CAPITOLO 32

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Esmeralda

Sono in sala relax con tutti i miei, dato che è appena finita la puntata. Mi sento stringere i fianchi da dietro e appena mi volto sorrido. "Ciao piccolino!" Esclamo ricambiando l'abbraccio. "Sei stata bravissima oggi!" Dice Ascanio sorridendomi. Gli bacio la guancia e sempre abbracciati parliamo ancora. Intanto Gianmarco ci fulmina con lo sguardo, ma non ci do tanto peso, perché credo che anche a me sia concesso un po' di svago. "Il tuo inedito è bellissimo, uno dei miei preferiti!" Mi congratulo con Ascanio. "Grazie mille! Potrà diventare il tuo preferito?" Chiede sorridente. "Mh... Vedremo!" Rispondo con tono provocatorio. "Comunque volevo ringraziarti, perché sei stata l'unica ad accogliermi come si deve!" Dice. "Di nulla, mi è sembrato giusto. Tutto qui. Poi sei tenerissimo e carinissimo. Non ti si può dire quello che ti hanno detto. Dico sul serio!" Affermo coincisa. "Anche tu sei tenerissima e carinissima. Mi dispiace, ma ora devo andare a lezione... Ci vediamo dopo. Ok?" Chiede. "Certo!" Rispondo per poi baciarlo sulla guancia e vederlo uscire dalla stanza. Subito dopo mi sorpassa Gianmarco senza neanche guardarmi in faccia.
Torno in casetta accompagnata da Claudia, visto che eravamo le uniche a non avere lezioni. Una volta entrate in casa ci separiamo totalmente, dato il fatto che in passato abbiamo avuto delle "complicazioni" sia a livello comportamentale e sia per colpa di Gianmarco. Il suo zampino c'è sempre... Io, quindi, vado in stanza, mi strucco e mi metto qualcosa di comodo. Prendo il computer e corro sulle gradinate. Indosso le cuffie e do un'occhiata alla nuova coreografia. Dopo qualche minuto, decido di sedermi al pianoforte e suonare la canzone che qualche giorno fa stava suonando Gian... Solas... Quella dannata canzone, così piena di ricordi, così malinconia, così bella e così affascinante. È una canzone che al primo ascolto ti rilassa, ma poi la carichi di ricordi belli e brutti e così diventa la canzone più proibita di tutte. Amo suonare il piano, mio fratello è appassionato e mi ha insegnato tutto. Ci è capitato molto spesso di fare duetti. Amo quando lo facciamo insieme. Rafforzare il nostro legame. Così ho preso l'abitudine di suonare e miglioravo di giorno in giorno. Mentre suono mi passano per la testa tutti quei ricordi infernali. Da quando sono arrivata a Roma, poi allo shopping insieme, alla gara, alla discoteca, al giorno in piscina, al viaggio a Parigi, al ritorno a Roma, il nostro primo bacio, la prima volta che abbiamo fatto l'amore, il nostro primo giorno di insegnamento, quando ha conosciuto la mia famiglia, il matrimonio, il mio diciottesimo, i viaggi insieme e il giorno della nostra rottura. Piango fiumi, laghi, mari... Ma dopo un po' decido di fare la donna con gli attributi. Mi asciugo quelle lacrime e vado in giardino. Trovo, però, Claudia in lacrime e quella scena mi spezza il cuore. Mi avvicino a lei e le accarezzo la testa. "Che succede?" Le chiedo con tono dolce. Lei scuote la testa e si mette le mani in faccia. Io gliele prendo e le incastro con le mie. "Guardami negli occhi. So che io e te abbiamo iniziato con il piede sbagliato, ma secondo me potremmo andare d'accordo. Ho capito che sei sensibile e molto dolce. Raccontami cos'hai". Cerco di consolarla. "Grazie mille. Anche secondo me potremmo andare d'accordo. Ti chiedo scusa per tutto quello che ti ho fatto. Quando due anni fa avevo detto a Gianmarco che eri incapace e bruttina, mi sbagliavo di grosso. Hai molto talento e sei stupenda". Dichiara. Io la ringrazio con lo sguardo e con un sorriso a 32 denti. "Ora raccontami!" Lei annuisce. "Mi sento uno schifo! È da quando sono entrata che ricevo solo commenti negativi. Da tutti! Anche nella gara di improvvisazione con Samu. Che figura ci faccio?!" Conclude lei. Le accarezzo il viso e le sorrido dolcemente. "Sei brava!" Dico semplicemente. "Grazie! Quindi siamo amiche?" Chiede con un pizzico di insicurezza. Io annuisco lei va via perché Raimondo voleva parlarle. Mi scende una lacrima e da quella, come una reazione a catena, non smetto più. Tutto questo perché sono stufa di esserci per tutti, mentre io dentro soffro come un cane. "Ei scema!" Mi saluta la voce di Maria. "Ciao Maria!" Ricambio asciugandomi velocemente le lacrime rimaste. "Che succede?" Chiede. "Sono stanca di soffrire per tutti!" Ammetto. "Ti piacerebbe parlarci di te? Sai, raccontare cose che ci rendono felici fa bene!" Annuisco. "Facciamo così. Vai in camera tua!" Corro in stanza e mi siedo sul letto. "Vediamo un po'... Raccontaci di queste foto!" Mi incita.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 22, 2022 ⏰

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