Capitolo 1

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Rain's pov.

Mi ero promessa che tutto sarebbe migliorato quell'anno e stava andando tutto secondo i miei piani, finché una mattina non mi trovai una lettera sotto la porta.

Rain,
vogliamo informarti che questa domenica verremo alla Nevermore, e abbiamo una novità per te, di cui sarai sicuramente entusiasta!
Tua sorella Mercoledì frequenterà la Nevermore a partire da domenica, starete insieme e frequenterete le stesse lezioni, così non sarai più sola!
Ci vediamo presto tesoro,

Madre e padre.

Non poteva esserci qualcosa di peggiore scritto nella lettera, o meglio pensandoci poteva esserci scritto che venivano a trovarmi, quello si che sarebbe stato orribile.
Ma comuque sapere che Mercoledì sarebbe venuta a scuola, mi rendeva estremamente nervosa.

Quando Enid entrò in stanza, notò immediatamente la mia espressione.
"Oh mamma, che hai?", chiese.
Le mostrai la lettera e lei la lessa dinnanzi a me.

"E quindi? Non sei felice che tua sorella venga qui?", dal mio sguardo capì immediatamente la risposta.

"Ricevuto", borbottò ripassandomi la lettera che in un colpo secco accartocciai è gettai nel cestino.

Quando giunse la domenica guardai con apatia la macchina inconfondibile della famiglia Addams, riconobbi le figure di mia madre e mio padre che davano un disgustoso teatrino di dolcezza e poi la figura esile di Mercoledì.

Vestita di nero, con le due trecce come al suo solito, infine scese mio fratello, Pugsley, era qualcosa di estremamente ridicolo, tondo come una polpetta.
I quattro si diressero verso la scuola e li seguii con lo sguardo finché non scomparirono dietro il portone.

"Rain! Rain vieni!", Enid fece irruzione nella stanza con la sua solita energia allegra e mi voltai.

"I tuoi genitori, tua sorella! Sono arrivati!", esclamò mentre ansimava per la corsa, io diedi uno sguardo alla mia figura nello specchio, capelli neri lunghi e sciolti, gonna più corta, calze nere, camicia con la cravatta allargata e qualche bottone aperto.

"Sei bellissima come al solito, vieni su!", seguii la mia compagna di stanza di sotto e su per l'altro corridoio fino alla presidenza.

"Sono qui dentro", disse sicura "dovevano sicuramente parlare con la preside Weems", io annuii, bussai e poi aprii la porta una volta dentro gli occhi della mia famiglia si posarono su di me.

"Rain!", mio fratello si alzò e mi corse incontro, poco prima che potesse abbracciarmi mi scansai.

"Dovresti mangiare di meno, Pugsley", dichiarai, incrociai le mie iridi con quelle nere di Mercoledì, che mi rimproveravano per il mio comportamento.

"Bene, Mercoledì verrà associata alla camera di sua sorella, è una delle camere più grandi tre letti entreranno sicuramente", le informò la preside.

"Mostrerò io la camera a Mercoledì, preside, lei deve soltanto far mettere un letto in più in stanza", la donna mi sorride e fa segno di andare.

Mercoledì e i nostri genitori mi seguono, mentre cammino saluto alcuni miei amici e alcuni ragazzi mi fanno l'occhiolino passandomi accanto che non resta inosservato da mia madre.

Friends or lover - Xavier ThorpeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora