Quando la mattina successiva rientrai in camera, avevo la testa pesante e dolorante, avevo passato la notte rannicchiata su una panchina in cortile.
"Sei in ritardo tra poco inizierà la lezione", disse Mercoledì."Non verrò", risposi.
"Vuoi beccarti un'altra punizione? La Thornhill ti ha già avvertito", io la ignorai e mi chiusi in bagno dove scivolai con le spalle a terra.
Rimasi immobile a fissare il vuoto senza sapere come aiutare la Nevermore e Jericho.
Sapevo con certezza che Tyler era il mostro e sapevo che la Thornhill aveva un ruolo in tutta quella situazione solo che ancora non capivo quale.
Cosa c'entrava lei con il ragazzo?Mia sorella non mi credeva e io non sapevo cosa fare.
Piegai le gambe e appoggiai la fronte alle ginocchia, mi sentivo una merda.
Non avevo idea di quanto finisse l'effetto di quella specie di veleno che mi avevano iniettato e non sapevo se avrebbe lasciato qualcosa.Decisi di farmi una doccia, mi lavai con calma e poi mi asciugai dandomi una sistemata.
Passai la piastra ai capelli e coprii le occhiaia con del fondotinta e mi truccati leggermente con mascara e lucidalabbra.
Non dovevo dare alcuna impressione di malessere, io ero sempre io e nessuno doveva sapere che qualcosa non andava.Indossai la divisa e presi un libro qualsiasi che avevo iniziato già a leggere precedentemente, uscii dalla stanza e camminai verso l'esterno, non avevo intenzione di andare alle lezioni, sarei stata al lago a leggere e ascoltare musica, staccando la mente dai problemi che mi circondavano.
Quando arrivai mi sedetti sul ponticello in legno e aprii il mio libro concentrandomi sulla lettura, ogni tanto mi fermavo ad osservare il paesaggio circostante guardavo le foglie secche che cadevano dagli alberi e finivano nel lago oppure le chiome degli alberi, i bellissimi colori della natura.
Osservavo le acque calme e non sembrava poi qualcosa di così spaventoso, ma pensare a quello che poteva esserci sotto mi metteva agitazione e asia.
Passai ore a guardare quel bel paesaggio e sentii la mia testa allegerirsi.Ad un tratto il telefono vibrò risvegliandomi dalla mia tranquillità.
Thorpe (2 messaggi): come mai non eri a lezione?
dove sei?Apro la mia chat con lui e decido di rispondere.
sto bene
sono al lago.arrivo aspettami lì
Non risposi, mi limita a sospirare, perché ci teneva tanto a starmi attorno? Perché non capiva che più mi stava vicino più rischiava di essere ferito?
Ripresi a leggere e dopo circa dieci minuti udii dei passi tra le foglie secche, si sedette davanti a me con un sorriso.
"Credevo di aver capito che odiassi questo posto", disse.
"Odio il lago, non il luogo", risposi semplicemente, Xavier mi fissò negli occhi e annuì.
Poi mi porse un panino incartato in un tovagliolo.
"Possiamo mangiare qui, se non ti va di stare con gli altri", lo guardai per qualche secondo e poi lo incerta accettai il panino che mi stava offrendo dopotutto non mangiavo dal pomeriggio prima ed avevo una certa fame.
Chiusi il libro, mettendolo da parte e iniziai a scartarlo e mentre lui faceva lo stesso con il suo.Iniziammo a mangiare in completo silenzio ed io avrei voluto scappare di nuovo perché mi sentivo curata e non avrei dovuto, non dovevo abituarmi a quelle attenzioni, ma comunque decisi di rimanere.
"La Thornhill ha chiesto di te", a sentire il suo nome, m'irrigidii e se ne accorge.
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Friends or lover - Xavier Thorpe
Fiksi PenggemarRain Addams, letteralmente pioggia, è la sorella maggiore di Mercoledì Addams, sono però completamente differenti. Erambe forti e indipendenti, ma Rain è diversa, lei ha emozioni che la sorella non ha e questo la rende forse debole. I suoi genitori...