Quando mi alzai il cattivo umore non mi era passato, volevo mostrare ai miei genitori, o meglio a mia madre, chi ero davvero, non mi sarei lasciata intimorire dalle sue parole, era stata assente per anni non aveva più alcun diritto di scegliere della mia vita.
Nonostante non avessi alcuna voglia di vederli mi convinsi a vestirmi come al mio solito.Divisa appositamente più corta, volevo farle capire che non avrei ceduto facilmente, mi truccai mettendo solo un po' di correttore e mascara.
Le lezioni non c'erano, proprio per il parent's weekend, e c'era la colazione nel quadrato.Scesi di sotto e nel cortile laciai lo sguardo tra le varie persone fino ad incrociare lo sguardo che cercavo. Xavier era seduto al tavolo con la famiglia di Ajax, per il gorgone era come un fratello. Ci scambiammo un sorriso.
Al tavolo della mia famiglia c'era quel Nick, al Rave'n mi era sembrato anche simpatico, ma in quel momento lo odiavo come non mai.
La mia dolce e cara famiglia mi scrutò dalla testa ai piedi mentre prendevo posto sulla panca accanto a Mercoledì.
Cercai di stare li un po' di tempo, ma più restavo seduta lì più il mio stomaco si chiudeva, così presi una fetta biscottata e me ne andai.Camminando per il quadrato, notai Nick a pochi passi più dietro che cercava di raggiungermi un qualche falcata.
"Potevi rimanere al tavolo un po' di tempo in più, i tuoi genitori ci tengono a te", disse.Scoppiai quasi a ridergli in faccia per la cazzata appena detta.
"Certo come no, assumono un drogato, come guardia del corpo, e gli danno il permesso anche di ammazzarmi, se non seguo le loro regole". risposi sarcastica."Ti vogliono soltanto bene, lo fanno per te", affermò convinto di se, mi blocca e per poco non mi venne a finire addosso.
"Pensa quello che ti pare, Nick Lee, ma io ti avverto prova ad avvicinarti a me ed io ti farò fuori senza problemi", dichiara, comunicandogli che non avrei mai seguito quelle grandi stronzate, per cui magari avrebbe potuto facilitarmi la cosa.
"Io non ne sarei così sicura", rispose facendomi comprendere, che a differenza di quanto pensassi, non mi avrebbe affatto aiutato.
Sollevati il mento fissandolo con sfida negli occhi, non mi sarei di certo lasciata spaventare da uno come lui.Dopo esserci guardati per un periodo indefinito negli occhi decisi di andarmene. Mi sedetti sul ponticello al lago e per buttare giù quello che sentivo iniziai a lanciare sassi nell'acqua cercando di farli arrivare sempre più distanti.
Provavo rabbia e disprezzo verso coloro che avrei dovuto voler bene con tutta la mia anima.
"Capisco il tuo nervosismo", mia madre, sollevai gli occhi al cielo, sbuffando silenziosamente.Era impossibile stare un momento in pace e tranquillità con loro che giravano da quelle parti.
"Va via", dissi con freddezza, nonostante sapessi che non mi avrebbe ascoltato."Rain, sono stata giovane anche io. Ti capisco...anche io odiavo i miei genitori, ma io amavo solo e soltanto tuo padre, era l'unico ragazzo nella mia vita", spiegò, capivo a cosa alludeva e sinceramente la cosa non m'importava minimamente.
"Ho sentito dei rapporti che hai avuto con molti ragazzi e spesso anche con ragazze, oppure che hai assunto droghe e hai bevuto fino a svenire o anche che fumi spesso, sai se le ho sentite io immagino come girino le voci", disse con un tono sorprendentemente calmo.
Mi alzai stancamente dal ponticello in legno e la fissa negli occhi neri come i miei.
"Benvenuta nel mio mondo, madre!", esclamai facendo un sorriso ironico."Sei stata assente per otto anni, cosa ti aspettavi di trovare? Una figlia perfetta?" lei mi guardò con freddezza e odiai ancora di più il fatto che mi sentivo ferita da quello sguardo.
Non riuscivo a concepire il fatto che mi ferisse, loro non dovevano avere ancora quel potere su di me, non dovevano, non dopo che avevo passato anni a lavorarci sopra.
"Rain, ti ho educata in un certo modo...", la bloccai immediatamente.
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Friends or lover - Xavier Thorpe
FanficRain Addams, letteralmente pioggia, è la sorella maggiore di Mercoledì Addams, sono però completamente differenti. Erambe forti e indipendenti, ma Rain è diversa, lei ha emozioni che la sorella non ha e questo la rende forse debole. I suoi genitori...