando lo fece, in q...

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Hyun dormì fino a tardi quel giorno, e quando cominciò a svegliarsi il suo primo istinto fu quello di muovere la mano al suo fianco ma non trovò niente, aprì gli occhi e si sedette lasciandosi uscire un piccolo verso di dolore quando lo fece, in quel momento tutto ciò che era successo durante la notte gli tornò alla mente, quei tocchi, quelle carezze, quei baci, quelle sensazioni che aveva provato, ma un'altra cosa gli tornò alla mente, si portò la mano nell'incavo del suo collo ed era lì il suo marchio, ricordava perfettamente che era stato lui a dargli il consenso se ne pentiva? No affatto il suo lupo ne era felice e anche se voleva nasconderlo anche lui nel suo piccolo era felice, aveva paura? Si ne aveva tanta, lui era il primo con il quale si fosse unito, era il primo per il quale stava provando qualcosa, però lui era anche il suo mostro, lui gli aveva tolto molto eppure non poteva farne a meno di pensarlo e cercarlo sempre.

Con questi pensieri si alzò sentendo dolore in tutto il corpo, avevano iniziato sì dolcemente, ma poi le cose sono cambiate lasciandosi andare al piacere intenso che provavano grazie alla condivisione del morso, andò in bagno buttandosi subito in doccia sotto il getto caldo dell'acqua, sospirò appena l'acqua toccò il suo corpo facendo rilassare ogni suo nervo, il dolore che si affievoliva piano piano, si finì di lavare ed uscì dalla doccia e si fermò a guardare il suo riflesso davanti allo specchio, guardò il marchio e sorrise come un ebete ma si riprese subito non appena sentì che nella camera da letto un profumo di mughetto e fiori bianchi la invase, uscì dal bagno e vide Jimin che lo stava squadrando da capo a piedi ma il suo viso era senza emozioni.

H: ciao fratellone...

Jimin non parlò e si avvicinò al fratello gli prese il viso con una mano girandolo prima a destra e poi a sinistra, per poi scoprirgli la spalla ed è lì che Hyun nota il suo sguardo diventare pieno di rabbia, gli lascia il viso in malo modo e si gira andando verso la porta.

H: Jimin...

Jm: spiegami perché? Perché diavolo ti sei marchiare?

H: io...

Jm: tu non lo sai vero? Vado in giardino...

H: aspetta Jimin andiamo insieme...

Jm: no ho bisogno di stare da solo... ci vediamo in giardino.

Jimin non diede neanche tempo a Hyun di rispondere che uscì subito dalla stanza, stava percorrendo quei corridoi di fretta, aveva solo una meta in mente ed era l'ufficio dove si trovava l'alfa in quel momento, appena davanti la sua porta entrò senza neanche bussare trovandosi non solo Taehyung nella stanza ma anche Jk e il dottore Namjoon con lui, non gli importava niente se vi erano tre alfa, si avvicinò alla scrivania e con forza e rabbia poggiò le sue mani sulla scrivania guardando male Taehyung

Jm: tu... cosa cazzo ti è saltato in mente? Lo hai marchiato.

Jk: aspetta cosa hai fatto Tae?

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