21- un giorno

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Un ragazzo dai lunghi capelli argentei correva nel bosco cercando di fare il prima possibile, lo stava aspettando e lui non vedeva l'ora di vederlo, di specchiarsi nei suoi bellissimi occhi rossi non gli importava se lui era il figlio della notte ...

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Un ragazzo dai lunghi capelli argentei correva nel bosco cercando di fare il prima possibile, lo stava aspettando e lui non vedeva l'ora di vederlo, di specchiarsi nei suoi bellissimi occhi rossi non gli importava se lui era il figlio della notte gli piaceva la sua compagnia e questo bastava per restare vicino a lui, era quasi arrivato alla fine del bosco dove vi era il confine dei loro due regni ma prima che riuscì a superarlo si sentì prendere per il braccio e girare velocemente, davanti a lui ora vi era suo fratello che lo guardava con occhi pieni di rabbia per aver disubbidito ancora una volta agli ordini del padre.

X: Fratello lasciami...

Fratello: Aku ancora una volta stai disobbedendo a nostro padre...

Aku: e ancora una volta io ti dico che non mi importa dei vostri problemi con il regno confinante io vivo e faccio ciò che voglio.

Fratello: un giorno ti pentirai di queste parole.

Il fratello lasciò la presa non prima di avergli dato un ultimo sguardo per poi andare via, se solo Aku sapeva fin dall'inizio ciò che gli spettava, se sapeva per quale reale motivo lui era nato forse non si sarebbe comportato così, forse avrebbe lasciato stare e sarebbe stato chiuso in quelle mura ubbidendo al padre, ma si sa alcune verità avvolte vengono celate per proteggere e per non far soffrire.

Aku riprese a correre e una volta superato il confine raggiunse le cascate dove sapeva che lui era lì ad aspettarlo e aveva ragione, era lì in piedi i suoi lunghi capelli neri che volavano al vento che osservava le cascate e appena sentì i suoi passi si girò aprendo le braccia accogliendolo tra di esse e stringerlo a sé.

X: Sei in ritardo Aku.

Aku: non è vero sei tu che passi le giornate qui e ti lamenti che sono io in ritardo Mael.

Mael: questo posto e così bello che ci passerei realmente tutte le mie giornate, ma solo se tu sei con me.

Aku alzò il viso e gli sorrise per poi lasciare un leggero bacio sulle sue labbra il quale fece sorridere il ragazzo che iniziò a passare le sue dita tra gli argentei capelli dell'altro, gli piaceva farlo erano sempre morbidi e profumavano di fragola portò una ciocca vicino al suo naso sentendone il profumo.

Mael: adoro il profumo che hanno i tuoi capelli... Dolce.

Aku: tu adori tutto di me è differente.

Aku si staccò dall'abbraccio si tolse le scarpe per poi immergere i piedi nell'acqua fredda del lago camminando fino a far arrivare l'acqua fino alle ginocchia bagnando i suoi pantaloni e la sua lunga veste, la luce della luna che si specchiava sulle acque illuminando il ragazzo donandogli un aspetto magico e regale.

Mael: figlio della luna potrei innamorarmi ancora di più di te.

Aku: smettila di chiamarmi così preferisco di più quando mi chiami per nome.

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