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LUNA'S POV:

Io odio la pioggia, se potessi vivrei in un posto dove so che c'è sempre il sole. Anche se a Roma, città dove sono nata e dove vivo praticamente da sempre, piove raramente, quando succede però mi mette di cattivo umore.

Vorrei restarmene chiusa in casa, indossare il mio pigiamino  blu di Stitch,  e infilarmi nel letto sotto il mio caldissimo piumone, ma invece non è possibile. Devo andare a lavorare, quello che faccio da quando ho finito le superiori due anni fa. Finita la scuola ho deciso di seguire il mio sogno: iscrivermi all'accademia di fotografia per diventare, spero un giorno, una grande fotografa. Ma essendo che costa un bel po' i miei genitori sono stati categorici: lavorare  al bar di famiglia è il loro compromesso, in modo che io possa  intraprendere la strada che voglio ma dall'altra parte riuscire a capire il vero valore delle cose, e che non basta uno schiocco di dita affinché tutto ciò che voglio si realizzi.

La fotografia per me è tutto. Sono sempre con la macchina fotografica, o al massimo con il telefono, pronta a fotografare qualsiasi posto che visito o persona che incontro. Credo proprio che questi ultimi siano i miei soggetti preferiti, è facile per me intrepretare qualsiasi sentimento stia provando la persona fotografata in quell'esatto momento, e per me quel momento diventa importante.

Quindi se è per inseguire il mio sogno, lavorare al bar non mi pesa. E poi  Giunti Al Punto  è il bar di famiglia, sono cresciuta nella cucina, dove mamma  si cimenta ogni giorno in  ricette nuove, e tra i tavoli dove c'è sempre un sacco di gente. Alcune volte sono passati di qui anche personaggi famosi, i quali ovviamente vengono fotografati da me in compagnia del mio papà sempre  sorridente, il quale  ha una parete nel bar completamente dedicata a questi personaggi.
Il nostro bar sembra quasi la Garbatella della  serie tv I Cesaroni  per l'aria che si respira dentro, un luogo accogliente dove puoi fermarti per  un caffè al volo, o anche per tutta la sera magari per una cena.

Nonostante il mio piano iniziale  mi costringo ad alzarmi dal letto, ed ad infilarmi in doccia. I miei genitori escono sempre prima di me, ed io poi li raggiungo al bar, il quale è proprio sotto casa. Uscita dalla doccia, prendo la prima cosa che mi capita davanti dall'armadio, e me li infilo al volo, non mi va di guardarmi allo specchio. In realtà meno mi guardo e meglio è, perchè poi inizio a vedere come mi stanno stretti i jeans su i fianchi larghi, e come il mio seno abbondante sembri ancora più grande nelle maglie che indosso, e vedrò altri mille difetti che  in realtà noto solo io. Non credo di essere brutta, sono solo normale, non una di quelle ragazze che magari camminando per strada noti e ti giri a guardarla. Con il mio 1.60 di altezza, il fisico più in carne  rispetto agli standard di bellezza che ci sono oggi giorno, i capelli marroni, e gli occhi color nocciola, forse la mia unica particolarità, se vogliamo considerare particolare un cratere che ti si forma in faccia , è la fossetta che ho al lato sinistro della guancia. Ma d'altronde essere invisibile non mi è mai neanche dispiaciuto più di tanto, visto che sono quella che sta dietro l'obiettivo mica davanti.

Entrando nel bar, posso già notare che sono tutti a lavoro, mamma sarà sicuramente in cucina perchè non la vedo, papà è intento a fare qualche telefonata di lavoro, e poi ci sono Francesco che sta preparando la macchina del caffè ed Adelaide che sta sistemando i tavoli con le sedie. Francesco è più grande di me di 10 anni, e lavora qui al bar praticamente da anni, ormai lo consideriamo parte della famiglia e per me, essendo figlia unica, è come un fratello. E' alto, moro, fisico sempre allenato, ed è pieno di tatuaggi, decisamente non il mio tipo ideale ma alle ragazze sembra piacere un sacco visto che ho notato molto spesso come la clientela femminile si incanta  a guardarlo.
E poi c'è Adelaide, lei è una di quelle che non solo noti, ma proprio la testa te la fa girare 10 volte e poi perdere completamente. E' alta, con le curve al posto giusto, i  capelli neri, le labbra carnose, e  occhi verdi che ti incantano. Non so molto di lei, so che abbiamo la stessa età, e si è traferita da Napoli a  Roma circa un anno fa, per inseguire il suo sogno di fare la modella, il che non mi stupisce affatto vista la sua bellezza. Ma oltre il lavoro non abbiamo un gran rapporto, non perchè lei sia antipatica, anzi oltre ad essere bellissima e pure molto simpatica, ma io sono troppo concentrata sul mio sogno che niente e nessuno riuscirebbe  a tirarmi fuori dalla mia monotonia.

Saluto tutti con un buongiorno e subito raggiungo Francesco dietro il bancone ed inizio a sistemare tutte le cose che esponiamo su di esso.
"Tutto bene Lune'?"- mi chiede con il suo accetto romano. Io cerco sempre di parlare senza dialetto, ma lui proprio non ci riesce.
"Sono solo un po' triste perchè oggi piove."- gli rispondo indicandogli con lo sguardo il brutto tempo che c'è fuori.
"E che c'è frega, noi il sole c'è lo abbiamo, sei te."- mi risponde facendomi sorride. In effetti è una cosa che mi dicono tutti, che io sono sempre di buon'umore, che metto allegria, e che sono una buona spalla su cui contare in ogni situazione.
"Sono anche in pensiero per un lavoro che devo fare all'Accademia."- gli espongo qual è il vero problema stamattina.
"Che devi fare?"- mi chiede lui avvicinandosi nel frattempo che la macchina del caffè si riscaldi.
"Devo trovare una ragazza che mi faccia da modella per uno shooting."- gli rispondo io, che nel mentre ho finito di sistemare tutto sul bancone.
"Hai già contattato qualcuna?"- mi chiede incuriosito.
"Non ancora, anche perchè so che chiunque chiamerei dovrei comunque pagarla e non so quanto mi potrebbe chiedere."- gli confido, Francesco è un fratello sa praticamente tutto di me.
Lui si guarda intorno, e il suo sguardo si posa su Adelaide, la quale ha finito il suo lavoro e sta venendo verso di noi -" Che ne dici di Ade' ?"
"Non so se accetterebbe mai."- gli dico scrollando le spalle.
"Accettare cosa?"- ci chiede la diretta interessata.
"A Luna serve una modella per un servizio fotografico, tu fai la modella, quindi è perfetto."- ci spiega Francesco euforico, come se avesse appena vinto alla lotteria.
"Non è un vero servizio fotografico, è solo un lavoro per l'Accademia, serve a me come alunna più che altro."- mi affretto a spiegarle.
" Per me va bene."- mi risponde Adelaide sorridendo.
"Non vuoi sapere cosa dovrai fare?"- le chiedo assottigliando lo sguardo.
"Il mio lavoro è posare, quello che dovrò fare per te è appunto posare, non c'è molto da spiegare."- mi risponde continuando a sorridere.
"Ovviamente ti pagherò."- ci tengo a sottolinearlo.
"Non ce n'è bisogno, sei un'amica, e poi lavoro già per la tua famiglia quindi è come se mi avessi già pagata."
"Ma quello che farai per me è comunque il tuo lavoro, quindi dovrei pagarti io."
"Consideralo un favore, che un giorno magari potrai ricambiare."- mi fa l'occhiolino.
"Modella trovata, hai visto quanto è stato facile  ?!"- mi dice Francesco ridacchiando leggermente.

Nonostante la pioggia, aver trovato la modella per il mio shooting mi ha messo di buon'umore. Se riesco ad avere il massimo dei voti, le mie foto potrebbero finire sulla copertina di una famosa rivista italiana, il che sarebbe uno dei miei primi sogni che si realizzano.

// SPAZIO AUTRICE //
Finalmente per voi la nostra nuova storia. 💞
Bentornate a chi ci ha seguito nella storia Odij e Ammore e benvenute  alle nostre nuove lettrici. ❤️
Questo è solo l'inizio, ma voi non avete neanche idea di cosa vi aspetta🤭🤭
Vogliamo anche avvisarvi che  in questa storia ci saranno molte più scene spicy essendo che i protagonisti sono un pochino più grandi. 🌶️🔥
Detto questo, che il nostro nuovo viaggio abbia inizio ♥️

// Quel Filo Che Ci Unisce //Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora