XXIX

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LUNA'S POV:

Stasera, dopo tutto quello che è successo la sera di capodanno, io ed Adelaide abbiamo deciso di passare una serata solo noi due. Anche se lei cerca in tutti i modi di non farmelo capire, so che quello che è successo con Giacomo l'ha ferita.
Ho sempre saputo che di lui non doveva fidarsi, e nonostante ho cercato più volte di metterla in guardia, lei si è infilata lo stesso in questa brutta situazione. Mi dispiace troppo per Adelaide, e siccome non sono una che andrebbe da Giacomo a dirgliene di tutti i colori, l'unica cosa che posso fare è restare al fianco della mia amica ed aiutarla come posso.

Quindi per farla felice ho indossato un vestito, anche se sotto ci ho abbinato le dr Martens, ed addirittura mi sono truccata, mi sono perfino messa il rossetto rosso. Ed adesso la sto aspettando fuori al bar dove abbiamo appuntamento, ma come sempre Adelaide è in ritardo.

Poi la vedo scendere dal taxi ed arrivare correndo verso di me, e come sempre mi chiedo come ci riesca con le decolté.

"Scusami. Non trovavo il telefono, né le chiavi di casa, e poi il taxi ha fatto mezz'ora di ritardo."- Si annuncia così la mia amica.
"Sì, certo, ti credo."- Mento, mentre me la rido. Conoscendola, ha sicuramente iniziato a prepararsi 10 minuti prima di scendere.
"Dai entriamo."- Le dico, spingendola all'interno del bar.
Nonostante indosso il cappotto sto comunque gelando, quindi prima entriamo meglio è.

"Come ti sta bene questo vestito."- Mi dice Adelaide, quando ci sediamo ed io inizio a sbottonare il cappotto.
"Hai visto?! stasera ti ho resa fiera di me."- Le sorrido.
"Hai messo anche il rossetto rosso, che bella che sei."- Adelaide batte le mani felice.
"Tutto per te."- Le mando un bacio volante, e poi scoppiamo a ridere.
"Adesso per rendermi felice al 100% orgogliosa di te, dovrai bere insieme a me."- Mi dice entusiasta.
"Non esageriamo però, Ade."- Quasi la supplico, ma so bene che la sua intenzione è proprio quella di esagerare.

Infatti ore dopo ci ritroviamo così ubriache che iniziamo a fare discorsi senza senso, ed ovviamente da ubriaca Adelaide inizia a parlarmi di Giacomo.
"E' stato un stronzo okkei?! Lo sappiamo tutti. Ma quello che ho provato in quei pochi momenti che siamo stati insieme io non l'ho mai provato con nessuno, te lo giuro. Mi faceva sentire speciale."- Mi dice lanciando il tovagliolo di carta che ha accartocciato contro la parete.
"Sì, ti ha fatto sentire speciale e poi tornava a casa e faceva l'amore con la sua fidanzata."- Le rispondo un po' troppo burbera.
"Ti preferisco sobria."- Mi dice con voce triste.
"Lo so che non ti fa piacere sentirtelo dire, ma è così. Giacomo ha una fidanzata, e tu non sei stata nulla per lui."- Mando giù un altro sorso dell'ultimo drink che Ade ha ordinato per tutt'e due.
"Già...."- Adelaide si morde il labbro inferiore.
"Sai che c'è?! E' che gli uomini sono tutti degli stronzi e noi non meritiamo di stare male per loro."- Batto una mano sul tavolino facendo tremare i bicchieri.
"Giacomo, Matteo, sono tutti uguali. Vogliono solo una cosa da noi, e poi una volta ottenuta spariscono come se non fosse mai successo nulla."- Continuo io imperterrita.
"Ma che ti prende?"- Mi chiede confusa Adelaide.
Estraggo dalla borsa il mio telefono, vado nella cronologia di Google e cerco la pagina che ho trovato oggi pomeriggio mentre ero in pausa.
Una volta caricata, la faccio vedere ad Adelaide.
"Vedi, sono tutti uguali, e come avevo predetto Giacomo e Matteo sono stronzi in egual modo."- Spiego alla mia amica, mentre continuo ad ingurgitare il mio drink.
Adelaide guarda le foto di Matteo ed una sua collega, poi riporta lo sguardo su di me.
"Credi che Matteo stia con lei?"- Mi chiede con un sopracciglio alzato.
"Assolutamente sì, proprio come Giacomo anche lui ha già una fidanzata."- Le rispondo sicura.
"Ho un'idea."- Annuncia la mia amica saltando giù dalla sedia.
"Ora io vado da Giacomo, tu da Matteo, e gli diciamo tutto ciò che pensiamo. Ci devono rispettare, non è giusto che ci hanno preso in giro in questo modo."- Io la guardo con un ciglio di disappunto.
"Ma sai che ore sono?"- Le chiedo titubante.
"Sì, e non mi frega neanche un po'."- Adelaide ha già indossato il cappotto e lasciato i soldi sul tavolo, quindi non mi resta che seguirla.
"Hai ragione, sai. Ho proprio voglia di dirgliene quattro a quel cretino."- Le dico mentre anch'io indosso il mio cappotto e prendo le mie cose.



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