Capitolo 13

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NOTA IMPORTANTE: QUESTO CAPITOLO CONTIENE ELEMENTI DI NON-CONSENSUALITA'. Tenete conto della vostra sensibilità prima di proseguire nella lettura.



I suoi fianchi ondeggiarono contro di lei, spingendola contro il muro. Il respiro le si mozzò, svegliandole il cervello. Lei si spinse di nuovo indietro, lottando contro il petto di lui, allontanando il proprio corpo dal muro.

Lui la tenne ferma, respirando forte tra i suoi capelli. Una mano le teneva il braccio contro il muro, l'altra scivolava rapidamente lungo lo stomaco e, quando i suoi fianchi si inclinarono di nuovo verso di lei, le pizzicò la pelle dell'anca in modo così brusco che lei urlò.

Un sospiro sognante contro il suo collo, come se fosse accaduto qualcosa di divino. Lei sbatté rapidamente le palpebre, chiedendosi a cosa fosse dovuto quel pizzico. Lui ruotò di nuovo i fianchi, la sua erezione premette più forte contro di lei. La pizzicò di nuovo.

Lei squittì.

"Malfoy", implorò, "cosa stai..."

"Prendi il mio cazzo così bene, non è vero..."

Il corpo di lei si bloccò. Lui spinse di nuovo contro di lei, gemendo, come se...

Come se...

Entrambe le mani di lui andarono a coprire le sue sulla parete.

"Ti piace, Granger?" La sua voce era lieve. "Ti piace quando ti scopo?"

Lei deglutì, il cervello le girava.

Le dita di lui si intrecciarono tra le sue, spingendola verso il basso.

"Sei così bagnata per me."

Non era possibile. Lui non era... non aveva accesso a...

Lei si appoggiò al muro, cercando di raccogliere le forze mentre i suoi fianchi si muovevano contro di lei. Il suo sguardo si posò sull'anello del pollice di lui, che premeva su di lei.

L'anello che le aveva spaccato il labbro quando l'aveva colpita. Non perché lo volesse, ma...

Perché l'aveva pizzicata?

Le grugnì nell'orecchio.

Questa simulazione aveva uno scopo. Doveva solo capire quale fosse.

Una mano sul fianco, la tirò all'indietro, facendo indietreggiare i piedi con lui, mentre l'altra mano teneva la parte superiore del corpo alla parete. Le diede un calcio alla caviglia, allargandole la posizione. L'angolazione portò la sua dura lunghezza più vicina al suo centro e lei sussultò.

La mano di lui la pizzicò di nuovo, più forte. Lei sussultò, strofinandosi accidentalmente su di lui.

"Ti piace?", mormorò lui dietro di lei. Sbatté i fianchi contro i suoi, provocandole una scossa.

Lei abbassò lo sguardo, cercando di capire cosa stesse succedendo tra loro. Che cosa doveva piacerle?

La sua mano tra i capelli le fece girare la testa prima che potesse guardare. Il collo le fece male e lei trasalì per il dolore. Le sue dita strattonarono le ciocche e la diga dentro di lei scoppiò.

L'adrenalina le salì alle stelle nelle vene. Le sue mani si allungarono all'indietro, graffiando la mano tra i capelli, schiaffeggiando ogni centimetro di lui che riusciva a raggiungere. Sentì alcuni colpi. Le sue gambe si contorsero per scalciare contro di lui.

Lui ridacchiò e la afferrò intorno alla vita, sollevandola da terra e portandola indietro mentre si dimenava.

Il suo mondo si allargò. L'intera stanza era visibile, invece del solo muro. Vide tutte le armi che avrebbe potuto usare, se solo fosse riuscita a raggiungerle.

The Auction | Rights & Wrongs Saga [3] | TRADUZIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora