Qualcuno le stava toccando il gomito. La scuoteva, aiutandola a sollevare un bicchiere. Lo champagne le inondò le labbra chiuse.La ragazza con il vestito bianco deglutì, la gola si muoveva delicatamente mentre lo champagne le si riversava in bocca.
I fuochi d'artificio esplosero e rimbombarono, e la pelle della ragazza brillò di blu, rosso e verde... una tela bianca su cui dipingere.
Un alito caldo le sussurrò contro l'orecchio, «Granger, chiudi la bocca o prenderai i crisopidi.»
Il filo elastico della sua mente si spezzò e la sua vista tremò prima di tornare lucida.
Ginny Weasley era a meno di sei metri da lei.
Si girò verso Blaise, con il cuore che le batteva in gola. Mantenne lo sguardo su Ginny nel caso fosse sparita. «Blaise, ti prego. Devi portarmi da Avery. Ho bisogno di... Se solo potessi avvicinarmi a lei...»
«Devi confondermi con un altro Slytherin. Temo che la mia schiena non si curvi in quel modo per te, Granger...»
«Per favore.» Lei alzò lo sguardo su di lui e lo vide sorseggiare dello champagne evitando di fissarla. «Non la vedo da maggio.»
Blaise si affacciò alla sala da ballo e sussurrò, «Non ho niente a che fare con Avery. Non posso avvicinarmi a lui...»
Avery premette una mano sulla schiena di Ginny e la guidò verso le porte. A Hermione uscì il fiato dai polmoni... lasciarla andare così rapidamente dopo averla ritrovata...
«Accompagnami da quella parte», implorò. «Solo verso le porte, e poi cercherò di capire...»
«Cosa ti ho detto riguardo al parlare con i tuoi superiori?» Lucius sibilò alle sue spalle. Una mano calda le afferrò il gomito. «Vedi di comportati bene.»
Lei affrontò il suo sguardo grigio e freddo, con le labbra che le tremavano, cercando di implorarlo senza parole.
«È chiaro che hai avuto abbastanza emozioni per questa notte.» I suoi occhi erano come il ghiaccio mentre si rivolgeva a Blaise, parlando a voce abbastanza alta per gli astanti. «Mi scuso per il suo comportamento. Posso assicurarvi che sarà punita a dovere. Vi prego di scusarci.»
E senza aspettare una risposta, Lucius la scortò tra la folla con una presa livida sul braccio superiore.
«Signor Malfoy...»
Le sue dita si strinsero. «Controllati», mormorò dall'angolo della bocca. «Ricordati dove sei.»
Lei inciampò prima di ritrovare in fretta l'equilibrio. La parte logica del suo cervello sapeva che lui aveva ragione, ma il resto di lei gridava di voltarsi. Doveva raggiungere Ginny.
Lucius fece un cenno a diverse persone mentre passavano, muovendosi rapidamente attraverso la sala da ballo mentre la mente di Hermione vorticava all'impazzata. Ma il suo cuore cominciò ad affondare a ogni passo. Lucius aveva ragione. A meno di un miracolo, non c'era modo di parlare con Ginny stasera.
Il dolore le pungeva la tempia mentre lui li conduceva fuori dalle porte del salotto, verso la scala di marmo. Si chiusero, sigillando Ginny lontano da lei al pari di essere in una tomba. Hermione deglutì, cercando di essere forte...
«Lucius!» chiamò una voce, proprio mentre lui metteva il piede sul primo gradino. Si voltarono per trovare Yaxley, affacciato alla porta spaccata del piccolo salotto nascosto dietro la scala. «Unisciti a noi. Stavamo giusto discutendo di Ginevra.»
«Ma certo. Dammi un momento per mettere a letto il mio animale domestico», disse Lucius con dolcezza. Si spostò verso la seconda scala, trascinandosi dietro Hermione.
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The Auction | Rights & Wrongs Saga [3] | TRADUZIONE
FanfictionBenvenuti alla terza fanfiction della Saga "Rights and Wrongs" di LovesBitca8. Questa storia risponde ad una annosa domanda: 'Cosa sarebbe successo se Voldemort avesse vinto ed Harry fosse morto?' Il racconto è uno Stand Alone, si può leggere senza...