Occhi viola

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Louis amava le lusinghe che le donne del suo branco gli tessevano ogni volta che lo vedevano. Le accettava con guance arrossate e con i suoi occhi blu contornati da folte ciglia nere, che lo rendevano uno dei cuccioli più belli. Poteva essere considerato il principino del branco, il futuro capo del villaggio dato che, per la gioia dei suoi genitori, i suoi occhi dal suo primo vagito non avevano mostrato altro che un intenso rosso sangue.

Un Alpha.

Louis era ancora un po' troppo piccolo per capire effettivamente cosa fossero le gerarchie del villaggio, d'altronde aveva soltanto sei anni, e cosa significassero gli occhi gialli di Lottie e Niall, o gli occhi azzurri di Gemma. A lui, per il momento, bastava ottenere su di sé tutte le attenzioni del branco e giocare a biglie con i suoi amici. A discapito di qualsiasi presupposto, il piccolo Alpha aveva accolto la nascita di Lottie non con gelosia, ma con estrema gioia: ciò non aveva fatto altro che sottolineare quanto già il suo piccolo animo da lupo desiderasse un branco.
Un'altra delle cose che Louis amava fare era passare del tempo con la mamma di Gemma, Anne. Sin da bambino era stato affettuoso con tutte le famiglie che componevano il branco, ma da quasi nove mesi a questa parte, il piccolo Alpha osservava il ventre di Anne crescere di giorno in giorno con estrema attenzione. La cosa aveva inizialmente divertito sia i suoi genitori che i coniugi Styles, dato che solo nelle occasioni in cui Louis aveva la possibilità di poggiare le manine paffute sul pancione della donna, il bambino perdeva la sua logorrea per stare in silenzio e ascoltare con il suo udito da lupo il piccolo cuoricino che batteva.

Era quindi comprensibile che, quando Anne entrò in travaglio, quel 1 febbraio, Louis quasi non si fiondò all'interno della tenda degli Styles. Era stato suo padre stesso, Mark Tomlinson con in braccio Lottie che a stento aveva un anno, a bloccare la sua entrata, consapevole che a Johannah e alle altre donne del villaggio che si occupavano delle gravidanze del branco, servisse la totale concentrazione su Anne che stava mettendo alla luce il suo secondogenito. Nemmeno Gemma, che era la sorella del nascituro, sembrava essere così curiosa e bisognosa di conoscere quello che sarebbe stato il suo futuro compagno di giochi.

Al primo vagito del neonato, Louis aveva sentito il suo cuore battere forte e aveva dovuto aspettare con pura agonia che la tenda si sfollasse e che all'interno di questa rimanesse soltanto sua madre e Des Styles a far compagnia ad Anne. "E' un maschietto, ma non ha ancora aperto gli occhi. Si Chiamerà Harry." Johannah, sporca di sangue, ma con un sorriso radioso sul volto esce appena dalla tenda per annunciare al branco la lieta notizia e si gode le urla di gioia che si innalzano alle sue parole. 

A tutti loro bastava che il bambino fosse in salute.

Jay invita poi ad entrare suo marito, che con un braccio reggeva la loro bambina e con l'altro teneva la mano della piccola Gemma che era titubante e timorosa. Louis stringeva a sua volta la mano libera della sua migliore amica, fremendo d'attesa. Davanti ai loro occhi, Anne, stesa in un giaciglio creato con coperte e cuscini, non era mai sembrata così bella. Risplendeva di pura luce e Des, inginocchiato al suo fianco in modo da cingerle le spalle, con un sorriso felice non perde tempo e fa cenno ai due bambini di avvicinarsi.

E' Gemma la prima a farlo, titubante e un po' preoccupata di poter ricevere meno affetto adesso che doveva dividere i suoi genitori con un fratellino di mezzo. Basta però l'amore con cui la guardano Des e Anne, e il volto etereo del bambino che giace fra le braccia confortanti della loro mamma, a fare in modo che la pesantezza del suo cuore si sciolga in favore alla gioia.

"E' bellissimo!" Esclama con gli occhi spalancati, accarezzando piano la manina ancora un po' sporca di suo fratello, non riuscendo a distogliere lo sguardo da quel piccolo fagottino dal volto arrossato e tremendamente dolce.

"Posso vederlo?" Louis per poco non piange dalla frustrazione e ciò provoca una risata a tutti i presenti, e il cenno d'assenso di Anne basta al bambino per correre via dalla presa dei suoi genitori per avvicinarsi e vedere finalmente il suo nuovo amico. I suoi occhioni blu osservano quel visino così piccolo e tranquillo come se avesse visto una delle sue biglie preferite, verde proprio come gli occhi socchiusi del più piccolo che lo scrutano con curiosità. Louis quasi non sussulta quando percepisce la gola stringersi e un piccolo verso fuoriesce dalle sue labbra, senza che possa fare nulla, mentre i suoi occhi diventano rossi. Il suo cuore batte forte nel petto per la sensazione nuova che stava provando ed è totalmente ignaro degli sguardi confusi degli adulti presenti in quella piccola tenda: tutto ciò che riesce a vedere è Harry che apre maggiormente gli occhi, mostrando quelli da lupo, e incrocia il suo sguardo prima di tutti i presenti, come se entrambi fossero richiamati da una forza invisibile.

The last one with violet eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora