Legami di sangue

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Darren impiega un po' di tempo per trovare Harry: il licantropo si era rifugiato nel giardino distante alla mansione, seduto sotto all'ampia chioma di un albero piangente. Aveva le braccia strette attorno alle gambe, premute contro il petto, e lo sguardo perso nel vuoto.

Il cuore del cacciatore si stringe nel vedere, mentre si avvicina al più piccolo, le sue guance rigate dalle lacrime. Si siede lentamente al suo fianco e dà un sospiro quando il Delta fa cadere la testa sulla sua spalla senza esitazione, avvolgendo piano una mano sul suo braccio e restando in silenzio. "Tua sorella ha bisogno di tempo. Sono sicuro che lei non pensi davvero quelle cose." La voce del cacciatore è sincera e volta appena il capo per guardare gli occhi del lupo ancora puntati sulla distesa verde davanti a loro.

"Non ce l'ho con Gemma." Mormora in risposta, portando lo sguardo in quello di Darren. Gli occhi arrossati e lucidi erano un colpo al cuore. "Ha del rancore ed è bene che questo venga cacciato e non trattenuto, ma non è stato il modo giusto per farlo." Sospira, stanco, passandosi la mano libera ad asciugarsi piano le lacrime. Si era illuso che, dopo quei magnifici giorni passati accanto al suo compagno, le cose sarebbero diventate più semplici. "Inoltre in una settimana la mia vita è cambiata repentinamente. Ho aspettato quattro anni per vendicare i miei genitori e adesso che siamo in procinto di farlo, non so se sono realmente pronto." Ammette confuso, stringendosi maggiormente a sé. Per tutto quel tempo aveva desiderato di distruggere ogni singolo cacciatore senza morale dalla faccia della terra e, adesso, così vicino dal poterlo fare, sembrava aver perso la determinazione.

"Hai paura?" Darren chiede piano, accarezzandogli la schiena e osservando il volto del minore corrucciato a causa dei pensieri e dalle emozioni.

"Si. Una paura fottuta, ma non di morire." Harry chiarisce immediatamente. "Non voglio che voi rimaniate feriti, non voglio che nessuno si faccia male, ma so che sarà inevitabile." Deglutisce al solo pensiero, percependo gli occhi di nuovo pieni di lacrime. Quel pensiero lo devastava e lo destabilizzava così tanto da farlo sentire impotente. Non avrebbe sopportato altre perdite e inconsciamente voleva che lo scontro avvenisse il più tardi possibile.

Era semplice immaginare lo sguardo di Gabriel spegnersi gradualmente per mano sua o morire provandoci.

Pensarci, crederci, quando non aveva nessuno e si era totalmente smarrito nei meandri della sua mente incapace di elaborare il lutto dei suoi genitori. Quando in cuor suo cercava un modo per allontanare persino Lottie, e non aveva niente da perdere se non la vita.

Adesso, che aveva troppe persone da proteggere e da salvaguardare, non sapeva più cosa fare affinché queste non rischiassero nulla.

"Tu, Louis e Mark avete branchi leali a voi." Darren sposta i capelli dal viso del più piccolo, fissando gli occhi piangenti di Harry che mai aveva visto così smarriti. "Combatteranno per loro stessi, non solo per i loro Alpha. Inoltre, hai appena passato il calore e sei stato marchiato dopo che non vedevi la tua soulmate da anni, è più che normale che tu non ti senta al meglio delle forze." Cerca di tranquillizzarlo, rivolgendogli un piccolo sorriso. Voleva solo che quello scricciolo di uomo stesse bene e credeva in lui e nelle sue capacità.

"A proposito di questo." Harry si stacca appena per poter guardare per bene l'amico negli che appare confuso a quei movimenti. "Mi dispiace. Non dev'essere facile la tua situazione, ma davvero non so come comportarmi." Ammette in un sospiro, abbassando lo sguardo e sentendosi dannatamente in colpa.

Darren sbuffa una risata, alzando gli occhi al cielo mentre lo stringe nuovamente a se. Senza alcun doppio fine, solo puro affetto. "Har, davvero?" L'espressione sul suo volto è divertita e tranquilla, e ciò rassicura il più piccolo che percepisce immediatamente gli angoli delle labbra puntare verso l'alto per l'estrema sincerità che sente da parte sua. "Mi sono messo l'anima in pace quando abbiamo avuto quella conversazione al rifugio. Inoltre ho due occhi, vedo come tu e Louis vi apparteniate e non ho alcuna intenzione di farmi strappare la testa dal collo dal tuo Alpha." Lo rassicura, facendolo ridacchiare. I sentimenti verso il riccio non erano scomparsi del tutto, ma l'amore che Louis ed Harry sprigionavano anche solo con uno sguardo era così accecante da fargli semplicemente desiderare di trovare prima o poi una persona da poter guardare in quel modo così intenso e totalizzante.

The last one with violet eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora