Gli occhi blu dell'androide mi fissavano con circospezione mentre lavoravo sulla sua gamba per chiudere il foro di proiettile. Mi ci volle del tempo per fermare la perdita di Thirium e non trascorse mezzo secondo senza che Simon smettesse di tenermi sotto controllo. Cauterizzai la ferita e mi sedetti sul pavimento con aria soddisfatta. «Anche se sono passati anni, me la cavo ancora.»
«Non avevi affatto l'aria di una in grado di riuscirci.»
«Beh, le mie conoscenze si fermano qui» risposi piccata. «Con la mia riparazione il tuo programma sarà in grado di rimarginare il resto della ferita e non avrai bisogno di sostituire la gamba con pezzi di ricambio...»
«Bene a sapersi, visto che quelli scarseggiano sempre.»
«Ah, davvero? E che mi dici del camion che avete rubato ai magazzini della Cyberlife? Dovreste averne un bel po' di scorta ora...»
Simon si irrigidì. «La nostra gente aveva bisogno di cure...Altrimenti molti si sarebbero spenti. Non è rimasto granché...»
«In quanti siete lì a Jericho?»
«Una trentina...per ora.»
«E tutti e trenta stavate rischiando di spegnervi?»
«La maggior parte di noi arriva a Jericho in condizioni difficili, a causa di quelli come te...»
Sospirai e gli porsi una sacca contenente del Thirium. «Bevi. Ne hai perso parecchio.»
«Perché hai tutta questa roba in casa?»
«Per Markus. Non è mai servita, ma ho sempre preferito essere prudente.»
Simon mi fissò per un lungo istante prima di bere tutto d'un fiato.
«Come ti senti?» gli domandai.
«Sto bene. Grazie a te. Credo che tu mi abbia salvato la vita stanotte...»
Mi sedetti accanto a lui sul divano e gli sorrisi. «Sei amico di Markus, l'ho fatto con piacere.»
Simon si torse le dita delle mani e mi lanciò un'occhiata intensa. «Non siamo solo amici, io e Markus...ecco, noi...»
Sgranai gli occhi e spalancai le labbra in un "oh" di sorpresa. Un enorme sorriso mi si aprì da orecchio a orecchio. «Sono felice che vi siate trovati. Benvenuto in famiglia, Simon.»
L'androide mi guardò con sincero stupore ma alla fine le sue spalle si rilassarono e il suo viso, finalmente, assunse un'espressione più gentile nei miei confronti.
«Markus mi ha raccontato di com'era la sua vecchia vita...A differenza di molti di noi, lui è stato fortunato. Facevo fatica a credere ai suoi racconti, ma ora che ti ho conosciuta, non mi sembrano più così assurdi...»
«Ho potuto apprendere solo di recente come gli umani si comportino con voi e, purtroppo, alcuni sanno essere davvero crudeli. Ma non siamo tutti uguali.»
«Lo so. Tu e tuo padre lo avete dimostrato. Alcuni tra di noi sono convinti che sia possibile convivere con gli umani.»
«Spero la maggior parte...»
Simon sospirò. «Siamo divisi, in questo senso. Ma è Markus che riesce a tenere le fila di tutto. É lui che ci ha unito davvero, che ci ha spinti a non nasconderci più. Dopotutto, che senso ha la libertà se dobbiamo viverla nascosti?»
«Ottenere la libertà sarà un percorso tortuoso, e credo che Markus lo sappia. Ma restare fermi e nascosti non avrebbe cambiato le cose. Se rimarrete pacifici, forse, otterrete qualcosa.»
«Forse?» domandò scettico Simon.
Mi alzai per versarmi una tazza di tè. «Non c'è niente di sicuro a questo mondo, oltre alla morte e alle tasse. Voi state scrivendo un nuovo pezzo di storia adesso, ma nel passato gli uomini hanno già sottomesso altri uomini e la libertà ha sempre un alto prezzo da pagare.»
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Becoming Human
Hayran KurguAttraverso gli occhi di Miranda Manfred, detective del dipartimento di Detroit, seguiamo le vicende che interesseranno la città in cui sono stati creati gli androidi. - Fanfiction ispirata a Detroit Become Human - A parte Miranda, che è il mio pers...