Domenica, Mippy andò a ritirare un ordine per lei al negozio di Madam Malkins, appena riaperta. Nonostante avesse un guardaroba pieno di abiti di Pansy, non c'era nulla di adatto al suo nuovo ruolo. Così Narcissa l'aveva aiutata a fare l'ordine via gufo quel venerdì, allegando un ritaglio di un articolo del Profeta della mattina stessa.
Il titolo recitava: Da Schiava a Più Giovane Membro del Consiglio Consultivo Magico Europeo: Ecco Hermione Granger!
Il lunedì, Hermione si vestì con il suo nuovo abito blu navy un'ora e mezza prima della riunione. Si guardò criticamente nello specchio di Draco prima per poi dirigersi attraverso il corridoio verso la sua vecchia camera da letto.
Le creme, le ciprie e i pennelli erano lì esattamente come li aveva lasciati l'ultima volta. Si limitò a un trucco leggero e lasciò stare i capelli, ignorando la voce assillante di Pansy nella sua testa.
Dopo aver salutato Mippy e Narcissa, Hermione si incamminò lungo il viale del Manor, preparandosi a lasciare la proprietà per la prima volta dopo tre settimane. I cancelli si aprirono per lei e sentì le protezioni vibrare quando li attraversò.
La paura le salì forte nel ventre mentre si guardava intorno, preparandosi a qualcosa: ad una maledizione, forse, o ad un esercito in arrivo. Ma non c'era altro che il vento estivo che faceva frusciare l'erba.
I cancelli si chiusero e lei tornò in sé, camminando alacremente fino al limite della linea anti-Materializzazione della tenuta e Smaterializzandosi verso il luogo che Hestia le aveva indicato.
Apparve in una strada di ciottoli, solitamente animata da turisti e negozi aperti, eppure non c'era nessuno. Nell'aria c'era uno strato di cenere che ricopriva la strada come una nebbia. Lo sguardo di Hermione si spostò verso l'orizzonte, dove si vedevano i resti del castello di Edimburgo, ancora fumante. Trasse un respiro profondo, si girò verso sud e cominciò a camminare.
Il Consiglio Consultivo Magico Europeo si sarebbe riunito a Edimburgo, così come il Tribunale Militare Magico Internazionale. "Un luogo adatto per la morte del Grande Ordine", aveva proclamato il Profeta.
Hermione percorse la strada vuota, resa spettrale nella luce del mattino. Gli edifici erano più integri man mano che procedeva verso sud. Osservò attentamente i negozi e i ristoranti sfitti finché non trovò l'agenzia di viaggi e la farmacia Babbana di cui le aveva parlato Hestia. Si avvicinò alle due vetrine e guardò un vecchio edificio apparire tra di loro, proprio come il Paiolo Magico nella Londra Babbana. L'insegna in legno che lo sovrastava recitava: Cardi & Rose.
Raddrizzando le spalle, Hermione aprì la porta ed entrò. Il pub era vuoto, a parte due occupanti: Hestia Jones, semisdraiata su uno sgabello, e un uomo anziano dai capelli chiari dietro il bancone. Hestia interruppe la loro conversazione quando la porta si chiuse, facendo un rapido cenno a Hermione.
«Signorina Granger.» Scese dallo sgabello e si fece avanti per stringere la mano di Hermione.
«Generale», disse Hermione, ricambiando la pressione.
Hestia indicò con un gesto uno stretto corridoio alle sue spalle. «Andiamo?»
«Oh.» Hermione guardò accigliata l'orologio sopra il bar. Erano solo le sette e mezza. «Non aspettiamo nessun altro?»
«No.» Hestia strinse le mani davanti a sé. «La maggior parte del Consiglio è militare. Temo che tutti noi abbiamo l'abitudine ad essere patologicamente in anticipo.»
Stringendo le labbra, Hermione annuì. Rimase in silenzio mentre Hestia la conduceva lungo lo squallido corridoio, fermandosi davanti a una porta con un cartello sbiadito che recitava, Accesso Consentito Solo allo Staff. Appena l'aprì, vide apparire una scala tortuosa. Hestia dovette abbassare la testa mentre scendeva, e Hermione la seguì.
STAI LEGGENDO
The Auction | Rights & Wrongs Saga [3] | TRADUZIONE
FanfictionBenvenuti alla terza fanfiction della Saga "Rights and Wrongs" di LovesBitca8. Questa storia risponde ad una annosa domanda: 'Cosa sarebbe successo se Voldemort avesse vinto ed Harry fosse morto?' Il racconto è uno Stand Alone, si può leggere senza...