XXVIII

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GIACOMO' S POV:

"Cazzo!"- Urlo, colpendo con un pugno la penisola della cucina.
Sento i passi di Matteo avvicinarsi, ma il mio sguardo ostile gli basta per bloccarlo sul posto.
"Non ti dirò te l'avevo detto." - Alza le mani in segno di resa.
"Ma esattamente cosa speravi di ottenere?"- Aggiunge poi aggrottando le sopracciglia.
"Io non lo so, non so niente, non so neanche che cosa ci fosse realmente tra me ed Adelaide."- Gli rispondo esasperato.
La verità è che vivevo in una bolla insieme ad Adelaide ma alla fine, come aveva previsto anche Matteo, questa bolla è scoppiata.
"Qualsiasi cosa ci fosse era comunque sbagliata." -Mi ammonisce il mio amico. "Qualsiasi cosa ci fosse è finita per sempre."- Aggiungo io.
Se ripenso a ieri sento ancora la guancia bruciare per lo schiaffo ricevuto, anche se la cosa che più mi ha ferito è stato vedere gli occhi di Adelaide riempirsi di lacrime e nonostante tutto lei che cercava di non mostrarsi vulnerabile.
"Ti giuro che io non ho mai finto con lei."- Ammetto, abbassando lo sguardo.
"Però sei fidanzato con Antonella.."- Mi ricorda come se non lo sapessi.
"Sai che non posso lasciarla."-
"Ma se hai provato anche solo un'attrazione per un'altra persona, stare insieme a lei non ha più senso."- Matteo cerca di farmi ragionare. Ecco perché gli ho chiesto di raggiungermi a casa mia, appena Antonella è uscita, perché tra noi due lui è sicuramente quello più riflessivo.
"Anche se potessi lasciare Antonella, Adelaide mi ha chiaramente detto che non vuole più rivedermi in vita sua."- Mi accascio sullo sgabello sfinito.
"É ferita e come biasimarla. Ma penso che un po' ci tenesse anche lei a te, perché certe cose non le fai con il primo che capita." - Mi spiega Matteo e so bene a cosa si riferisce.
Ci siamo lasciati andare un sacco di volte e l'ultima stavamo quasi per fare sesso, se non ci avessero interrotto. Adelaide é sfacciata e senza freni, mi piace soprattutto per questo, ma sì anche io penso che non andrebbe così in fondo con chiunque.
"Che devo fare Matte'?"- Gli chiedo reggendomi la testa tra le mani.
"Non posso decidere io per te. Anche perché se fossi in te, lo sai, avrei lasciato Antonella tempo fa visto che ormai è chiaro a tutti che tra di voi non c'è più amore."
"Se la lascio, lei non ce la farà senza di me."
Era vero quando raccontai ad Adelaide che Antonella era la mia migliore amica. Siamo cresciuti insieme, siamo sempre stati l'uno la spalla dell'altro, poi abbiamo capito che tra di noi non c'era più solo una semplice amicizia e ci siamo fidanzati. Un anno fa i suoi genitori hanno fatto un brutto incidente dove purtroppo hanno perso la vita e lei ha affrontato una bruttissima depressione. Ha solo una zia, da parte della madre, che però vive in America, quindi io ho deciso di prendermi cura di lei e di portarla con me ovunque io vada. Non mi è mai pesato anche perché io l'ho amata un sacco, ma ormai sento che l'amore purtroppo è andato a scemando.
Le voglio bene, le sono grato per essere stata con me in ogni brutta situazione, ma questo non vuol dire esserne innamorati.
"Non puoi continuare a stare con lei anche se non la ami. Così le fai ancora più male, per non parlare del male che fai a te stesso."- Sto per rispondergli, ma sento la porta di casa aprirsi.
"Sono tornata. "- Sento la voce di Antonella e poi la vedo spuntare in cucina.
"Oh ciao Matteo."- Saluta il mio amico.
"Ciao Antonella."- Lui ricambia il suo saluto.
Poi Antonella si avvicina a me per darmi un casto bacio sulle labbra.
"Stasera andiamo a cena fuori."- Annuncio sotto lo sguardo confuso di Matteo.
"E a cosa devo l'onore?" mi chiede Antonella ridacchiando.
"Non posso portare la mia fidanzata a cena fuori.?!"- Cerco di mostrarmi quando più felice possibile.
"Allora vado a cambiarmi."- Mi dice lei sorridendo come una bambina che ha appena ricevuto un nuovo regalo.
"Ti aspetto, amore."- Ormai per me tutte queste smancerie sono diventate un' abitudine.
Guardo la figura esile e sinuosa di Antonella uscire dalla cucina e recarsi in camera da letto, mentre il mio amico scuote la testa contrario.
"Non dire nulla, so che è sbagliato. Le parlerò, indipendentemente da Adelaide, ma voglio prima accertarmi che lei stia bene e che abbia dei suoi progetti personali."- Gli spiego.
"Ti voglio bene e sai che sarò sempre dalla tua parte, ma cerca di non fare più casini per favore."- Quasi mi supplica Matteo.
"Te lo prometto."- Gli dico, ma so che non appena rivedrò Adelaide i casini torneranno ad incombere nella mia vita.

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