Poi sentimmo urlare.
Io mi infilai le scarpe ed entrammo del sangue stava piovendo dal soffitto, io tenni stretta la mano di Xavier mentre il sangue, in realtà era vernice rossa, mi colava addosso.
"Ma che cazz-", mi scontrai con Tyler ed ebbi una visione.Eugene nel bosco con Mercoledì e il mostro.
Tornai alla realtà.
"Devo andare", dissi a Xavier."Dove?", chiese.
"Da Mercoledì, tu tieni d'occhio Tyler", provò a fermarmi, ma io ero già andata via, mi feci spazio tra le persone e vidi la figura di mia sorella la seguii.
Nel bosco la raggiunsi e la fermai.
"Mercoledì, non devi andare, c'è il mostro...", provai a parlare, ma il fiato mi mancava per la corsa, mi poggiai ad un albero."Devo aiutare Eugene! Ho avuto una visione", rispose così andai con lei solo che iniziai a vedere gli alberi doppi, il fumo e l'alcool facevano il loro effetto.
"Rain, andiamo!", la raggiunsi barcollando spesso.
"Eugene! EUGENE??", ricevemmo un lamento un po' in lontananza e andammo ad aiutarlo, aveva perso gli occhiali.
Iniziammo a correre poi lui cadde."Andate! Andate a chiamare aiuto io vi aspetto", disse Eugene, io guardai Mercoledi eravamo indecise sul da farsi entrambe sapevamo che sarebbe arrivato il mostro.
"Resto io con lui, vai", lei annui e corse via, aiutai il ragazzo a mettersi in piedi.
"Stai bene?", gli domandai, lui annuì stavo per parlare quando sentii scricchiolare le foglie secche e i rametti alle nostre spalle, raccolsi un masso da terra e mi voltai.
"Stai indietro", dissi a Eugene.
Il mostro si avvicinò e lo guardai negli occhi vedendo il riflesso di una scena passata, Tyler in auto con la professoressa Thornhill che discutevano riguardo alla madre morta.Provai a parlargli, ma sapevo che non avrebbe funzionato, l'unico obbiettivo era quello di guadagnare tempo.
"So che sei distrutto per la perdita di tua madre, Tyler, ma così non risolverai niente", ottenni il risultato opposto, il mostro si avvicinò e noi indietreggiammo."Puoi controllare questa cosa, puoi essere diverso", ma lui avanzò ancora e quando provò a ferirmi presi il masso e glielo lanciai.
La cosa non funzionò e con una mossa veloce mi spinse in lontananza e vidi il buio.[...]
Sentivo delle voci attorno a me e quando aprii gli occhi, mi resi conto di essermi svegliata nuovamente in infermeria.
Davanti il mio letto si trovava Mercoledì con il suo solito sguardo impassibile.Sulla sedia c'era Enid, che appena mi vide sveglia, mi si buttò addosso stritolandomi.
"Sei viva! Che bello!", esclamò.Io sentii la testa scoppiare e girare e un piccolo gemito mi sfuggì dalle labbra facendo staccare la ragazza.
"Scusa", mormorò."Non preoccuparti", mi misi a sedere, il comodino era pieno di oggetti e c'era una rosa bianca, credevo di aver capito a chi appartenesse e tentai di nascondere un sorriso.
"Il mostro non ti ha ferita, per fortuna, ti ha soltanto sbattuta contro un tronco facendoti perdere i sensi", spiegò freddamente Mercoledì.
"E Eugene?", domandai, non avevo alcun rapporto di amicizia, ma per qualche ragione mi sentivo in dovere di chiederlo, dopotutto c'ero io con lui quando il mostro ci aveva attaccati.
"È in convalescenza, privo di sensi, ma i medici dicono che si riprenderà", rispose Enid, io guardai mia sorella.
"È colpa mia, avrei dovuto...-", lei m'interruppe.
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Friends or lover - Xavier Thorpe
FanficRain Addams, letteralmente pioggia, è la sorella maggiore di Mercoledì Addams, sono però completamente differenti. Erambe forti e indipendenti, ma Rain è diversa, lei ha emozioni che la sorella non ha e questo la rende forse debole. I suoi genitori...