Mente e cuore

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Erano rimasti in silenzio dopo quella pesante discussione e stavano in qualche modo cercando di godersi la reciproca compagnia, consci che per quel giorno avessero parlato abbastanza. E' l'emissario del Delta a risvegliarli da quella specie di calma apparente per chiamarli per cena, raggiungendoli, e Louis rivolge una breve occhiata ai due prima di avviarsi, ignorando lo sguardo di Harry puntato sulla sua schiena e il rosso sedersi al posto che aveva occupato fino a quel momento, raggiungendo gli altri.

"Te lo aspettavi così il vostro incontro?" Ed domanda apprensivo, osservando il giovane piegarsi in avanti per poggiare i gomiti sulle ginocchia in modo da sostenere il capo con le mani mentre sposta lo sguardo dall'Alpha in lontananza per osservare il suo amico.

"Non potevo pretendere da lui un comportamento diverso." Decide di dire, sospirando mentre osserva il cielo tingersi piano di blu. La sua anima è in tumulto e dopo tanto tempo ritorna a sentirsi quel lupacchiotto spaurito e fuori dal mondo. "Speravo fosse più semplice gestire tutto questo, il mio cuore vuole due cose diverse e sono stanco." Ammette fiaccamente, osservando Ed rivolgergli un sorriso triste mentre gli poggia con affetto una mano contro la schiena rigida e tesa.

"Sono tre anni che ti conosco ormai, Harry. E ogni volta che ti ho visto ritornare dalle tue ricognizioni, spese ad assicurarti soprattutto che il tuo vecchio branco stesse bene, eri distrutto dal fatto che non fossi rimasto con loro." Ed poggia una mano sulla sua spalla in una presa di conforto, non sopportando vedere il suo amico in quello stato. Aveva conosciuto Harry, Zayn e Lottie proprio in quella cittadina e aveva subito percepito qualcosa di diverso in quel giovane ragazzo pieno di determinazione, prima ancora di venire a conoscenza dei suoi occhi viola. "Credi ancora che tornare indietro sia una cosa sbagliata da fare?" Domanda, osservando quegli occhi verdi così sperduti mentre non riceve risposta immediata.

Harry si ritrova a deglutire, guardandolo piano negli occhi. Non si era più sentito a casa da quando i suoi genitori e i coniugi Tomlinson avevano deciso di tenerlo lontano dal branco. Lontano da Louis. Lontano dall'unica persona con la quale era stato in grado di sentirsi al sicuro, nonostante i litigi e gli scontri. "Non so più niente, Ed." Sospira, passandosi una mano fra i capelli percependo gli occhi bruciare per la stanchezza fisica e mentale. Odiava deludere Louis e ferirlo. Odiava tutta quella merda. "Dovevo portare a termine il mio piano più di un anno fa, invece sono ancora qui senza aver concluso niente." Dice rudemente, con l'astio che gli corrode il fegato e scuote il capo, allontanando le mani dal viso per stringere le ginocchia, sentendo il bisogno di aggrapparsi a qualcosa.

"Non mi sembra." L'emissario dice con tono sincero, guardandolo con un cipiglio. "Hai costruito un rifugio che ha salvato tanti dei nostri simili, Harry. Ti sei integrato con gli umani e hai studiato il nostro nemico per così tanto tempo da riuscire a capire per bene le sue mosse."

"Ma a quale prezzo? Perdendo i miei affetti e prendendo in giro le persone." Harry lo interrompe, facendo un verso di frustrazione dal profondo della gola. Non solo aveva già deluso Louis e tutte le persone che amava, ma avrebbe continuato a farlo.

"Darren capirà, Harry." Ed sospira, alzandosi nel vedere la notte ormai vicina. "Non è come suo padre, lo si vede dal modo in cui non lo asseconda e ti ha persino rivelato che odia il mondo in cui è nato." Cerca di farlo ragionare, sapendo che però è inutile. Lo sguardo del Delta era pieno di sensi di colpi e amarezza per poter davvero starlo a sentire.

"Come potrà capire il fatto che una delle poche persone di cui si fida è un licantropo, un essere che dovrebbe uccidere?" Dice debolmente, sentendo l'ennesima fitta alla bocca dello stomaco. L'ennesimo senso d'inadeguatezza e colpa che finirà con il rovinarlo.

"Non lo so, H. Ma spero che il suo buon cuore gli permetta di non farsi condizionare." Ed ammette, prima di restare in silenzio. Il tempo necessario per permettere al capobranco di ricomporre i pezzi e ritornare al sicuro dietro alla sua corazza.




The last one with violet eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora