13. Capitolo (La gelosia e Villa Malfoy)

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10 Novembre
Ore 5pm
Biblioteca

Sono passati già 10 giorni, la vita sempre la stessa, lezioni, studiare e stare con le mie due uniche amiche, però non sono molto felice perché non sono stata molto con severus, l'ho vedo solo alle lezioni, per i corridoi o in sala grande ma del resto non abbiamo più parlato e mi manca, da morire, e non so se per lui è lo stesso, e un periodo che lo vedo molto strano, sembra sempre nervoso e più cupo.

"Elvira ci sei" mormora Ginevra distraendomi dai miei pensieri, da una parte la ringrazio.

"Ei sì scusa mi sono distratta allora dove eravamo" dissi io cercando di sorridergli e nascondendo il mio lato preoccupato e triste.

"No tu hai qualcosa quindi finché non me lo dici rimaniamo qui" disse sempre la solita testarda.

"Eh va bene, sono solo un po' triste tutto qui contenta" dissi io.

"E come mai sei triste" disse.

Ecco qui e ora che gli dico, forse dovrei dirgli la verità ormai, siamo sempre insieme e mi posso fidare di lei, spero solo non la prenderà male.

"Ecco vedi io sono innamorata del professore Piton e lui forse ricambia, anche se è un periodo che non lo vedo molto e mi manca e lui sembra più nervoso e cerca di evitarmi il più possibile" dissi io trattenendo le lacrime.

"oddio Elvi non me l'aspettavo proprio, comunque sono felice per te, però dobbiamo capire se lui prova lo stesso per te e si hai ragione ho notato anch'io che non è più lo stesso, si è sempre stato nervoso e scorbutico ma ora lo è troppo" disse Ginevra sorridendomi.

Ero felice che capiva, pensavo che gli potesse sembrare strano, invece sembra felice, meno male.

"Be non so proprio come fare non lo vedo da più di 10 giorni, l'ultima volta siamo stati insieme e non sembrava fosse successo qualcosa" dissi io.

"Be qualcosa ci deve essere, tranquilla Elvira lo scopriremo e sappi che se ti prova a farti del male, io lo ammazzo e tanto pure, sono molto vendicativa sappilo" disse Ginevra prendendo la sua bacchetta.

"Ok, ok ma ora camla e possa la bacchetta, non vorrei che tu partisse un cruciatus per sbaglio" dissi io scoppiando a ridere.

E lei dopo di me.

"Cosa ci fanno due signorine a quest'ora nella biblioteca" disse una voce alle nostre spalle, sapevo benissimo chi era.

Mi girai e lo vidi, severus con il suo solito sopracciglio alzato che ci scrutava.

"Professore noi stavamo solo studiando" disse Ginevra.

"Se per studiare intendete ridere come due galline allora credo che un Troll sia anche troppo alto come voto per voi" disse ghignando, non lo sopportavo quando faceva così.

"Invece cosa ci fa un professore ad importunare due sue studentesse che cercano di studiare e non vogliono perdere tempo" dissi io in risposta e ghigno come lui.

"Arzenti nel mio ufficio ORA" disse serio.

"Mi dispiace Ginevra, vai da Hermione, ci vediamo dopo a cena" dissi io salutandola.

Arrivati nel suo ufficio.

"Quando imparerai a chiudere quella insolente bocca" disse Piton.

"Tu invece quando imparerai a non essere così scorbutico" dissi io.

"Non credo ti ho dato il permesso di darmi del tu" disse.

"Ora basta Severus mi spieghi che cosa hai?" Dissi io, mi ero stufata, dovevo sapere cosa gli prendeva.

"La mia lettera per Hogwarts"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora