Capitolo 22

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Due giorni dopo la situazione non stava affatto migliorando mi continuavano ad arrivare biglietti con minacce e continuavo a buttarli, non volevo che qualcuno li vedesse.
Dalle notizie che giravano alla Nevermore si sapeva che il sindaco era in coma e non era proprio in ottime condizioni e io ero sicura che avrei fatto la stessa identica fine un giorno o l'altro.
"Che hai?", Ajax interruppe il mio flusso di pensieri.

"Niente, sto bene", risposi e sentii lo sguardo di Xavier bruciare su di me.

"Sembri assente", commentò Bianca, io scrollai la spalle e pensai alla mia colazione.

Quando le lezioni iniziarono mi alzai e m'incamminai verso l'aula, prima di entrare qualcuno mi bloccò e sapevo già chi fosse.
"Xavier", mi portò dietro alcune colonne, lontano dal corridoio pieno di passanti.

"Tu nascondi qualcosa", disse con sicurezza.

"Sai che ti racconto tutto, sono soltanto stanca, sto passando le notti intere a studiare", risposi ed in parte era vero, Mano non aveva trovato nessun registro riguardo ai reietti e così mi ero messa alla ricerca da sola.

"Lo spero", mi lasciò sola ed entrò in aula, io sospirai e lo seguii, spesso era pensieroso, e lo capivo.

Eravamo tutti un po' tesi e stresaati per la situazione del mostro.
Passai la lezione a ricapitolare sul foglio tutti i tratti del mostro.

Tutti gli elementi conducevano ad un licantropo, ma io che l'avevo visto molte volte sapevo che erano due cose differenti.
E poi, perché Tyler non è stato iscritto alla Nevermore se era un reietto?

Ed in più c'era sempre la solita questione della Thornhill, se lei era normale, perché era dalla parte di Tyler, perché voleva che ci fossero tutti quei morti?

C'erano anche altre domande e sentii la testa scoppiarmi.
"Ei, Rain", Enid mi sorrise, "sembri stanca perché non chiedi di uscire?", scossi la testa.

Appena la penultima ora di lezione finì c'era come sempre quella della Thornhill, avevamo troppe ore con lei purtroppo.
"Buongiorno Addams", mi salutò io camminai avanti fino al mio posto accanto a Bianca.

Non mi sedevo più vicino a Xavier, ero riuscita a convincerlo di mettere distanza tra noi, almeno a lezione, poi a pranzo e a cena non avremmo destato sospetti.
"Oggi ho preparato per voi una semplicissima verifica", disse.

"Addams Rain perché non le distribuisci ai tuoi compagni?", chiese.

Mi alzai e presi i fogli, nel farlo sfiorai la sua mano e in quel momento ebbi una visione.

Vidi il sindaco in coma su un lettino d'ospedale, l'unico rumore era il bip dei macchinari.
C'era silenzio, poi la porta si aprí una figura tutta vestita di nero entrò, indossava un paio di stivali rossi di gomma, si avvicinò ai macchinari.

Volevo urlare ma la voce mi morì in gola, la sua mano si avvicinò ai tubi collegati e staccò tutto, indossava dei guanti neri, le impronte non sarebbero rimaste.

Quando aprii gli occhi ero a terra con tutta la classe intorno.
"Si è svegliata", iniziarono a mormorare.
Alcuni ridevano, io mi alzai di scatto, avevo brividi ovunque e per poco non caddi.

"Nick accompagna la signorina Addams in infermeria", ordinò e appena provò ad avvicinarsi indietreggiai.

"Andrò io professoressa, dopotutto è mia sorella", parlò Mercoledì.
Così uscii con lei, mi tremavano le mani e le nascosi in tasca.

"Che cos'hai visto?", domandò.

"Io non so se possiamo fidarci delle mie visioni", dissi e mi guardò.

Friends or lover - Xavier ThorpeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora