1. Capitolo (Incontro)

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20 Agosto 2020

Ore 16:00pm

Sta per finire l'estate, io Elvira Teresa Arzenti, 16 anni, sono già di cattivo umore, perché sto pensando che devo ritornare a scuola, al terzo superiore, non so neanche come ci sono arrivata, io odio studiare, odio i miei compagni di classe, mi prendono sempre in giro, perché per loro sono "la strana", "l'asociale", "il maschiaccio", solamente perché mi piace vestirmi in modo più sportivo, non mi piace truccarmi sempre, odio le gonne e spettegolare con le ragazze, a me piace rimanere comoda e stare tranquilla, odio il casino e preferisco isolarmi nel mio mondo, soprattutto quando sono a scuola.

Cosa diversa invece è quando esco da scuola ed esco con mia sorella di nome Miriam Arzenti, è più piccola di me ha 13 anni, ma amo stare con lei, siamo molto simili e ci tengo a lei, sono pur sempre la sorella maggiore e farei di tutto per proteggerla.

Oltre a lei ci sono altre due persone molto importanti per me mi hanno sempre aiutata nei momenti più brutti della mia vita, le mie uniche vere amiche, una si chiama Diana Isabella, ha la mia stessa età solo che lei è qualche mese più grande, stessa cosa anche la seconda mia amica Jessica Notaro.

Sono felice quando sono con loro ma ogni volta che ritorno a casa da sola mi sento triste come se mi mancasse qualcosa, l'unica cosa che mi riesce a rilassare e calmare è la musica, lei ogni giorno mi fa compagnia, amo qualsiasi tipo di canzone, tutti i generi per me sono importanti.

In questo periodo mi sento tanto nervosa e irritata, ancora non mi spiego cosa è successo prima che finissi la scuola, ero totalmente sconvolta, le mie amiche che cercavano di calmarmi...

"Flash-back"

"Ciao ragazze finalmente siete qui" dissi tutta sconvolta.
"Ciao Elvira che è successo" gridarono in coro preoccupate.
"Ragazze non lo so neanche io" lo dissi mentre mi sedevo sul letto con le mani sul viso.
"Elvi raccontaci tranquilla, sai che noi ti stiamo vicine, ma una domanda cos'è successo alla tua stanza è tutta sotto sopra" disse Diana cercando di tranquillizzarmi, lei era sempre protettiva, gli voglio davvero bene.

"È successo tutto d'un tratto non riesco a spiegare, oggi ero davvero arrabbiata poiché il mio compagno di classe mi ha fatto una foto indecente e la inviata a tutta la classe, non ci vedevo più dalla rabbia, tutti ridevano, io presi è me ne andai in bagno, mi misi a piangere, poi arrivata a casa, ero cosi arrabbiata che mi buttai sul letto tirando pugni, ma ad un tratto, tutto si ruppe, la finestra si aprì da sola e tutto cadde a terra e si ruppe l'anta dell'armadio, tutto ciò senza che io tocassi niente, non so spiegarlo forse sto uscendo pazza" raccontai tutto senza prender fiato, loro mi guardavano scioccate non sapevano cosa dire ed io mi misi a piangere.

Mi si avvicinò Jessica mi abbracciò,
"Elvi dai tranquilla, non sei pazza, forse eri così talmente scossa che non ti sei resa conto di quello che è successo, comunque non ci pensare noi ora siamo con te" disse distogliendo l'abbraccio guardandomi negli occhi.

"Giusto ha ragione Jessica, dai tranquilla perché invece non apri la TVsmart e mettiamo delle belle canzoni e cantiamo?!" Disse Diana sapendo che non posso mai rifiutare di ascoltare la musica.

"Fine Flash-back"

Non voglio più pensarci, già non è una bella giornata, ho un po' di fame, vado a prepararmi qualcosa da mangiare e metto un po' di musica così mentre cucino mi ascolto le mie canzoni preferite.

Mentre sto per andare in cucina sento bussare alla porta, strano oggi non aspettavo nessuno, vado ad aprire e mi ritrovo davanti un'uomo tutto vestito di nero, con capelli lunghi sempre neri, pallido, molto alto con un volto che tutto era tranne che felice, occhi colori ossidiana, lo guardo negli occhi, si ho un po' di paura, non so chi è, ma soprattutto cosa vuole da me, penso a quanto sono stupida ad aver aperto senza guardare prima, mia madre mi avrebbe ammazzato se fosse stata qui, per fortuna è al lavoro.

"La mia lettera per Hogwarts"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora