Eleanor recupera i sensi alle prime luci del mattino. Percepisce l'amaro invadergli la bocca e si alza con un lieve sibilo per il fastidio causato per la ferita, non ancora del tutto guarita, e si mette piano a sedere. Osserva con affetto i due emissari appisolati sull'altra brandina, spalla contro spalla e le bocche leggermente schiuse: a giudicare dalle loro occhiaie non devono essersela passata bene. Per questo motivo evita di svegliarli e si limita a infilarsi la prima felpa che trova, probabilmente di Ed, e uscire piano dalla tenda per fare meno rumore possibile. Si guarda attorno, notando il silenzio avvolgere il rifugio e segue un ormai lieve profumo familiare, notando in lontananza un cumulo di terra. Il cuore inizia a stringersi dolorosamente a ogni passo che compie e si siede delicatamente in ginocchio sul prato ricoperto di rugiada, poggiando tremante la mano fra la terra, chiudendo gli occhi.
Non saprebbe descrivere il dolore che stava provando e augurava che nessuna persona lo sperimentasse in prima persona. Si sentiva prosciugata ed era consapevole che in circostanze differenti, si sarebbe lasciata morire senza combattere. Una vita senza la propria soulmate è una vita a metà: ci si sente quasi morti e andare avanti da soli è mentalmente e fisicamente doloroso. Era questo il motivo per il quale molti lupi si lasciavano morire dopo la perdita del proprio compagno, convivere con quel dolore era così difficile da preferire quella scelta, ma lei doveva sopravvivere per Rebe, l'unica cosa che contasse davvero nella sua vita e che conservava in sé qualcosa del suo amato Marx.
La stessa piccola che la abbraccia piano, affondando il viso nella spalla non ferita e Eleanor sussulta piano, non essendosi resa conto della presenza della sua bambina e di Harry, rimasto a qualche metro di distanza per dare alle due la giusta privacy, che le sorride con dolcezza nonostante gli occhi di entrambi gli adulti siano pieni di lacrime.
"Dì arrivederci a papà, piccola." Eleanor sussurra, percependo il corpo tremante della bambina a causa dei piccoli singhiozzi che sfuggono dalle sue labbra piegate verso in basso. Le si spezza ulteriormente il cuore nel vederla in quello stato e la stringe maggiormente a sé, accarezzandole dolcemente la piccola schiena e lasciando cadere silenziose lacrime, gli occhi puntati sull'alba che si stagliava all'orizzonte. Dovevano rendere felice Max e andare in un luogo dove poter essere al sicuro.
Nonostante una parte di lei fosse ormai morta.
༄
Non era stato facile per il piccolo branco dire addio al rifugio che conservava tutti i ricordi e i momenti passati al suo interno, nel bene e nel male: era come abbandonare un posto che, dopo tanto tempo passato per tutti loro a fuggire, poteva essere considerato "casa". Inoltre, nemmeno il dolore che circondava tutti loro era riuscito a riavvicinare i due capobranchi che si evitavano come la peste.
L'unica cosa a consolare Harry era che, almeno, i due branchi tra di loro sembravano andare molto d'accordo. Taylor e Ed erano diventati praticamente inseparabili, sempre intenti a confabulare e a scambiarsi fogli con appunti e Dio solo sa cos'altro. Aveva beccato anche vari momenti in cui Liam, Zayn e Niall conversavano, intenti a conoscersi e aveva sentito il cuore più leggero nel percepire i suoi due migliori amici più tranquilli nel rapportarsi fra loro. Persino Lottie e Louis chiacchieravano volentieri con le tre soulmate e più volte aveva visto l'Alpha chiacchierare con Rebe e Eleanor, riuscendo ogni tanto a far dire a quest'ultima qualche parola. Darren era l'unico, oltre lui, a non aver avuto il minimo accenno di conversazione con l'Alpha e non sapeva se la cosa lo divertiva o rendeva frustrato.
"Siamo arrivati." Liam, dopo due giorni di cammino, durante il quale si erano dovuti accampare svariate volte a causa dei cacciatori, formula quella breve frase che fa sospirare di sollievo tutti loro.
Il cuore di Harry però si stringe in una morsa nel vedere, dietro la collina appena superata, la mansione dei Payne stagliarsi in tutta la sua bellezza. L'aveva vista tante volte, ma sempre a debita distanza e nell'avvicinarsi sempre di più all'ingresso, gli viene voglia di vomitare. In tutti quegli anni aveva in qualche modo rappresentato il simbolo di ciò che lo aveva separato dai suoi cari, da Louis. Aveva fatto il possibile per star lontano da quella dimora e adesso non si sente affatto pronto a ciò che lo attendeva.
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The last one with violet eyes
Fanfiction"Posso vederlo?" Louis per poco non piange dalla frustrazione e ciò provoca una risata a tutti i presenti, e il cenno d'assenso di Anne basta al bambino per correre via dalla presa dei suoi genitori per avvicinarsi e vedere finalmente il suo nuovo a...