cap.9

213 6 2
                                    

sanji pov:

Combattiamo contro gli indigeni che ci hanno attaccato appena sbarcati, perchè devono intralciarci?!! devo ritrovare Kiyoko!

"oh, hanno delle armi" dice Nami notando le katane che impugnano, di certo non si abbinano con i loro vestiti.

Continuiamo a combattere, io tiro calci sfogando il mio stress su quegli uomini fino a che non veniamo interrotti dall'arrivo di un enorme gruppo di indigeni.

"oh, sono tanti" dice Chopper nascondendosi dietro la gamba di capelli a muschio che afferra anche la terza spada notando la quantità degli uomini, ci mettiamo tutti in posizione fino a che non vediamo una figura che riconosco subito sbucare dal gruppo: Kiyoko.

 Non sembra essere ferita ma quello fu solo il mio primo pensiero, poi il mio occhio cade sull' incantevole vestito di foglie verdi che indossa, seguito da una collana in perle bianche che le evidenziano la candida pelle del collo e delle spalle scoperte.

"Kiyoko?" chiede Rufy a bocca aperta.

"attaccate uomini!!"

"no fermi!" dice la ragazza e come per magia tutti gli uomini si fermano.

"loro...li conosco e sono delle brave persone, possono rimanere con me?" chiede girandosi verso un uomo anziano che annuisce.

"se le fa piacere si, possono rimanere" dice ricevendo un 'grazie' dalla ragazza.

"avete sentito? sono amici della dea Utsukushi, mettete giù le armi!" dice un uomo facendo abbassare la guardia di tutti.

"dea?"

"utsukushi?!"

"...si" risponde accarezzandosi la nuca con sorriso imbarazzato.

"Kiyoko questo abito ti sta da incanto!!" dice Nami andando da lei a braccia aperte ma si ferma notando che due uomini si mettono in guardia davanti alla ragazza.

"hey, non dovete proteggermi da loro, ok?" dice Kiyoko e i due obbediscono con gli occhi a cuore, stessa reazione ce l'hanno il resto dei ragazzi giovani del gruppo.

"seguitemi" dicono dei bambini sbucati da chissà dove tirandoci lontano da Kiyoko.

Arriviamo in un enorme palazzo, suppongo uno di quei palazzi reali, e ci fanno accomodare in un'enorme stanza ben strutturata.

"come mai l'hanno chiamata dea?" 

"non lo so, sembrano quasi venerarla"

"e poi quell'enorme abito?"

"non ci sto capendo nulla" si lamenta Rufy.

"tu non capisci mai nulla!" dice Nami ringhiandogli contro ma viene interrotta dall'aprirsi della posta da cui vediamo sbucare il soggetto del nostro discorso.

"ciao ragazzi" dice sorridendo.

"Kiyoko!" urla Rufy felice saltandole addosso provocando una risata della ragazza.

"vuoi spiegarci?" chiede Nami confusa, come noi del resto.

"ecco, in poche parole questo popolo crede che io sia la reincarnazione di una divinità che venerano da anni"

"mi hanno dato anche una sua raffigurazione" dice passando a Nami una tavoletta di legno con sopra il dipinto di una ragazza identica a Kiyoko con i capelli neri e gli occhi blu oceano.

"siete identiche!!"

"si però...c'è qualcosa che non coincide..." dice Nami e ha ragione: la raffigurazione mostra la dea con sguardo agressivo e determinato, Kiyoko invece ha sempre uno sguardo dolce e spensierato, sono uguali ma allo stesso stempo opposti.

Il cuoco dei cappello di pagliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora