Capitolo 20

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Il giorno successivo mi guardavo allo specchio con occhi diversi, mi sentivo decisamente meglio, indossai la divisa e preparai la borsa con i libri.
Scesi per fare colazione, salutai Enid con un sorriso e mi sedetti al solito tavolo.
"Sembri stare meglio", disse Bianca vedendomi.

"È così, mi sto riprendendo", risposi e poi diedi uno sguardo a Xavier, mi sorrise e abbassò la testa sul piatto.

Dopo le prime ore di lezione aveavamo l'ora di botanica con la professoressa Thornhill, o meglio la stronza.
"Il mio posto è libero, sempre che non ti distragga durante la lezione", mi sussurrò Xavier all'orecchio poco prima di entrare nell'aula.

Si divertiva a provocarmi.
Entrai e senza guardare la donna dietro la cattedra, mi sedetti accanto a lui con sfida.
"Se credi che mi lasci distrarre facilmente ti sbagli", lo sfidai e lo vidi mordersi il labbro.

"Vedremo", rispose.

Io avevo lo sguardo della Thornhill addosso e non lo abbassai, aveva ancora la ferita sulla fronte.
"Per curiosità come gliel'hai procurata quella?", mi chiese piano di nuovo troppo vicino e sentii i brividi lungo tutta la schiena.

"Le ho tirato un martello sulla testa", la sua espressione mi rese orgogliosa della mia azione.

"Sei anche essere pericolosa, quindi?", io sorrisi.

"Vuoi una dimostrazione pratica?", lui alzò le mani. Poi la lezione iniziò e io mi limitai a fingere di prendere appunti, ma più volte lanciavo sguardi alla professoressa e la scoprivo a guardarmi.

Ad un tratto sentii la mano calda di Xavier sul mio ginocchio e sussultai un po' per la sorpresa, un po' perché ogni suo tocco era un brivido e numerose sensazioni allo stomaco. "Dovresti calmarti sembri agitata", disse, io guardai la sua mano.

"Non provarci Xavier", lo avvertii sottovoce e lui fece un ghigno.

"Altrimenti?", chiese.
Rimasi in silenzio mentre la sua mano saliva di più.

"Sta fermo, devo seguire".

"Hai detto che non ti distraevi facilmente", era vero, l'avevo detto, ma il problema era che con lui niente era facile.

"Bene", e finsi di ignorarlo, o almeno ci provai, anche se, a dire la verità, ero rigida come un pezzo di legno.
Non riuscivo più nemmeno a scarabbocchiare, poi la tolse e mi sentii meglio.

"Stavi svenendo per mancanza di ossigenazione", sussurrò ghignando, lo guardai male.

"Uno a zero, per me", disse.

"Thorpe ed Addams!", la professoressa ci richiamò e ci voltammo.

"Perché non rendete partecipe la classe delle cose che state dicendo?", chiese e ci guardò in attesa.

"Dobbiamo proprio dirlo?", chiese lui e per un attimo pensai che lo facesse davvero.

"Io e Addams discutevamo su come si fosse procurata quel taglio, sembra un po' troppo profondo per esserselo fatto cadendo dal letto", disse.

Lo guardai impassibile, non poteva averlo fatto realmente.
"Già sembra più come se qualcuno l'abbia attaccata", si aggiunse Ajax e ci guardammo.

"Oppure come se qualcuno si fosse difeso  basta vedere i punti di vista", disse Bianca.

"Oh, mi fa piacere che vi preoccupiate per me, ma sto bene, lo giuro...è stata solo una caduta", rispose fingendo un sorriso.

"Davvero, ce lo auguriamo, non vorremmo mai che le accadesse qualcosa", affermò Xavier, io gli tirai un calcio e si voltò a guardarmi.

Friends or lover - Xavier ThorpeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora