"La mia lettera per Hogwarts"

10. Capitolo (L'amore parte 2)

5.00pm
Lago nero

Arrivata davanti il lago nero vidi Harry che mi stava venendo in contro.

"Ciao Elvira sono felice che sei venuta, allora ti ho fatto venire qui anche perché tu volevo parlare" disse lui.

"Be ecco Harry ti vorrei parlare anche io" dissi dovevo parlargli non volevo illuderlo.

"Elvira tu mi piaci tantissimo e lo so che forse rovinerò la nostra amicizia ma dovevo dirtelo, spero solo che ricambi" disse lui avvicinandosi.

Io mi scostai e decisi di dirgli la verità.

"Ascoltami Harry ti prego di non odiarmi ma io ti vedo solo come un'amico" dissi io ero davvero dispiaciuta sapevo che gli stavo rompendo un pezzo del suo cuore, ma si meritava la verità non una presa in giro.

Harry rimase in silenzio a guardarmi, si stava trattenendo forse le lacrime.

"Ti prego Harry perdonami io ti voglio bene e non posso vederti soffrire però ti meriti la verità non voglio né illuderti e ne prenderti in giro" dissi io

"No hai ragione Elvira tranquilla ho solo bisogno di stare un po' da solo però sappi che io ci sarò sempre per te e che voglio rimanere tuo amico" disse lui scoppiando in lacrime e abbracciandomi.

Io ricambiai l'abbraccio.

"Harry io anche ci sarò sempre per te e stai tranquillo sarai il mio migliore amico e avrai sempre un posto nel mio cuore" dissi io sciogliendo l'abbraccio e indicando il cuore.

"Grazie Elvira sei fantastica davvero, scusami sono stato uno stupido" disse Harry stropicciandosi con una mano i suoi capelli già disastrosi.

Scoppiai a ridere.

"Sei davvero buffo quando fai così" dissi io e anche lui scoppio a ridere.

Passiamo il tempo a scherzare e a parlare.

"Si sta facendo tardi è meglio se entriamo" dissi io

"Si hai ragione andiamo ci vediamo domani a lezione allora, Amica" disse Harry sorridendo e scherzando sull'ultima parola.

Mi misi a ridere.

"D'accordo amico a domani" dissi io scherzando con lui.

9.00 pm
Ufficio di severus

Bussai alla porta dell'ufficio del mio amore.

"Avanti" rispose lui con la sua voce che faceva ragelare anche i muri.

"Buonasera professore le sono mancata" dissi io sorridendogli

"Per niente" disse lui continuando a scrivere e non degnandomi di uno sguardo.

Ma che aveva capisco che era arrabbiato per sta mattina ma mi sono scusata, perché continua ad essere così freddo e distaccato. Allora decisi di parlargli seriamente.

"Sev cosai sei ancora arrabbiato per questa mattina" dissi io dolcemente.

"NON CHIAMARMI IN QUEL MODO" gridò

Mi spaventai e indietreggiai perché non potevo più chiamarlo per nome, che gli stava prendendo.

Mi presi di coraggio

"Ora basta mi dici cosa hai? Perché mi tratti così cosa ti ho fatto" dissi io prima arrabbiata e poi scoppiando in lacrime.

"Ti ho visto pomeriggio eri con Potter sul lago nero, Elvira dimmi la verità lo vuoi vero, tu ami Harry, e fai finta di volermi vuoi prendermi in giro vero, farmi stare male e stare sempre più solo" disse